IL BLOG DI SIMEU

 

Archive for the ‘novita’ Category

VOLTA LA CARTA.

lunedì, gennaio 15th, 2024

ESERCIZI FILOSOFICI DI LAURA CAMPANELLO CONTRO IL BURN OUT.

di Erika Poggiali

 

“Una volta il semaforo che sta a Milano in piazza Duomo fece una stranezza. Tutte le sue luci, ad un tratto, si tinsero di blu, e la gente non sapeva più come regolarsi”.

Inizia così la favola di Gianni Rodari, “Il semaforo blu”, che apparentemente non ha nulla in comune con noi medici e infermieri di medicina emergenza-urgenza, ma solo in apparenza.

 

Se leggete con attenzione la storia di quel semaforo, potreste riconoscere alcuni colleghi, forse anche voi stessi, il ruolo delle istituzioni politiche, quello delle dirigenze aziendali, e il caos che regna sovrano in tutti i Pronto Soccorso d’Italia ormai da tempo indefinito.

 

Ma questa è una interpretazione superficiale, perché Rodari ci consegna una storia di coraggio e libertà, dove il semaforo blu dà il via libera per volare a chiunque abbia il coraggio di comprendere il significato di quel cambiamento, che crea tanto scompiglio nella routine quotidiana, ma che nasconde un atto rivoluzionario che ci permette di vedere le cose dall’alto, con leggerezza e senza macigni sul cuore (per citare Italo Calvino).

 

E se la leggerezza è una forma di prevenzione naturale contro il rancore, l’odio e altri sentimenti negativi che possono facilmente prendere il sopravvento, come possiamo continuare oggi a lavorare senza che le preoccupazioni diventino un peso, il malumore una regola, e la stanchezza una giustificazione alle nostre carenze?

 

Una soluzione c’è e ce la insegna Laura Campanello  – https://lauracampanello.it/ – attraverso la filosofia, che torna ad essere lo strumento per prenderci cura di noi stessi in un “esercizio filosofico”, che non ci allontana dalla realtà né ci spinge a sognare soluzioni e mondi migliori, ma ci insegna a utilizzare un altro punto di vista per interpretare e comprendere le nostre difficoltà, i nostri malumori, le nostre paure, e quel desiderio di fuga dal lavoro che spesso ci fa sentire inadeguati nel nostro ruolo > https://fondazionefloriani.eu/corsi/ “Cosa ci faccio qui? Io e la mia professione”.

 

Laura ci insegna che la leggerezza nel saper stare e nel poter essere come risposta al peso del nostro lavoro passa attraverso la nostra capacità di mantenere la fiducia in noi stessi, di prendersi cura del sé, e di cercare un orientamento per restare in equilibrio, alleggerendoci di tutto ciò che ci appesantisce e inevitabilmente ci limita.

 

“Tutto dipende da come noi guardiamo le cose, e non da come le cose sono di per se stesse” – secondo Carl Gustav Jung – e allora possiamo rivedere la realtà rinarrandola e rileggendola con un metodo semplice, come ci insegna Laura.

Ci bastano quattro archetipi degli Arcani Maggiori dei Tarocchi: il mago (o bagatto), il matto, l’eremita e l’appeso, che diventano lo strumento per raccontarci con un’altra ottica e ritrovare il punto di equilibrio passando attraverso le nostre fragilità e i nostri stati d’animo.

 

E se ci pensate non è così bizzarro che quattro carte, apparentemente prive di legame logico, ma dotate ciascuna di un preciso simbolismo che è la chiave di lettura delle nostre esperienze lavorative, possano raccontare facilmente una storia.

 

In “Volta la carta” (https://www.youtube.com/watch?v=0br10asYODk), con un ritmo che ricorda una ballata popolare, nell’intervallo tra una carta e l’altra, Fabrizio De André e Massimo Bubola ci fanno conoscere Angiolina e la sua storia d’amore, che però è anche una storia di guerra e di soldati, ma soprattutto di consapevolezza, perché alla fine Angiolina “chiama i ricordi col loro nome”, come dovremmo fare anche noi e come ci insegna Laura Campanello.

