IL BLOG DI SIMEU

 

Prescrivibilità del protossido d’azoto: le nuove regole e l’autonomia professionale dei medici d’emergenza-urgenza

agosto 8th, 2014 | 1 COMMENT

 

Dott. Paolo Balzaretti, redazione blog Simeu

Su Twitter: @P_Balzaretti

Simeu è stata la prima firmataria di una lettera inviata il 20 giugno scorso all’Aifa, Agenzia Italiana del Farmaco, il cui scopo è quello di promuovere una revisione dei criteri di prescrivibilità e di impiego del protossido d’azoto nell’ambito della Medicina d’Emergenza-Urgenza. Cofirmatari della missiva sono la Simeup (Società Italiana di Medicina d’Emergenza e Urgenza Pediatrica), l’Acemc (Academy of Emergency Medicine and Care), la Sis-118 (Società Italiana del sistema 118) e l’Irc (Italian Resuscitation Council).

L’iniziativa nasce dal dissenso verso le disposizioni contenute nella determina Aifa n.° 1133 del 2 dicembre 2013 che limiterebbe l’impiego del presidio ai soli specialisti in Anestesia -Rianimazione e in Odontoiatria e ai laureati in Odontoiatria.

Le argomentazioni sostenute nella lettera (Vedi documento su sito Simeu fra le news di luglio) sono corroborate dalle evidenze sintetizzate dal dott. Fabio De Iaco nella relazione tecnica allegata e hanno lo scopo di illustrare la sicurezza dell’impiego del protossido d’azoto premiscelato al 50% con ossigeno nella sedazione.

Indicata spesso come Meopa (Miscela equimolare di ossigeno e protossido d’azoto), la preparazione di protossido d’azoto premiscelata al 50% con ossigeno trova il suo impiego nell’analgosedazione e nella sedazione procedurale, rappresentando il presidio di prima scelta per le procedure dolorose pediatriche, come specificato nelle relative raccomandazioni di buona pratica clinica pubblicate nel 2009 dall’Agence Francaise de Sécurité Sanitaire des Produits de Santé (1). La Meopa è stata utilizzata nel Dipartimento di emergenza per suturare ferite, ridurre fratture, posizionare gessi e drenare ascessi.

Per quanto riguarda la sicurezza, è stato dimostrato che, impiegando la Meopa, non è possibile raggiungere livelli di sedazione “profonda” né andare incontro ad un’eccessiva somministrazione di protossido d’azoto, con la relativa “ipossia da diffusione”. Il registro francese delle procedure effettuate con l’ausilio della Meopa, che includeva 35.828 pazienti, segnalava che l’insorgenza di eventi avversi maggiori (desaturazione, ostruzione delle vie aeree, apnea, bradicardia, sedazione profonda, persistenza della sedazione per più di 5 minuti dal termine della somministrazione) aveva interessato circa lo 0,33% dei casi, in nessuno dei quali vi erano state sequele permanenti (2). Una revisione sistematica segnalava che il rischio eventi avversi come nausea, vomito, sopore, vertigine e cefalea dopo somministrazione di Meopa era sovrapponibile a quello del placebo. Sulla base di questi dati, in molti Paesi la Meopa è prescrivibile non solo dal personale medico senza alcuna restrizione di ruolo ma anche da quello infermieristico.

l’Aifa, lo scorso 17 luglio, ha in parte modificato la regolamentazione della prescrivibilità, almeno per quanto riguarda l’ambiente ospedaliero, delegando le singole aziende che tramite protocolli specifici, possono estendere l’utilizzo del presidio a tutti gli specialisti ospedalieri, con il coinvolgimento costante però di un anestesista.
Pur apprezzando il passo avanti compiuto grazie all’intervento dell’Agenzia del farmaco, Simeu sottolinea tuttavia l’importanza dell’autonomia professionale degli specialisti dell’emergenza nella somministrazione del protossido, sia dentro che fuori l’ospedale. La vicenda quindi continua.

Bibliografia

  1. Recomandations de bonne pratique: Prise en charge medicamenteuse de la doleur Aigue et chronique chez l’enfant (Partie 1: Prise en charge de le doleur en milieu hospitalier et situations perticulieres en ville. Agence Francaise de Sécurité Sanitaire des Produits de Santé, Julliet 2009. Pag. 54-55.

  2. Onody P, Gil P, Hennequin M. Safety of inhalation of a 50% nitrous oxide/oxygen premix: a prospective survey of 35828 administrations. Druf Saf 2006; 29: 633. Link

  3. Faddy SC, Garlick SR. A systematic review of the safety of analgesia with 50% nitrous oxide: can lay responders use analgesic gases in the prehospital setting? Emerg Med J 2005; 22: 901. Link

 

Nuovi specialisti per una nuova medicina di emergenza-urgenza: un articolo del quotidiano La Repubblica

agosto 7th, 2014 | NO COMMENTS

 

@SilviaAlparone

Lunedì 4 agosto è stato pubblicato sulle pagine nazionali del quotidiano La Repubblica, un ampio servizio sul tema dei primi specializzati in Medicina di emergenza urgenza, che si sono diplomati fra giugno e luglio in tutte le città sede della scuola.

L’articolo, a firma di Michele Bocci, tocca diversi temi legati alla disciplina e racconta il percorso di trasformazione in atto già da tempo delle professionalità di medico e infermiere di pronto soccorso, raccontati attraverso le interviste con diversi esponenti del mondo Simeu, dal presidente nazionale Gian Alfonso Cibinel a Valeria Donati rappresentante dei Giovani, oltre alla voce di Gian Franco Gensini, presidente della Conferenza permanente per la formazione in medicina di emergenza-urgenza.

Il servizio giornalistico, frutto dell’incontro fra l’impegno mediatico di Simeu sul tema e l’interesse del quotidiano per l’argomento, è testimonianza ulteriore dell’incessante attività della società scientifica a favore della Scuola di specializzazione in medicina di emergenza-urgenza, che ha recentemente visto aumentare i posti messi a disposizione dal ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca da 50 a 70 annuali.

