IL BLOG DI SIMEU

 

Archive for novembre, 2023

La violenza di genere oggi.

lunedì, novembre 20th, 2023

di Aurelia Masciantonio

Nei report della direzione centrale di Polizia Criminale dal primo gennaio al 20 novembre del 2022 sono stati registrati 273 omicidi di cui 104 vittime sono donne.

 

L’ accesso ai Pronto Soccorso delle vittime della violenza di genere, registra un implacabile aumento. Le motivazioni sono ovviamente legate alle cure mediche immediate e non procrastinabili,  ma anche per sintomi larvati, aspecifici e a volte fuorvianti che minano un vissuto di minacce, aggressioni, stalking, molestie.

 

In Italia i dati Istat mostrano che il 31,5% delle donne, ha subito nel corso della propria vita, una qualche forma di violenza fisica o sessuale o economica o psichica.

 

Le forme più frequenti di molestatore sono i partner, gli ex, amici con motivazioni ascrivibili a liti, spesso a futili motivi.

Gli effetti della violenza si ripercuotono sia sulla salute fisica che su quella psicologica.

Le vittime tendono all’isolamento, riducono la loro capacità lavorativa manifestando incuria di sé e dei loro familiari, spesso sviluppano disturbi comportamentali e, ben presto, si assiste al ricorso di strutture sanitarie o socioassistenziali risultando un problema di salute di proporzioni globali enormi.

 

Il 25 Novembre si celebra nel mondo la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con attività volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla violazione dei diritti umani. Nel 2011 la Convenzione Europea definisce il primo strumento europeo giuridicamente vincolante, più nota come Convenzione di Istanbul, un quadro normativo completo a protezione delle donne contro qualsiasi forma di violenza riconosciuta come forma di violazione dei diritti umani.

 

La Repubblica Italiana tutela la salute dell’individuo tramite il sistema sanitario nazionale (leg 23 dicembre del 1978, legge 208 del 2015) e prevede un potenziamento dei percorsi dedicati alle vittime di violenza di genere nei Pronto Soccorso.

 

Nel mese di giugno 2023 è stato approvato un disegno di legge finalizzato al contrasto della violenza di genere che contempla il rafforzamento dell’ammonimento del Questore e garanzia per le vittime di cyberbullismo e di stalking, in cui è previsto un aggravamento della pena per soggetti già ammoniti. Inoltre vengono prese misure di potenziamento preventivo e misure di velocizzazione dei processi per la violenza contro il femminile.

 

Parere unanime dei ricercatori: adottare strategie per ridurre il rischio, investendo sulla prevenzione, l’informazione e la cultura.

 

Nel 2015 è stata adottata dall’Onu, l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile: una lista di 17 obiettivi da raggiungere entro il 2030 sulla tutela dei diritti umani. Il documento è inserito all’interno del programma per lo sviluppo climatico.

Nel punto 5 è stato posto il raggiungimento dell’uguaglianza di genere, l’eliminazione di discriminazione e violenza contro donne e ragazze, ponendolo come obiettivo di strumento per il raggiungimento di parità in tutti i campi specialmente economico, politico e di leadership.

Si propone anche la garanzia per l’accesso alla salute sessuale e ai diritti riproduttivi, al riconoscimento del lavoro domestico retribuito e alla responsabilità condivisa all’interno del nucleo familiare.

 

La raccolta di dati e informazioni avviene con indagini periodiche da parte di esperti (GREVIO un comitato internazionale formato da 10/15 membri di vari stati firmatari), vengono così formulate indicazioni e direttive in ambito di prevenzione, sensibilizzazione, sia da parte di istituti pubblici che enti a convenzione ONG e Associazione.

L’ educazione alla parità di genere avviene con l’abbattimento di stereotipi che possono essere messi in atto con programmi dedicati nel nelle scuole, nelle istituzioni e con la formazione del personale preposto all’accoglienza delle vittime e degli autori della violenza.

 

Il significato di genere non si sovrappone al significato di sesso.

Per sesso si intendono caratteristiche biologiche, anatomiche, genetiche.

Per genere si fa riferimento ad una costruzione sociale di norme, comportamenti e attività che la stessa società ritiene appropriato per la donna o per l’uomo nel contesto culturale, epocale, storico, ambientale.

 

Parlando di violenza è inoltre fondamentale il concetto di “intenzionalità” dell’atto, la cui espressività fisica, psichica, sessuale, connessa ad incurie o privazione, può essere dichiarata o sospetta. La natura del reato deve essere specifica non vaga, scaturire da un sospetto fondato.

 

Dobbiamo ricordare che il medico di Pronto Soccorso è un P.U. ed esercita una pubblica funzione (amministrativa legislativa e giurisdizionale).

Vanno sempre denunciate, senza ritardo, con lo scopo di far avviare le indagini il prima possibile (art. 365 del CPP) le lesioni su minori con prognosi tra 21 o 40 giorni o che scaturiscono da lesioni che mettano in pericolo la vita, o quando vengono utilizzate delle armi, o con mezzi venefici, insidiosi o sostanze corrosive.

 

Per i minori vige l’obbligo di segnalazione di qualunque situazione anche di pregiudizio in cui il minore palesi uno stato di sofferenza, di disagio o carenza.

Situazioni sostenute da indicatori specifici: mancanza o carenza di relazioni familiari / tutoriali, assenza di ruolo genitoriale / protettivo e sicuro, inadeguatezza condotte parentelari rischiose dannose.

