IL BLOG DI SIMEU

 

Archive for luglio, 2025

“Buon compleanno, vita mia!”

lunedì, luglio 21st, 2025

di Sossio Serra

 

Il turno di aprile è un groviglio di linee e nomi, una ragnatela fitta che ci intrappola tutti prima ancora di rendercene conto.
Ogni casella un’ombra, ogni turno un peso.

 

Quella notte… la vedo subito, come una macchia d’inchiostro sul foglio bianco, ma la lingua mi si impasta, le parole non trovano la strada per uscire.
Ho dimenticato di chiedere di non mettermi di notte proprio quel giorno, ed ora, con un turno la cui composizione è un vero e proprio incastro forzato, non ho il coraggio di parlare.

 

Il pronto soccorso di notte è il solito ventre oscuro che ingoia ansie e paure.
Si parte con due urgenze, subito.
Un blocco atrio-ventricolare che lotta contro il ritmo della vita, un addome acuto che urla silenziosamente il suo dolore.

 

Poi, un’affollata calma apparente, la lunga teoria di codici azzurri, bianchi e verdi, gente con la tosse, la febbre, malesseri di ogni tipo, piccole ferite che sembrano ingigantirsi nel buio.

Nessuna tregua, un nastro trasportatore di sofferenza e corpi stanchi, senza interruzioni fino al mattino.
Le sette passate da poco, la luce fioca dell’alba che inizia a farsi strada, l’infermiera del triage arriva di corsa: “Dottore, una signora… dice che deve spingere. Subito in ambulatorio, altrimenti ce lo fa qui, sul pavimento.”

La stanchezza evapora di colpo, l’ambulatorio si trasforma in una sala parto improvvisata.

Poche spinte, un vagito acuto che rompe il silenzio carico di attesa, per fortuna arrivano anche ostetrica e ginecologa ad aiutarci.
Un piccolo essere umano, sgualcito e potente, che annuncia il suo arrivo al mondo.

 

Un groppo alla gola, gli occhi che bruciano un po’, come spesso succede quando la vita trionfa.

 

Un’energia enorme che ci pervade tutti, difficile da descrivere, si dice sia l’energia della vita.
La situazione si tranquillizza e solo allora mi ricordo del cellulare, non lo tocco più dall’inizio del turno.

Una piccola costellazione di notifiche.

Messaggi di mia moglie e dei miei bimbi, di mia madre e di qualche amico che non si dimentica mai.

Rispondo a tutti, poche righe veloci per raccontare la piccola, grande meraviglia appena accaduta.

 

La risposta di mia madre è la prima ad arrivare: “Stupendo, una coincidenza bellissima! È nato il tuo stesso giorno, alla tua stessa ora!
Buon compleanno, vita mia!”

 

Si torna a casa con un’energia nuova, una leggerezza inaspettata.
Le coincidenze della vita, i piccoli miracoli che questo mestiere ti regala quando meno te lo aspetti.

 

Una notte di compleanno così… non capita a tutti.

 

Mi vengono in mente i biglietti speciali che si scrivono per i neonati.

A questo bambino, nato un po’ di anni dopo di me, alla stessa ora, auguro la capacità di tendere una mano a chi ne ha bisogno e la forza di inseguire le passioni che gli scaldano il cuore.

 

Alla fine e senza neanche rifletterci più tanto, è quello che ho cercato di fare anche questa notte.

 

Non lasciateci soli

lunedì, luglio 7th, 2025

di Associato SIMEU

 

Appello dei medici e degli infermieri dell’emergenza urgenza a fronte del taglio estivo dei posti letto

 

Non ci sarà un’emergenza nazionale COVID a giustificare scelte cliniche forzate, obbligate dalla necessità di allineare la riduzione dei posti letto per acuti con la domanda di ricoveri ospedalieri, che da sempre aumenta nel periodo estivo (ebbene sì, le ferie sono ancora un diritto e l’estate ha il brutto vizio di presentarsi ogni anno).

 

Non ci sarà la benevolenza di cittadini già esasperati da liste di attesa infinite, irraggiungibilità del proprio Medico di Famiglia, salti mortali per tenere in equilibrio lavoro, cura dei figli in vacanza dalla scuola e assistenza ad anziani in casa, sempre più spesso malati e non autosufficienti.

 

Non ci saranno social media e giornalisti indulgenti di fronte all’ ”ennesimo caso di malasanità”

 

Non ci sarà la politica a parlare chiaramente ai propri elettori, condividendo le oggettive difficoltà nel dover garantire il diritto costituzionale di accesso alle cure a tutti i malati acuti- sempre più cronici riacutizzati – e diffondendo nella popolazione la consapevolezza che gli ospedali, in estate, semplicemente non ce la fanno più.

 

Alle porte dell’estate rimarremo ancora una volta da soli.

 

Soli a mediare, a fare da cuscinetto, tra le legittime aspettative e l’insufficienza delle risorse. Ad inventarci quotidianamente nuove soluzioni a problemi che si ripresentano ogni anno un po’ più gravi dell’anno precedente, esponendo gli infermieri ed i medici dell’emergenza-urgenza al rischio di una “impotenza acquisita” che solo la più solida motivazione individuale può fronteggiare. Ma che evidentemente non basta più e fa fuggire ogni giorno un altro valido professionista.

 

Il prontosoccorso non può essere lasciato da solo a fronteggiare IL problema del Servizio Sanitario Nazionale: come garantire le cure ed i ricoveri ospedalieri a chi ne ha bisogno quando la domanda cresce e l’offerta si riduce.

 

NON LASCIATECI SOLI

 

Abbiamo bisogno di aiuto, di condividere questo fardello che ci schiaccia.

Abbiamo bisogno di vera condivisione delle scelte cliniche, di riflessione etica e deontologica che si traducano in linee di indirizzo sull’accesso agli ospedali per acuti. A queste condizioni, non ce la si fa.

 

Abbiamo bisogno che tutto il Servizio Sanitario Nazionale si mobiliti.

Se cade la prima linea, cade tutto il resto.

 





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