 

 

 

 

E’ arrivato il momento di cambiare!

venerdì, settembre 29th, 2023

di Stefano Paglia

 

La protesta dei medici specializzandi non è solo giusta e totalmente condividile, è anche “provvidenziale”.

Provvidenziale perché attesta che è indiscutibilmente arrivato il momento di riformare il modo in cui in Italia i medici diventano specialisti, confrontandosi in positivo con quanto, in parallelo, avviene non solo in Europa ma in gran parte del Mondo.

 

Conciliare lavoro e formazione non è impossibile, anzi!

E’ opportuno, è necessario.

 

L’obiettivo condiviso deve essere chiaro: formare giovani professionisti pronti, pienamente operativi autonomi ed esperti al pari dei loro colleghi europei.

Questa è il vero senso della specializzazione!

 

Non dobbiamo puntare a studenti al termine di un percorso didattico ma dobbiamo raggiungere l’obiettivo di avere professionisti esperti al termine di un percorso formativo con autonomia crescente, associata ovviamente a una degna retribuzione e al pieno riconoscimento di ruolo, impegno, capacità e funzione.

 

Il passaggio al lavoro non può che essere progressivo, graduale e deve completarsi proprio nel corso del percorso formativo specialistico.

In questo gli ospedali di formazione non possono che avere ruolo.

 

La protesta degli specializzandi è una grandissima occasione per tutti per riflettere sul cambiamento e voglio credere che anche il mondo dell’Università ne saprà cogliere l’importanza interpretandone la prospettiva divenuta ormai ineludibile e vitale.

 

Poco da aggiungere.

Hanno ragione loro.

È tempo di cambiare.

 

La sala del sollievo. Il fine vita con dignità e senza sofferenza nel DEA.

lunedì, agosto 22nd, 2022

di Erika Poggiali

e.poggiali@ausl.pc.it

Dal 7 giugno di quest’anno è in funzione la “SALA DEL SOLLIEVO” del Pronto Soccorso dell’Ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza.

 

E’ il primo modello italiano di cure palliative nel DEA.

 

Il dr. Luciano Orsi della Società Italiana di Cure Palliative (SICP) lo ha definito “un pregevole esempio di corretta gestione del fine vita del malato end stage nell’ambito del DEA” oltre che sottolineare come “l’istituzione di una apposita sala del sollievo per tali malati e la disponibilità di una IO per l’attuazione della sedazione palliativa in caso di sintomi refrattari rappresentano una garanzia per il controllo della sofferenza e il mantenimento della dignità del morire in fase terminale anche all’interno di un setting molto peculiare come il DEA”. https://www.sicp.it/aggiornamento/linee-guida-bp-procedures/

 

La sala del sollievo è una stanza dedicata ai pazienti affetti da patologie croniche e invalidanti secondo la definizione che ne dà il documento SIIARTI: “GRANDI INSUFFICIENZE D’ORGANO “END STAGE”: CURE INTENSIVE O CURE PALLIATIVE? “DOCUMENTO CONDIVISO” PER UNA PIANIFICAZIONE DELLE SCELTE DI CURA”, che si presentano in Pronto Soccorso con sintomi refrattari alla terapia standard e che necessitano quindi di una sedazione palliativa profonda.

 

Ma la sala del sollievo può ospitare anche pazienti che necessitano di una “sedazione di emergenza” per sintomi acuti refrattari a trattamenti standard e causa di morte imminente, come una emorragia massiva (vie digestive e vie aeree) o il distress respiratorio grave e ingravescente o uno stato di shock irreversibile, come riportato anche dal professor Lucio Romano, docente di Bioetica alla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. Sez. San Tommaso d’Aquino e componente del Comitato Nazionale di Bioetica.

https://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=105725

 

Abbiamo cercato di creare uno spazio nel Pronto Soccorso dove il fine vita potesse essere un momento il più possibile “sereno” ed intimo per i familiari, lontano dai campanelli che suonano, il sovraffollamento delle aree, il telefono che squilla h24, e quella terribile luce artificiale che conosciamo bene e che è capace di annullare il giorno e la notte uniformando il tempo.