Nel caso in cui emergono questi indicatori specifici, la segnalazione va fatta immediatamente alla Procura presso il Tribunale dei Minori o, nel caso in cui sia possibile individuare il presunto autore, anche alla Procura Presso il Tribunale Ordinario.

Indicatori aspecifici sono casi in cui non emergono soggettivi gravi indicatori.

In questo secondo caso con indicatori aspecifici o comunque meritevole di attenzione e approfondimenti, la segnalazione verrà inviata ai Servizi Sociali Territoriali, all’Ufficio della Tutela dei Minori.

 

All’arrivo in PS di una persona che abbia subito maltrattamenti o violenza – giunta autonomamente o con F.O. o 118 – viene attivata la Procedura Aziendale in primis dal Triagista, opportunamente formato, che effettua una prima valutazione tenendo conto del contesto lavorativo, ponendo attenzione alla riservatezza, alla sicurezza, alla privacy.

Vengono raccolte le prime informazioni necessarie alla registrazione dei dati e all’ attivazione di un codice colore (che non è mai inferiore al codice giallo e con priorità).

 

Vengono messe in atto da parte del medico MEU specifiche misure di accoglienza della vittima prestando particolare attenzione al racconto, al coinvolgimento delle varie figure specialistiche – sempre nel rispetto della riservatezza dovuta – e fornendo informazioni dettagliate sull’ iter diagnostico terapeutico a cui la vittima verrà sottoposta.

 

Il Pronto Soccorso fornisce le cure necessarie e affida le vittime di violenza di genere, ad un percorso (con possibilità di accoglienza in centri specifici) per trovare strategie e soluzioni che le possano allontanare dai pericoli a cui possono andare incontro.

 

Il Pronto Soccorso è una porta sempre aperta, per molti è un “rifugio”.

Nei Pronto Soccorso ci si prende cura.

I Pronto Soccorso vanno tutelati, anche in rispetto della sofferenza di queste persone.

 

 

 

SIMEU. E’ UNA SOCIETÀ SCIENTIFICA NON UN SINDACATO!

domenica, novembre 12th, 2023

di Fabio De Iaco

 

Ci è capitato spesso di inviare richiesta di rettifica alle redazioni media e/o ai singoli giornalisti, ma a ben vedere l’occasione, l’ennesima, recentemente capitata su un articolo dell’agenzia ANSA che poi si è diffuso su altre testate, mi permette di puntualizzare un concetto che mi sta molto a cuore.

 

Succede infatti che SIMEU la Società Scientifica che ho l’onore di presiedere venga definita “sindacato”. È un errore, nel quale si incorre, ma è chiaro da sempre che non siamo un sindacato.

 

È evidente sulla base del nostro statuto ma soprattutto della nostra attività storica, a partire dalla creazione stessa di una comunità scientifica che faccia della Medicina d’Emergenza Urgenza il proprio obiettivo, passando per la battaglia per l’istituzione della Scuola di Specializzazione in Medicina d’Emergenza Urgenza, fino alle più recenti attività di questa Società nell’ambito della stesura di linee guida, della formazione dei professionisti, della promozione di eventi culturali e formativi.

 

E tuttavia, nonostante tutto “la SIMEU” spesso viene evocata come “il SIMEU”: un sindacato!

L’equivoco è grave, ma comprensibile nella sua genesi:

negli ultimi anni la SIMEU ha acquisito, spesso suo malgrado, una rilevanza mediatica che ha portato alcuni di noi alla ribalta della comunicazione pubblica.

È ovvio che sia così.

 

Se il Pronto Soccorso è il malato eccellente di questo Servizio Sanitario Nazionale, è del tutto logico che si chiedano chiarimenti e indirizzi a coloro (i professionisti della SIMEU) che ne sono i protagonisti. E inevitabilmente io e i Colleghi esponenti della SIMEU nelle nostre uscite pubbliche affrontiamo, tra gli altri, temi quali il benessere lavorativo, il lavoro usurante, lo stress lavoro-correlato, la valorizzazione delle peculiarità del lavoro in Emergenza Urgenza.

 

È comprensibile che queste nostre affermazioni vengano interpretate come sindacali, proprio perché trattano temi che sono usualmente materia di rivendicazioni sindacali.

Il fatto è che molti degli argomenti che siamo costretti a toccare hanno una base che è per prima cosa di buon senso, in secondo luogo assolutamente scientifica (anche sulla base dello studio della situazione internazionale dell’Emergenza Urgenza) e solo in terza battuta anche rivendicativa e dunque sindacale.

 

È una constatazione pesante, perché significa che la situazione del sistema nazionale dell’Emergenza Urgenza è così oggettivamente seria da diventare argomento di riflessione e confronto scientifico prima ancora che sindacale.

E poi, nella tradizione delle grandi Società Scientifiche, per dirla in inglese anche noi rivendichiamo orgogliosamente la funzione di “patient advocacy”, che significa – ma in italiano sembra meno nobile – “difesa del paziente”: come potremmo assolvere il compito se non toccassimo temi relativi all’organizzazione e ai provvedimenti necessari per la sopravvivenza del sistema?

 

Di contratto e stipendio non ci sentirete parlare; ci penseranno i sindacati, quel che NON siamo.

Ma di tutela del malato, valorizzazione delle professionalità, difesa del benessere degli operatori continueremo a occuparci.

 

Solo, per favore, non chiamateci sindacato.

 





SIMEU - SOCIETA' ITALIANA di MEDICINA D'EMERGENZA-URGENZA

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