L’articolo è scaricabile anche sul sito di Repubblica. Lo stesso vale per l’intervento di Gian Alfonso Cibinel, a commento del servizio giornalistico, sulla stessa pagina del quotidiano.

Oltre all’articolo su Repubblica, Simeu è stata interpellata dai mezzi di comunicazione per commentare l’arrivo dei nuovi specialisti nel mondo della sanità italiana anche da altre testate ed emittenti giornalistiche nazionali e locali, fra cui Radio Rai 2 e il Corriere della sera.

COCHRANE CORNER: Il magnesio solfato nel trattamento del paziente adulto con esacerbazione di asma in pronto soccorso

luglio 22nd, 2014 | NO COMMENTS

 

Dott. Paolo Balzaretti, redazione Blog SIMEU

Su Twitter: @P_Balzaretti

 

Conoscenze attuali

L’asma è una patologia infiammatoria cronica delle vie aeree, caratterizzata dalla possibilità di periodiche esacerbazioni acute, le quali talvolta possono diventare potenzialmente fatali.

Gli strumenti terapeutici a disposizione nel Dipartimento d’Emergenza sono: l’ossigeno, in caso di insufficienza respiratoria, i beta-agonisti inalatori a breve durata d’azione, l’ipatropio bromuro inalatorio (in associazione ai beta-agonisti), i corticosteroidi (sistemici o inalatori) e il magnesio solfato per via endovenosa.

Quest’ultimo trova attualmente un ruolo come farmaco di seconda linea nel trattamento dell’attacco acuto grave di asma che non abbia avuto una risposta iniziale soddisfacente ai bronco-dilatatori inalatori e ai corticosteroidi o in caso di attacchi potenzialmente fatali (1, 2). La sua efficacia è stata già valutata in diverse revisioni sistematiche, le più recenti delle quali sono quella di Mohammed et al (3) e quella di Shan e colleghi (4) (i relativi risultati sono sintetizzati nella tabella 1). La necessità di una nuova sintesi delle evidenze disponibili (nella forma di un aggiornamento di una precedente revisione Cochrane, prodotta da Rowe e colleghi nel 2009), nasce dalla pubblicazione nel 2013 di un trial randomizzato da parte di Goodacre et al (5), il quale, con i suoi 1109 pazienti, è lo studio con la maggiore numerosità campionaria tra quelli in letteratura.

 

Autore Tipo di analisi Parametro Risultati Campione dell’analisi

Mohammed 2007

Funzione respiratoria

SMD

0,25 (I.C. 95% -0,01 – 0,51)

1699 pazienti

Ricovero ospedaliero

Risk ratio

0,87 (I.C. 95% 0,70 – 1,08)

Shan 2013

Funzione respiratoria

SMD

0,30 (I.C. 95% 0,05 – 0,55)

1754 pazienti

Ricovero ospedaliero

Risk ratio

0,86 (I.C. 95% 0,73 – 1,01)

Tab. 1. Sinossi. I dati riguardano solo la somministrazione per via endovenosa e solo in pazienti adulti. SMD: deviazione standard dalla media; un valore positivo indica un miglioramento della funzione respiratoria.

 

La Revisione Cochrane (6)

Titolo: Intravenous magnesium sulfate for treating adults with acute asthma in the Emergency Department.

Autori: Kew KM, Kirtchuk L, Michell CI

Obiettivo: valutazione della sicurezza e dell’efficacia della somministrazione di magnesio solfato (MgSO4) in adulti trattati per asma acuto in Pronto Soccorso.

Outcome primario: ricovero ospedaliero

Outcome secondari: durata della permanenza in Pronto Soccorso, incidenza del ricovero in Terapia Intensiva, parametri vitali (frequenza cardiaca, frequenza respiratoria, pressione arteriosa, saturazione di ossigeno), parametri spirometrici (picco di flusso espiratorio, volume espiratorio forzato nel primo secondo (FEV1)), punteggio di intensità dei sintomi, eventi avversi.

N°. di studi inclusi: 14, di cui 13 inclusi nella meta-analisi

Qualità degli studi inclusi: sono stati inclusi trial randomizzati; i problemi più rilevanti riguardano la possibilità di attrition bias (legato all’elevato numero di pazienti che si sono ritirati dallo studio prima di raggiungere l’outcome) e pubblicazione selettiva dei risultati.

N° di pazienti: 2313 pazienti

Risultati: sono riassunti nella tabella seguente.

 

Parametro

Risultato

N° di pazienti

Ricovero ospedaliero

Odds Ratio

0,75 (I.C. 95% 0,60 – 0,92)

1769

Ricovero in unità di Terapia Intensiva

Odds Ratio

2,03 (I.C. 95% 0,7 – 5,89)

752

Durata del ricovero ospedaliero

Riduzione della durata media (giorni)

-0,03 (I.C. 95% -0,33 – 0,27)

949

Durata del trattamento in P.S.

Riduzione della durata media (minuti)

-4,00 (I.C. 95% -37,02 – 29,02)

96

FEV1 (% del predetto)

Variazione del valore medio

4,41 (I. C. 95% 1,75 – 7,06)

523

PEF

Variazione del valore medio (l/min)

4,78 (I. C. 95% 2,14 – 7,43)

1129

Frequenza respiratoria

Variazione del valore medio (atti/min)

-0,28 (I.C.95% -0,77 – 0,20)

1276

Frequenza cardiaca

Variazione del valore medio (battiti/min)

-2,37 (I.C. -4,13 – -0,61)

1195

 

Tab.2. Sinossi dei risultati della revisione sistematica di Kew e colleghi.