 

La Sala del Sollievo è aperta ai familiari 24 ore su 24, senza limite numerico, ed è gestita dai medici, infermieri e OSS del Pronto Soccorso secondo un percorso “standardizzato”.

 

Garantisce silenzio, intimità, tranquillità, accudimento e ascolto, in accordo con il modello delle cure palliative “high touch low tech”, ovvero una medicina che richiede una grande vicinanza e un basso impatto tecnologico.

Non ha nessun monitor nè orologio nè simbolo religioso, ma un disegno di Eleonora Rossi (infermiera del Pronto Soccorso) che rappresenta un momento di passaggio, un’attesa e un cambiamento.

Tutti i medici, gli infermieri e gli OSS hanno partecipato agli incontri sulla gestione del paziente in sala sollievo e sono formati per una corretta comunicazione cosiddetta “difficile”.

 

La sala del sollievo nasce da un profondo senso di “riumanizzare” il fine vita evitando sia l’accanimento terapeutico sia la medicalizzazione della morte, nel rispetto indiscutibile della dignità del paziente, non più per “sanare vitam”, bensì “sedare dolorem” nel senso più vero del termine e con gli strumenti a disposizione in Pronto Soccorso, compresa la sedazione palliativa profonda continua, come stabilito dalla legge 219 del dicembre 2017.

 

Avviare una sedazione palliativa significa agire per alleviare una sofferenza estrema e anche se l’esito finale non è la guarigione, essere capaci di utilizzarla significa essere profondamente medici. Gli schemi di palliazione che utilizziamo sono standardizzati e sono stati concordati con la dott.ssa Raffaella Bertè responsabile della UOC Cure Palliative del nostro ospedale, al fine di avere un protocollo di sedazione “corretto” e appropriato.

 

Il progetto della sala del sollievo nasce dalla collaborazione di queste persone a me preziosissime:

Damiana Muroni (bed manager)

Paola Nassani (coordinatore infermieristico del Pronto Soccorso)

Andrea Vercelli (direttore F.F. UO Pronto Soccorso)

Droghi Maria Gaetana (responsabile innovazione e sviluppo organizzativo professionale)

Raffaella Bertè (direttore UOC Cure Palliative e rete cure palliative)

Eleonora Rossi (infermiera del Pronto Soccorso)

L’insegnamento della gestione del fine vita è del gruppo SAU della SIMEU che ai loro corsi mi ha insegnato a gestire non solo il dolore acuto, ma anche quello del paziente end-stage in modo corretto e appropriato in un ambiente di emergenza-urgenza dove il fine vita non è sempre facile da gestire (“Terapia del dolore in urgenza e sedazione procedurale: manuale SAU” di Alessandro Riccardi, Fabio De Iaco, Enrico Gandolfo, Mario Guarino, Sossio Serra, Maria Paola Saggese. Edizione 2022).

 

Il nostro progetto è ambizioso e ne siamo consapevoli:

riportare il malato e il suo mondo al centro del percorso di cura, riprendere ad ascoltare le sue esigenze e quelle dei suoi familiari, offrendo loro la miglior cura possibile anche e soprattutto quando si tratta di fine vita in Pronto Soccorso.

 

Citando le parole di Papa Francesco usate in occasione del meeting europeo della “World Medical Association” sulle questioni del “fine-vita” il 17 novembre 2017, ci piace pensare che stiamo usando quel “supplemento di saggezza” che ci consente “di evitare l’insidiosa tentazione di insistere con trattamenti che producono potenti effetti sul corpo, ma talora non giovano al bene integrale della persona”.

 

Nei prossimi mesi, grazie all’aiuto della dott.ssa Maria Angela Spezia, la sala del sollievo verrà ultimata per creare un ambiente il più “familiare” possibile con nuovi arredi e complementi.

 

Quando non occupata, la sala del sollievo accoglie le vittime di violenza.

 

 

#SIMEU18 Inizia al Teatro Sistina l’ XI Congresso nazionale Simeu, Roma 24/26 maggio 2018

mercoledì, maggio 16th, 2018

Il Teatro della Medicina di emergenza-urgenza, Formazione, competenze, organizzazione

Torna il congresso nazionale della Società italiana della medicina di emergenza-urgenza, che ogni due anni fotografa la situazione dell’emergenza sanitaria nazionale e traccia le linee di sviluppo prossime in una situazione di profonda e veloce trasformazione della sanità pubblica. Un palcoscenico, quello dell’emergenza sanitaria, su cui quotidianamente vanno in scena il dolore e le ansie dei pazienti e dei loro familiari, la fatica e l’apprensione di medici e infermieri, tutti tesi insieme a un unico obiettivo: ottenere le cure migliori possibili, il più velocemente possibile, attraverso gli strumenti della formazione, competenza e organizzazione.

Il Congresso entra subito nel vivo Giovedì 24 maggio alle ore 15 al Teatro Sistina di Roma, dove si tiene la sessione scientifica di apertura: una serie di interventi magistrali  a cura di professionisti ed esperti, di fama nazionale e internazionale, sui temi cardine della disciplina, dai percorsi di cura del “nuovo” paziente anziano, sempre più anziano e più complesso dal punto di vista clinico, all’approccio al dolore in emergenza in Italia. Ospite d’eccezione, Alexandra Asrow, medico d’emergenza dell’Università dell’Illinois di Chicago, ambasciatrice internazionale di Acep, American College of Emergency Physician, l’organizzazione di riferimento per la medicina dell’emergenza statunitense.

Alle ore 18 tavola rotonda sulla situazione della medicina di emergenza in Italia in confronto con il resto d’Europa e con gli Stati Uniti. Modera Sigfrido Ranucci, giornalista Rai conduttore della trasmissione Report.

Interverrà durante la serata l’attore Michele La Ginestra con un breve spettacolo in collaborazione con i ragazzi di Laboratori Creativi Teatro 7.

Venerdì 25 e sabato 26 i lavori si trasferiscono all’Hotel Marriott, dove in sessioni contemporanee saranno affrontati temi clinici e organizzativi del mondo dell’emergenza, in gran parte proposti dai soci Simeu e accolti dal comitato scientifico del congresso.

Presidente Comitato scientifico: Maria Pia Ruggieri, past president Simeu.

Qui il programma del congresso.

Corsi precongressuali da lunedì 21 all’Hotel Marriott.

È disponibile la app Congresso Simeu 2018 per conoscere meglio appuntamenti, relatori e temi del Congresso  https://app.simeu.it.

Francesco Rocco Pugliese nuovo presidente nazionale Simeu 2018/2019

lunedì, dicembre 18th, 2017

Francesco Rocco Pugliese, presidente nazionale Simeu

Roma, 18 dicembre 2017 – La Società italiana della medicina di emergenza-urgenza ha eletto il nuovo presidente nazionale per il biennio 2018/2019. Si tratta di Francesco Rocco Pugliese, direttore del Dipartimento di emergenza urgenza Roma 2 (ex Roma B) e direttore dell’Unità operativa complessa di Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza Ospedale “Sandro Pertini” di Roma.

Insieme al presidente sono stati eletti il vicepresidente, Andrea Fabbri (Forlì); il segretario, Giuseppina Fera (Genova); il tesoriere, Paolo Groff (Perugia).

Ufficio di presidenza Simeu. Da sinistra Andrea Fabbri, vicepresidente; Francesco Pugliese, presidente; Giuseppina Fera, segretario; Paolo Groff, tesoriere.