Per quanto riguarda gli eventi avversi, quelli segnalati più frequenti sono vampate di calore, astenia, nausea e cefalea. Nello studio più ampio, quello di Goodacre e colleghi (5), sebbene il rischio di eventi collaterali aumenti nei pazienti sottoposti a trattamento con MgSO4, interessa comunque non più del 16% dei pazienti. Questi dati riguardano un trattamento costituito da una singola somministrazione; dosi ripetute possono condurre a ipermagnesemia con relativa ipostenia muscolare e insufficienza respiratoria (1).

Conclusioni

Secondo questa revisione Cochrane, la somministrazione di 2 g di magnesio solfato in 100 ml di soluzione fisiologica infusi in 20-30 minuti, in aggiunta alla terapia con broncodilatatori inalatori, steroidi sistemici e ossigeno (impiegati nella maggior parte degli studi), ridurrebbe il rischio di ricovero ospedaliero e migliorerebbe la funzione respiratoria nei pazienti con asma acuto in Pronto Soccorso. Sebbene quest’ultima sia statisticamente significativa, l’impatto clinico è dubbio. La somministrazione contemporanea di ipatropio non sembrerebbe modificare l’efficacia del magnesio solfato. L’azione del farmaco sembrerebbe la medesima a prescindere dalla gravità del quadro clinico, anche se questa considerazione si basa su classificazioni di gravità incomplete ed eterogenee.

 

Bibliografia

  1. Scottish Intercollegiate Guidelines Network. British Guideline on the management of asthma. A national clinical guideline (SIGN 101). 2012 revision. Link al free full text

  2. Global Initiative for Asthma. Gobal strategy for Asthma management and prevention 2014. Available from: www.ginasthma.org.

  3. Mohammed S, Goodacre S. Intravenous and nebulised magnesium sulphate for acute asthma: systematic review and meta-analysis. Emerg Med J 2007; 24: 823-830. Link al free ful text

  4. Shan Z, Rong Y, Yang W, Wang D, Yao P, Xie J, Liu L. Intravenous and nebulized magnesium sulphate for treating acute asthma in adults and children: a systematic review and meta-analysis. Respir Med 2013; 107: 321-330. Link

  5. Goodacre S, Cohen J, Bradburn M, Gray A, Benger J, Coats T, on the behalf of the 3Mg Research Team. Intravenous or nebulised magnesium sulphate versus standard therapy for severe acute asthma (3Mg trial): a double-blind, randomised controlled trial. Lancet Respir Med 2013; 1: 293-300. Link al free full text

  6. Kew KM, Kirtchuk L, Michell CI. Intravenous magnesium sulfate for treating adults with acute asthma in the Emergency Department. Cochrane Database of Systematic Reviews 2014, Issue 5. Art.No.: CD010909. Link

Scuola di specializzazione: Simeu ottiene un decreto sull’equipollenza della specializzazione in Meu

luglio 19th, 2014 | NO COMMENTS

@SilviaAlparone

 

Gli ultimi si sono specializzati giovedì 17 luglio a L’Aquila, i primi già nella seconda metà di giugno a Bari e a Roma: sono gli 82 medici dell’emergenza-urgenza italiani che hanno concluso in questa estate 2014 il primo ciclo della Scuola di Specializzazione nata nel 2009, dopo una lunga battaglia per la sua creazione.

Si è trattato di un successo importante, oltre che per i colleghi che si sono diplomati, anche per Simeu, che ha sostenuto tutto il percorso di attivazione della scuola e si è battuta con fermezza per il dovuto riconoscimento di una specifica professionalità per i medici che lavorano in pronto soccorso. Ma se il cammino per ottenere la Scuola è stato lungo e irto di ostacoli, la conclusione del primo ciclo non ha coinciso con la fine dei problemi: da inizio luglio sono arrivate alcune segnalazioni di difficoltà burocratiche relative all’ammissione dei neospecialisti nei concorsi per personale medico di pronto soccorso, in quanto la dicitura “Medicina di emergenza-urgenza” (rispetto al termine “Medicina d’Urgenza”)non figurava tra le equipollenze riconosciute per poter accedere ai bandi. Ammettere o meno i candidati appena specializzati poteva dipendere quindi dalla decisione della singola azienda sanitaria in merito all’interpretazione delle norme vigenti.

Una lettera a firma di Gian Alfonso Cibinel, presidente nazionale Simeu, e di Gian Franco Gensini, presidente della Conferenza permanente per la formazione in medicina di emergenza-urgenza, è stata inviata a Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, e a Stefania Giannini, ministro all’Istruzione e Ricerca per sollevare il problema. Parallelamente, una campagna mediatica ha portato la segnalazione della nuova difficoltà per i giovani medici dell’emergenza all’attenzione delle agenzie di stampa e sui principali periodici di settore (vedi per tutti Il Sole Sanità e Quotidiano Sanità del 14 luglio scorso).

Aver sollevato tempestivamente l’attenzione su un possibile “baco” burocratico prima che si potessero produrre danni concreti, ha contribuito a far sì che non si verificassero, in nessun caso in Italia, situazioni di effettiva esclusione di candidati specialisti in Meu dai concorsi. In molte Regioni i rappresentanti Simeu hanno contattato e sensibilizzato gli assessorati locali competenti e a livello nazionale, lo scorso 16 luglio il ministro Beatrice Lorenzin ha firmato il decreto sull’equipollenza della Specializzazione in MEU.

Il decreto, di prossima pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, elimina ogni rischio di esclusione per i candidati specialisti in Meu e aggiorna la tabella delle equipollenze in funzione della conclusione del primo ciclo della Scuola di specializzazione in emergenza-urgenza.

Ora è necessario proseguire nell’impegno per il numero dei posti della Scuola – commenta Gian Alfonso Cibinel – sia a livello nazionale che regionale, considerando che con la graduatoria unica nazionale (in vigore dal prossimo concorso previsto in autunno) si rischia (anzi è quasi certa) una riduzione dei contratti garantiti dalle Regioni”.

La notizia delle prime specializzazioni della Scuola, era già arrivata sui mezzi di comunicazione lo scorso 20 giugno (vedi Il Sole Sanità) con una dichiarazione del presidente nazionale Cibinel: un messaggio per sottolineare l’importanza dell’arrivo nel Ssn dei primi specialisti in Meu e per mantenere alta l’attenzione sul numero insufficiente di contratti di formazione finanziati dal Governo.

La campagna strategica e mediatica Simeu a favore della Scuola di Specializzazione, in particolare con la richiesta di adeguare il numero di contratti al fabbisogno espresso dalle regioni, era già stata lanciata lo scorso 5 marzo, in collaborazione con Cosmeu, tramite l’organizzazione di una mobilitazione generale del mondo dell’emergenza sanitaria culminata nel flash mob degli specializzandi davanti ai ministeri della Salute e dell’Istruzione. Gli effetti di quella campagna mediatica sono ancora reperibili su questo blog.

Specializzazione: un cavillo burocratico impedirebbe l’accesso alla professione

luglio 14th, 2014 | NO COMMENTS

I nuovi specialisti in Emergenza-Urgenza si diplomano in questi giorni ma non possono partecipare ai concorsi per il pronto soccorso


@SilviaAlparone

Fra domani, martedì 15 luglio, e il prossimo giovedì 17 luglio, si diplomano rispettivamente a Siena e a L’Aquila gli ultimi specialisti in Medicina di Emergenza-Urgenza dell’anno: in tutto nel 2014 sono stati 82 e sono i primi in assoluto ad uscire dalla Scuola di specializzazione, inaugurata in Italia cinque anni fa, nel 2009.

Ma i giovani specialisti potrebbero avere problemi per l’accesso alla professione nel servizio sanitario nazionale. Negli ultimi dieci giorni sono arrivate segnalazioni di difficoltà da parte di alcune aziende sanitarie (in particolare del Triveneto) ad accettare i neo-specialisti in medicina di emergenza-urgenza come candidati idonei per i pronto soccorso e per le strutture di medicina d’urgenza. Le difficoltà nascerebbero dal fatto che nella tabella vigente delle equipollenze – le specialità ammissibili per i concorsi – la specializzazione è indicata come “Medicina d’Urgenza” e non come “Medicina di Emergenza-Urgenza”.

In altre aziende sanitarie (per esempio in Emilia Romagna) è stato sufficiente interpretare la norma, alla luce della conclusione quest’anno del primo ciclo della Scuola, ammettendo d’ufficio anche i primi specializzati nella disciplina propria dell’emergenza.

Tutta la Fimeuc, Federazione italiana di medicina di emergenza-urgenza e delle catastrofi, di cui Simeu fa partedichiara Gian Alfonso Cibinel, presidente nazionale Simeu, Società italiana di medicina di emergenza urgenza – chiede con forza che sia predisposta al più presto dai ministeri competenti, Miur e Ministero della Salute, una circolare esplicativa sul tema in modo da uniformare i comportamenti delle amministrazioni su tutto il territorio nazionale, anche per evitare due situazioni che avrebbero dell’incredibile: l’impossibilità di accesso alla professione nel servizio sanitario nazionale per i neo-specialisti in medicina di emergenza-urgenza e la decisione dello Stato di non assumere professionisti dell’emergenza altamente qualificati, dopo aver investito centinaia di migliaia di euro per formarli. Sul tema invieremo ai ministri Beatrice Lorenzin e Stefania Giannini una lettera a firma congiunta con Gian Franco Gensini, presidente della Conferenza permanente per la formazione in medicina di emergenza-urgenza”.

Si resta intanto in attesa del decreto per la ripartizione dei posti messi a disposizione dal Governo per le scuole di specializzazione in Medicina, per sapere se varieranno o saranno riconfermati i 50 posti ministeriali per la Medicina di Emergenza-Urgenza. Resta il fabbisogno dichiarato dalla Conferenza Stato-regioni di circa 300 nuovi contratti di specialità all’anno per l’emergenza sanitaria.

MUBEE#12: Come cercare le revisioni sistematiche

luglio 9th, 2014 | NO COMMENTS

Dott. Paolo Balzaretti, redazione Blog SIMEU

@P_Balzaretti

La notevole espansione della letteratura scientifica (1) ha reso molto difficile, se non impossibile, riuscire a tenere il passo con le novità pubblicate. Per altro verso, i singoli studi primari spesso presentano risultati contradditori, sono costituiti da piccole popolazioni e presentano significativi limiti metodologici. Per superare questi problemi ha ricevuto un crescente impulso l’impiego di revisioni sistematiche, ovvero studi che tentano di identificare e rivalutare sistematicamente tutti gli articoli pertinenti a una campo, […] mettendone assieme i risultati (2). Per mezzo di questi lavori è possibile farsi un’idea di tutti gli articoli riguardanti uno specifico provvedimento clinico (terapeutico o diagnostico), della loro qualità e dell’efficacia complessiva dell’intervento, calcolata tenendo conto contemporaneamente dei risultati di tutti i singoli studi.

Quando si tratta di rispondere a quesiti specifici, il ricorso a revisioni sistematiche rappresenta un ottimo punto di partenza, così come confermato dalla posizione prossima al vertice nella piramide dell’evidenza. In questo post tenterò fornire qualche coordinata su come individuarle.

Banche dati: PubMed

Come nel caso delle linee guida, esistono banche dati generiche, che contengono lavori scientifici di varia natura tra cui revisioni sistematiche, e quelle specifiche, contenenti unicamente revisioni sistematiche. Tra le prime, le già citate MEDLINE® e Trip Database.

Ipotizziamo di voler approfondire l’efficacia della cardioversione elettrica nel trattamento della fibrillazione atriale parossistica. La stringa di ricerca che ho ipotizzato è la seguente:

Atrial fibrillation”[Mesh] AND (“Electric countershock”[MeSH] OR “Cardioversion”[Text Word])

Nel caso di MEDLINE®, è possibile partire nel modo più semplice utilizzando il filtro di ricerca fornito dal database stesso.