 

Le elezioni si sono tenute sabato 16 dicembre, giorno della prima riunione del nuovo Consiglio direttivo nazionale, i cui membri sono stati eletti dai soci della società scientifica lo scorso novembre.

Francesco Pugliese succede a Maria Pia Ruggieri, presidente nazionale Simeu per il biennio 2016/2017.

La composizione delnuovo Consiglio direttivo nazionale è disponibile sul sito www.simeu.it.

Coordinatore Area Nursing per il nuovo biennio è Antonella Cocorocchio, Roma.

Rappresentante Area Giovani Medici, Maria Teresa Spina, Como.

Durante la seduta di sabato è stato anche confermato come responsabile dell’area formazione, Fabio De Iaco, Torino.

 

La Medicina d’emergenza-urgenza vince a Brescia

giovedì, novembre 23rd, 2017

Nuovo bando per la direzione del pronto soccorso degli Spedali Civili

È stato pubblicato un nuovo avviso pubblico per il conferimento dell’incarico quinquennale di direzione di struttura complessa di pronto soccorso dell’Azienda Spedali Civili di Brescia. Questa volta il concorso è rivolto, correttamente, esclusivamente alla Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza e all’Area medica e delle Specialità mediche. I requisiti disegnano un alto profilo professionale con competenze ed esperienze specifiche nel settore, che promuova e sostenga “una forte integrazione della figura del medico dell’urgenza tra il territorio e l’ospedale e all’interno della stessa organizzazione ospedaliera, a favore della continuità di cura e di assistenza del paziente”.

Si conclude così, con il successo della Medicina d’emergenza-urgenza, una lunga e impegnativa battaglia durata due anni, condotta da Simeu e che ha coinvolto tutte le organizzazioni del settore, per l’affermazione delle competenze del medico dell’emergenza.

Ci auguriamo – dichiara Maria Pia Ruggieri, presidente nazionale Simeuche la vicenda di Brescia faccia scuola in Italia: la medicina di emergenza urgenza è la disciplina del pronto soccorso e dell’emergenza sanitaria. La scuola di Specializzazione aperta nel 2009 prepara specialisti dedicati alla gestione delle emergenze, per un sistema sanitario sempre più efficiente e capace di dare una risposta di salute appropriata a chi si rivolge in pronto soccorso. Parallelamente, devono essere riconosciute l’esperienza e la competenza di chi nell’emergenza sanitaria ha compiuto il proprio percorso professionale, prima che la scuola fosse istituita, e che deve essere riconosciuto come medico dell’emergenza-urgenza”.

Il concorso era stato bandito dall’Azienda di Brescia una prima volta solo per Anestesisti e Rianimatori e a discipline equipollenti dell’area della Diagnostica e dei Servizi (2015). Poi ritirato per le proteste delle organizzazioni del mondo dell’emergenza urgenza, era stato nuovamente pubblicato (2016) per Anestesisti e Medici d’urgenza. Era stata avviata a questo punto un’azione legale con lettera di diffida all’Azienda di Brescia che l’aveva rigettata. Era seguito il ricorso al Tar, accolto con procedura d’urgenza per la parte relativa alla composizione della commissione, che doveva essere composta solo da medici d’urgenza. Il concorso si conclude con la classificazione di tre medici d’emergenza ai primi tre posti, medici che poi rinunciano all’incarico. Il nuovo bando è stato pubblicato lo scorso 15 novembre.

 

X Congresso nazionale Simeu: costo d’iscrizione ridotto fino al 31 agosto

mercoledì, agosto 3rd, 2016

Dott. Paolo Balzaretti, redazione Blog Simeu

Su Twitter: @P_Balzaretti


Sappiamo bene che in questi giorni in cui l’estate giunge al culmine l’aggiornamento professionale non è il primo dei pensieri. Ci teniamo però a segnalarvi le ultime novità riguardanti il prossimo Congresso Nazionale Simeu, che si terrà a Napoli dal 18 al 20 novembre (hashtag #SIMEU16).

Iscrizioni: prezzi ridotti fino al 31 agosto

Innanzitutto vi ricordiamo che vi sono prezzi e condizioni speciali per chi si iscriverà entro il 31 agosto. Si parla di un risparmio di 50 euro, dunque un’occasione da non lasciarsi sfuggire!

Le iscrizioni si possono effettuare direttamente online tramite il sito internet dedicato al Congresso (www.simeu.it/w/congresso2016). Per qualsiasi ulteriore informazione (anche a proposito dei Corsi Precongressuali) è possibile contattare la Segreteria Nazionale SIMEU (e-mail: info@simeu.it, telefono: 02 67077483).

Perché venire a Napoli?

L’obiettivo di Simeu è come sempre quello di fornire, nel corso del suo Congresso Nazionale, la panoramica più ampia possibile sulle novità dell’emergenza-urgenza, prendendo in considerazione anche il punto di vista dell’emergenza territoriale e dell’infermieristica d’urgenza. Una delle caratteristiche fondamentali della nostra disciplina riguarda la continua interazione con altri specialisti, soprattutto in virtù del fatto che siamo chiamati a intervenire su qualsiasi tipo di problema acuto di salute, ovunque si verifichi e in qualsiasi momento della giornata, e spesso la collaborazione con gli altri specialisti è essenziale per garantire il miglior iter diagnostico e terapeutico al paziente. Frequentemente i rapporti non sono facili e le condizioni di pressione costante generano incomprensioni. È dunque benvenuta l’occasione di confronto che questo Congresso offrirà con i nostri colleghi cardiologi (si parlerà di dolore toracico), anestesisti (con i quali si affronterà il tema della contusione polmonare), psichiatri (con cui si discuterà di agitazione psicomotoria), pediatri, chirurghi e radiologi. Infine, com’è ormai tradizione, non possiamo tacere dell’importanza che verrà data anche ai temi di carattere organizzativo, psicologico (basti pensare al peso che ha nella nostra professione il burn-out, un altro dei temi affrontati) e sociale (uno su tutti, esemplare per attualità, i migranti).

Per chi fosse interessato ad approfondire, sul sito dedicato al Congresso (www.simeu.it/w/congresso2016) è reperibile l’ultimo aggiornamento del programma.

Formazione

Chi conosce la nostra società scientifica sa bene che Simeu è sinonimo di formazione e anche questo Congresso sarà all’altezza. In primo luogo i corsi pre-congressuali: non credo che molti congressi possano vantare un’offerta costituita da circa 28 corsi, che coprono tutto lo scibile dell’emergenza-urgenza, cui è possibile iscriversi direttamente dal sito del congresso (www.simeu.it/w/congresso2016); vi segnaliamo in particolare alcuni corsi i cui posti sono prossimi ad esaurirsi: PEDIATRIC ADVANCED LIFE SUPPORT PROVIDER (PALS) dell’American Heart Association, PROCEDURE INVASIVE IN EMERGENZA-URGENZA e ACC – HF SIM & CRM® SIMEU – ANMCO (TEAM MEDICI-INFERMIERI). In questi casi i posti disponibili sono meno di 5.

L’avvio della Scuola di specializzazione in Medicina d’emergenza-Urgenza ha fatto sì che siano cresciute le attività formative che coinvolgono i nostri Dea e i Servizi di emergenza territoriale in cui lavoriamo. Il Congresso sarà un’occasione per fare il punto su alcuni temi rilevanti: quale ruolo per la simulazione? Quale bilancio della Scuola di Specializzazione a due anni dall’ingresso nel mercato del lavoro dei primi specialisti? Come ha influito la Formazione Simeu sulla sedazione e l’analgesia nella pratica clinica? Esiste un ruolo per i social media nella formazione e nell’aggiornamento degli operatori della Medicina d’emergenza-urgenza?