E’ possibile farvi ricorso in tre modi diversi:

1) Passando attraverso le Clinical Queries (vedi post precedente sull’argomento): dopo aver effettuato l’accesso al servizio attraverso l’homepage di PubMed e aver inserito la nostra stringa di ricerca, otterremo la seguente videata:

Fig. 1. Ricerca delle revisioni sistematiche tramite PubMed Queries.

Nella colonna centrale compariranno i risultati individuati attraverso il filtro di PubMed. Cliccando su “See all” si accederà alla schermata classica dei risultati di PubMed con tutte le citazioni.

2) Un’altra possibilità consiste nell’inserirlo come filtro della categoria “Article types” dalla pagina dei risultati della ricerca:

Fig. 2. Pagina dei risultati per una ricerca in PubMed. Nella colonna di sinistra è presente la lista dei filtri, tra cui quello del tipo di pubblicazioni.

Per vedere come aggiungere delle voci nei filtri laterali si può tornare al relativo post.

3) Infine, è possibile inserirlo “a mano”, direttamente nella nostra stringa di ricerca, che diventerà:

(“Atrial fibrillation”[Mesh] AND (“Electric countershock”[MeSH] OR “Cardioversion”[Text Word])) AND “systematic”[sb]

Dove il tag [sb] sta per “subset”. Come noterete se replicate gli esempi, il numero dei risultati è sempre lo stesso.

Vi segnalerei alcune possibilità aggiuntive. Si può inserire nella stringa di ricerca un termine per selezionare per il tipo di pubblicazione: quelle inerenti alle revisioni sistematiche sono “Review”[ptyp] e “Meta-Analysis”[ptyp]. La prima è gravata dal limite di non essere particolarmente specifica, essendo associata anche a revisioni non sistematiche.

E’ possibile infine inserire i termini revisione sistematica e meta-analisi come stringhe di testo da ricercare nel titolo e nell’abstract della citazione: “Sistematic review”[TIAB] OR “Meta-analysis”[TIAB]. Non ho idea di quanto sia sensibile e specifico il loro impiego, ma quanto meno permette di individuare articoli recenti, appena inseriti in PubMed ma non ancora indicizzati (per approfondire la questione, si veda il post relativo).

Banche dati: Trip Database

Passiamo ora a Trip Database (per chi desiderasse dare una ripassata su cosa sia e come funzioni, abbiamo pubblicato un post dedicato qualche tempo fa’). Inserendo nel box di ricerca la stringa:

Atrial fibrillation” AND (“Electric countershock” OR “Cardioversion”),

 

si ottengono 1589 risultati, di cui circa 66 sono revisioni sistematiche. E’ possibile filtrare i risultati utilizzando i tasti sulla barra destra.

Fig. 3. I risultati della ricerca in Trip Database.

Questo servizio offre un’ulteriore classificazione dei risultati sono in rapporto al database da cui sono state ottenute (vedi fig. 4). Com’è noto, cliccando sui titoli delle citazioni, si può accedere direttamente all’URL del documento per poterlo leggere.

Fig. 4. Classificazione dei risultati in Trip Database. Non saprei dire perché, dopo avervi cliccato sopra, il numero di revisioni sistematiche si riduca a 64.

 

Banche dati specifiche: DARE

Il Database of Abstracts of Reviews of Effects, DARE, è un archivio specifico di revisioni sistematiche mantenuto dal Center for Reviews and Dissemination dell’Università di Sheffield ed è parte del britannico National Health Service.

Gli operatori del CRD “sondano” settimanalmente, per mezzo di uno specifico filtro di ricerca, i database CINAHL, Embase, MEDLINE, PsycINFO, PubMed per individuare revisioni sistematiche, articoli di valutazione economica e di Health Technology Assessment. Ognuno di questi lavori viene sintetizzato e analizzato criticamente. DARE è gratuito ma offre unicamente l’abstract e il commento critico alla revisione sistematica, non l’intero lavoro.

 

Fig. 5. Homepage del database DARE.

 

Inseriamo la nostra stringa di ricerca, spezzettandola come richiesto. E’ possibile effettuare ricerche anche tramite i termini MeSH. Otteniamo 39 citazioni, come riportato nella figura seguente.

Fig. 6. E’ importante ricordarsi di impostare il “campo” dove vogliamo sia ricercato il termine (uno qualsiasi, titolo, autore, etc.) (freccia blu). E’ altresì importante selezionare il database in cui desideriamo che sia fatta la ricerca (nel nostro casio, DARE) (freccia rossa).

Cliccando sul titolo della citazione viene aperta la scheda dedicata al lavoro, contenente una sintesi della revisione (con i relativi risultati) e il commento metodologico degli esperti del CRD.

Il DARE rappresenta un ottimo punto di partenza per le nostre ricerche, soprattutto perché offre anche una valutazione critica dei risultati.

Vi segnalo infine Health Evidence (www.health-evidence.ca), un servizio gratuito ma con registrazione obbligatoria, gestito dalla McMaster University, che archivia, con un sistema simile a quello del DARE, revisioni sistematiche riguardanti temi di sanità pubblica, come la prevenzione e l’informazione sanitaria.

Per approfondire i singoli filtri di ricerca e relative metodologie si può consultare il lavoro di Lee e colleghi. Stranamente non è incluso il filtro di ricerca impiegato da PubMed per il suo “Systematic”[sb] (3).

Enti redattori di revisioni sistematiche: la Cochrane Library

La Cochrane Collaboration è una rete di medici e ricercatori che, elaborando sintesi delle evidenze disponibili soprattutto in forma di revisioni sistematiche, vuole renderle più accessibili e fruibili agli operatori e ai pazienti. Per una breve storia della Cochrane Collaboration potete cliccare qui.

Una delle iniziative della Cochrane Collaboration è la Cochrane Library, un database che contiene le revisioni sistematiche pubblicate dall’organizzazione, oltre ad altri documenti quali le revisioni commentate del DARE e i trial clinici archiviati in CENTRAL.

Fig. 7. L’homepage della Cochrane Library.

La revisioni Cochrane sono ricercabili in tre modi: navigando tra i singoli argomenti attraverso il menu nella colonna sinistra, operando una ricerca semplice con il box in alto o una più avanzata.

Fig. 8. Pagina dei risultati di una ricerca nella Cochrane Library.

A prescindere del metodo utilizzato, si otterrà una pagina dei risultati come quella illustrata nella figura 8. Cliccando sul titolo della citazione, si accede all’abstract competo (fig. 9.).

Fig. 9. Pagina dell’abstract della Cochrane Library. Modificata.

Le versioni complete in pdf delle revisioni (riassunto, standard e completa) sono a pagamento. Com’è nella tradizione della Cochrane Collaboration, gli abstract sono molto accurati ed esaustivi. E’ possibile farsi un idea abbastanza precisa dei risultati del lavoro leggendo solo questi.

Bibliografia

  1. Bastian H, Glasziou P, Chalmers I. Seventy-five trials and eleven systematic reviews a day: how will we ever keep up? PLoS Med. 2010;7(9):e1000326. Link al free full text

  2. Gosall N, Gosall G. The Doctor’s Guide to Critical appraisal. 3rd ed. Knutsford, UK: PasTest Ltd.; 2012. Section D, Systematic reviews and meta-analyses; e-book.

  3. Lee E, Dobbins M, DeCorby K, McRae L, Tirilis D, Husson H. An optimal search filter for retrieving systematic reviews and meta-analyses. BMC Med Res Methodol 2012; 12: 51. Link free full text

Note: la ricerca bibliografica contenuta in questo post ha solo un scopo esemplificativo e non può considerarsi completa o validata. Tutte le ricerche sono state effettuate il 5 luglio 2014.

Toscana: la polemica sui pronto soccorso di Pisa e di Livorno

luglio 3rd, 2014 | NO COMMENTS

 

La posizione Simeu: è solo la punta dell’iceberg della sofferenza dell’emergenza sanitaria toscana

 

In merito alle polemiche dei giorni scorsi sui pronto soccorso di Pisa e Livorno in seguito alle dichiarazioni sui social network di Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, riprese poi dai tradizionali mezzi di comunicazione, la Società italiana di medicina di emergenza-urgenza ha preso posizione come segue. Il comuincato è stato ripreso dall’Agenzia di stampa nazionale Ansa, che in un lancio dello scorso giovedì 26 giugno ha riportato la posizione del presidente regionale Simeu, Alessio Bertini.


Ritratto del Pronto soccorso di Pisa, 2009-2014

Il numero dei pazienti che stazionano in pronto soccorso in attesa di posto letto è in costante e continuo incremento. I primi mesi del 2014 hanno visto un significativo aumento degli accessi, in particolare dei codici rossi, i più gravi. Nel 2009 sono stati visitati circa 79.000 pazienti; oggi, 2014, stiamo andando verso i 90.000 accessi all’anno. Il personale è rimasto sempre lo stesso. Nel 2009 un codice giallo veniva visitato nella prima mezz’ora dall’arrivo, oggi, 2014, la media è superiore ai 60 minuti.

Ritratto del Pronto soccorso di Livorno, 2009-2014

Sono stabilmente circa 70 mila gli accessi dal 2009 al 2014, con un aumento sensibile però dei codici rossi, in seguito alla riorganizzazione della rete ospedaliera nella periferia di Livorno e di conseguenza dei percorsi di cura. Il mancato bersaglio del MeS, il Laboratorio in Management e sanità della Scuola superiore Sant’Anna, da parte della ASL 6 riguarda soprattutto la percezione degli utenti che sicuramente risente della carenza di personale, in particolare di infermieri rispetto alla media dei pronto soccorso toscani. Nel bersaglio MeS si rileva come questi elementi si associno a una percezione negativa dei pazienti riguardo al servizio erogato e anche a un clima interno non ottimale per gli operatori (http://performance.sssup.it/toscana/index.php per accedere al documento è sufficiente registrarsi sul sito).


Perché le aziende sanitarie regionali non ascoltano gli specialisti?

Ciò che si è verificato nei Pronto Soccorso di Pisa e di Livorno – dichiara Alessio Bertini, presidente Simeu Toscana – è solo la punta di un iceberg che affligge molte strutture anche in una Regione ‘attenta’ come la Toscana così come nel resto d’Italia.

Nel 2011 la nostra Società ha espresso indicazioni su come dovrebbero essere organizzati i Pronto Soccorso e sulle dotazioni organiche degli stessi (numero di accessi, presenza di Osservazione Breve Intensiva, e dell’area semi-intensiva, complessità della casistica) “Standard Organizzativi delle Strutture di Emergenza-Urgenza” (http://www.simeu.it/file.php?file=leggi&sez=articoli&art=3318), che alcune aziende, ma solo alcune, hanno iniziato a utilizzare per la riorganizzazione delle cure. Persino il MeS, il Laboratorio in Management e sanità della Scuola superiore Sant’Anna, ha individuato nei dati 2013 elementi di disparità nelle dotazioni organiche di infermieri e medici con il Pronto soccorso di Pisa che è tra gli organici (Medici e Infermieri) più risicati della Toscana. Ma anche questo segnale d’allarme è stato ignorato.

Se è vero che sono i cardiologi a spiegare come organizzare le UTIC, perché non vengono coinvolti i medici d’urgenza nell’organizzazione dei Pronto Soccorso?

Simeu raccoglie oltre 3.000 professionisti (medici ed infermieri dell’Emergenza-Urgenza) in Italia e, come società scientifica libera e volontaria, ha come obiettivo la qualità delle cure e l’efficienza delle strutture, gli stessi valori che interessano al cittadino.

Noi sappiamo, per esperienza quotidiana, quanto tempo è necessario dedicare a ciascun paziente per rendergli dignitoso il soggiorno in Pronto Soccorso e per adempiere a tutte le procedure necessarie per la sua sicurezza e per la tutela del rischio clinico.

In questi anni il sistema di verifica si è basato solo sulla misura dell’efficienza senza prestare troppa attenzione alla qualità delle cure e all’adeguatezza del personale. È possibile pensare di ridisegnare il sistema per “intercettare” entrambe queste necessità, ma non lo si può fare senza il coinvolgimento di chi il sistema lo conosce, lo governa e lo vive tutti i giorni”.

Arrivano i primi specialisti italiani dell’emergenza-urgenza

giugno 23rd, 2014 | NO COMMENTS

Le cerimonie di diploma in questi giorni nelle diverse città sede della Scuola di specializzazione

L’allarme di Simeu: Sono pochi rispetto alle necessità


@SilviaAlparone

23 GIUGNO 2014 – Si è conclusa la prima Settimana nazionale del Pronto Soccorso (16/22 giugno 2014) con grande successo di molte manifestazioni organizzate in tutto il Paese. Contestualmente Simeu, Società Italiana di Medicina di Emergenza Urgenza, festeggia i primi specialisti in Medicina di Emergenza Urgenza, che escono dalle Scuole di Specializzazione nate in Italia nel 2009. I nuovi specialisti saranno 82 in totale, nelle diverse sedi universitarie.

Le cerimonie di diploma sono in corso in questi giorni: i primi si sono diplomati a Roma alcune settimane fa, gli ultimi saranno i senesi il prossimo 15 luglio.

Simeu rilancia però l’allarme: “I posti assegnati dal ministero per la specializzazione in Medicina di Emergenza Urgenza – dichiara Gian Alfonso Cibinel, presidente nazionale Simeu – sono molto inferiori ai fabbisogni definiti dalle Regioni. Il sistema di emergenza necessita di medici e infermieri formati e motivati; attualmente l’università non è in grado di formare un numero sufficiente di operatori. Gran parte del personale in servizio nei nostri pronto soccorso deve essere formato dopo l’assunzione, e spesso è personale ‘di passaggio’ che si ferma pochi anni o addirittura pochi mesi: questa mancanza di continuità nei team mette a rischio la qualità della risposta sanitaria e la sostenibilità nel tempo del sistema di emergenza”.

Pare scongiurato il taglio di finanziamenti e di posti previsto per il prossimo concorso di accesso alle Scuole di Specializzazione mediche: il totale sarà di 5.000 posti complessivi (per tutte le specialità mediche) anche per il nuovo concorso, ma non è chiaro se l’esame di accesso sarà relativo all’anno accademico 2013/2014 (con ritardo di molti mesi) o all’anno 2014/2015 (“saltando” un anno). Si attende comunque il decreto sulla ripartizione tra le diverse specializzazioni per sapere se varieranno o saranno confermati i 50 posti ministeriali per la Medicina di emergenza-urgenza, a fronte del fabbisogno dichiarato dalle regioni di circa 300nuovi contratti all’anno. “La Simeu – afferma ancora Gian Alfonso Cibinel – insiste perché la ripartizione dei posti tenga conto dei fabbisogni, a vantaggio dei cittadini e della funzionalità del sistema sanitario nazionale”.

In questi giorni Simeu è stata impegnata nella Settimana nazionale del pronto soccorso: su tutto il territorio nazionale incontri, dibattiti con la cittadinanza e dimostrazioni pubbliche di tecniche di primo soccorso al fianco di istituzioni e associazioni dei pazienti per ascoltare le esigenze dei cittadini e spiegare quali sono i meccanismi e i problemi dell’emergenza sanitaria: perché si aspetta in pronto soccorso, a cosa è dovuto il sovraffollamento e come funziona l’emergenza sanitaria.

Su facebook, alla pagina dedicata all’evento, la cronaca e le immagini dalle regioni che hanno aderito.

#SettimanaPS 2014: domenica di chiusura. Tutti gli appuntamenti

giugno 22nd, 2014 | NO COMMENTS

Oggi, domenica 22 giugno, Simeu e la Settimana del pronto soccorso salutano e ringraziano tutti coloro che sono intervenuti agli incontri, si sono avvicinati incuriositi ai gazebo nelle piazze e davanti ai pronto soccorso, hanno partecipato, chiesto, si sono informati e hanno dedicato alcuni minuti del loro tempo a provare a immaginare con noi come si può migliorare il servizio sanitario d’emergenza.
Ancora per oggi si trovano medici e infermieri Simeu a Gallipoli, in piazza Tellini; a Genova al Porto antico; a Modena, nel centro commerciale “Grande Emilia”; nei pronto soccorso di Assisi e Perugia dove oggi verà lanciato un video sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari, proiettato sugli schermi della sala d’attesa del pronto soccorso da oggi e per le prossime settimane; a Salerno, in piazza Porta Nuova, e ancora davanti all’ospedale di Reggio Calabria.

Su facebook nella pagina dedicata all’evento Settimana nazionale del Pronto soccorso, alcune foto e video dalle diverse regioni d’Italia che raccontano le iniziative di questi giorni e sul sito Simeu una rassegna stampa di quanto uscito fino a oggi sui mezzi di comunicazione.

Sabato e domenica i gazebo Simeu in piazza per la #SettimanaPS

giugno 21st, 2014 | NO COMMENTS

 

Oggi e domani si conclude la Settimana del Pronto soccorso: gazebo in piazza, con dimostrazioni pratiche delle tecniche di soccorso, simulazioni di attività mediche, dibattiti e incontri hanno avuto lo scopo di ricordare che curanti e curati, sanitari e pazienti condividono gli stessi problemi: il sovraffollamento, le lunghe attese, il fenomeno delle barelle nei corridoi impediscono a medici e infermieri di curare al meglio i pazienti dell’emergenza: la conseguenza è il rischio per la salute del paziente e condizioni di lavoro spesso pessime per il personale dei pronto soccorso.

Sabato e domenica, giornate spesso di svago in cui le vie cittadine sono più affollate, Simeu porta ancora questi temi in molte piazze d’Italia: oggi a Siena in Piazza del Campo, a Genova ancora al Porto Antico e in Piazza De Ferrari. Al Policlinico di Milano, con l’open day in pronto Soccorso; ad Assisi sulla piazza principale, all’esterno del convegno sulle Emergenze in ambiente acquatico; in Calabria davanti all’ospedale di Catanzaro; in Emilia a Modena e Piacenza; a Matera e Lagonegro; Ad Ancona, incontro con la popolazione presso il supermercato Auchan, che è il più grande della zona. Gazebo anche in via Scarlatti a Napoli, una delle vie commerciali più frequentate della città.


Post di Facebook

🎥 Proponiamo il servizio di sintesi del Comunicato recentemente diffuso ai media dall’#UfficioStampa #SIMEU, curato da Emanuela Ambrosino andato in onda a #Timeline su Sky tg24, cui ha fatto seguito l’intervista in diretta al Past President dott. Fabio De Iaco che riporta i dati di aggiornamento sullo stato reale delle strutture di #emergenza #urgenza, in vista delle prossime scadenze dei contratti delle #Cooperative. 📌 Secondo il report da poco diffuso "ben il 17% dei #medici necessari non ha, in questo momento, alcun tipo di copertura.” #primalinea#specializzandi #MEU #infermieri #GOLDENmedicine #GOLDENdoctors #prontosoccorso #fieridiMEU #piusiamomegliofacciamo #SOSprontosoccorso ... Vedi altroVedi meno
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🔴🔴 NOTA IMPORTANTE AI FOLLOWERS La nostra #policy di gestione della #piattaforma cambia dalla data odierna. Teniamo molto che venga mantenuta la possibilità di espressione nella totale trasparenza di pensiero e posizione confermando piena apertura nei confronti di opinioni, anche molto diverse. Apprezziamo che siano espresse e creino dibattito - anche acceso purché educato e costruttivo - mediante i liberi commenti di tutti coloro che ritengano di manifestare le proprie idee o posizioni.‼️ Abbiamo però rilevato alcuni atteggiamenti polemici reiterati da parte di utenti che hanno al contempo bloccato i profili del #presidente #SIMEU e di altre cariche societarie che in questa condizione non possono leggere i loro script sulla nostra pagina social.In questo modo, l'interazione risulta oggettivamente del tutto sbilanciata. Non è infatti corretto che rappresentanti del Board e addirittura il Presidente non possano interagire prontamente e direttamente in eventuale risposta a questi utenti.⚠️ Per questo, da oggi, chiunque blocchi i membri dell'Ufficio di Presidenza o del Consiglio Direttivo Nazionale, verrà a sua volta automaticamente bloccato. Non nascondiamo che prendiamo questa dovuta decisione con un certo rammarico. Buona giornata a tutti. ⭐️ ... Vedi altroVedi meno
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‼️ Abbiamo percorso con Caterpillar Radio2 18 tappe nei #prontosoccorso d’Italia; 9 professionisti e 9 professioniste dell’emergenza urgenza hanno descritto e raccontato al pubblico di #MassimoCirri le principali tematiche legate alla gestione, organizzazione e loro personale coinvolgimento nelle unità operative #MEU.📍 Siamo andati in Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Emilia-Romagna, Lombardia, Sardegna, Puglia, Liguria, Piemonte, Campania, Lazio, Valle d’Aosta, Basilicata, Veneto, Marche e Toscana.❗️ Nell’ultima tappa il dr Rodolfo Ferrari, da Imola, direttamente sul palco del #CaterRaduno2025 del 26 giugno in Piazza Garibaldi a Cervia che ha chiuso la stagione della popolare trasmissione radiofonica di #RaiRadio2.❤️ Ai conduttori e a tutta la redazione di #Caterpillar va il più sentito ringraziamento di #SIMEU per aver permesso a #medici, #infermieri e #specializzandi di avvicinarsi in maniera inusuale ai #cittadini, tutti potenziali pazienti. #fieridiMEU🎥 Non fermatevi alle prime battute. È una registrazione video del palco.#GOLDENmedicine #GOLDENdoctors #primalinea #piùsiamomegliofacciamo #fieridivoi ... Vedi altroVedi meno
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❗️ NON LASCIATECI SOLI è l’appello che arriva da un nostro associato che abbiamo appena pubblicato sul #BlogdiSIMEU > "Alle porte dell’estate, noi #medici #infermieri #specializzandi dell’#emergenza #urgenza, rimarremo ancora una volta da soli: senza provvedimenti straordinari, senza la benevolenza di #cittadini esasperati da #listediattesa infinite, senza l’indulgenza dei social media e di altri mezzi di comunicazione alla ricerca di notizie di “malasanità”, senza la #politica che non ha il coraggio di parlare chiaramente ai suoi elettori”🔴 Il #prontosoccorso non può essere lasciato da solo a fronteggiare IL problema del #SSN ossia garantire le cure e i ricoveri ospedalieri a chi ne ha bisogno quando la domanda cresce e l’offerta si riduce. SE CADE LA #PRIMALINEA CADE TUTTO IL RESTO”. Non lasciateci soli. #fieridiMEU👉Da leggere qui: www.simeu.it/blog/#GOLDENmedicine #GOLDENdoctors #prontosoccorsoinprimalinea #piusiamomegliofacciamo #fieridivoi #SIMEU ... Vedi altroVedi meno
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