In conclusione mi sembra che ci siano molti ottimi motivi per unirsi a noi a Napoli, cui si aggiungono la possibilità di conoscere una città bellissima, che saprà accoglierci nel modo migliore, e la possibilità unica durante Congressi come questi di incontrarsi, scambiarsi informazioni ed esperienze con altri colleghi da tutta Italia e, perché no?, dare il via a nuove iniziative comuni.

Caso Spedali Civili di Brescia: Le Società scientifiche dell’emergenza presentano esposto in Procura

mercoledì, giugno 29th, 2016

@SilviaAlparone

 

Simeu, Società italiana della medicina di emergenza-urgenza, insieme a Fimeuc, Federazione italiana della medicina di emergenza-urgenza e delle catastrofi e ad Acemc, Academy of emergency medicine and care hanno presentato un Esposto alla Procura di Brescia sulla questione del concorso per direttore di Pronto soccorso agli Spedali Civili di Brescia bandito lo scorso novembre.

Nell’Esposto le società scientifiche denunciano e ricostruiscono l’accaduto, sostenendo “l’illegittimità dell’operato dell’Azienda ospedaliera Spedali Civili di Brescia che ha messo a concorso un incarico quinquennale di direzione della struttura complessa di pronto soccorso individuando quale area interessata l’Area di medicina diagnostica e dei servizi e indicando quale disciplina Anestesia e Rianimazione, in palese contrasto con la normativa in materia, che colloca la struttura del pronto soccorso invece nell’Area medica e delle specialità mediche e indica come specialità di riferimento la Medicina e chirurgia di accettazione e d’urgenza ed equipollenti, fra cui non è riconosciuta Anestesia e Rianimazione”.

L’esposto si conclude con la richiesta alla Procura affinché indaghi sui fatti per i reati eventualmente ravvisabili.

Simeu agisce in questo caso insieme alle società scientifiche e associazioni federate in Fimeuc rappresentative dei medici che operano in tutte le strutture dell’emergenza sanitaria nazionale, fra cui Anaao-Assomed, Associazione medici dirigenti del Ssn, Cimo, Confederazione italiana medici ospedalieri, e Smi, Sindacato medici italiani.

La denuncia di Simeu del caso Brescia è stata avallata anche dall’intervento di due organizzazioni internazionali di settore, Eusem, European society for emergency medicine, e Uems, Union européenne des médicines spécialistes.

Un riassunto della vicenda su questo blog.

#SettimanaPS2016: Il pronto soccorso e la cura degli anziani fragili su Rai1

sabato, maggio 28th, 2016

@SilviaAlparone

 

Simeu racconta il pronto soccorso a Tv7. La puntata di venerdì 27 maggio della rubrica di approfondimento del Tg1 ha dedicato un ampio spazio alla descrizione della cura degli anziani fragili in emergenza. La voce dei pazienti e le loro storie sono stati affiancati dalla testimonianza di medici e infermieri Simeu fra Roma e Napoli. Emerge, senza filtri, la realtà della vita di pronto soccorso, fra le difficoltà e l’impegno professionale e umano di chi ci lavora e il bisogno di cura e assistenza di chi vi si rivolge. Protagonisti Maria Pia Ruggieri, Antonella Cocorocchio e Mario Guarino. Il servizio è stato realizzato nei giorni scorsi, durante la Settimana del Pronto soccorso 2016 dedicata prorpio a questo tema, fra l’ospedale San Giovanni di Roma e il San Paolo di Napoli. Un ringraziamento particolare ad Alessio Bertini, che aveva offerto disponibilità per le riprese a Livorno e che solo all’ultimo non è rientrato nel servizio del Tg1.

E’ possibile rivedere la puntata QUI. Il servizio inizia dal minuto 00.24 circa.

 

 

 

#SettimanaPS2016: la manifestazione inaugurata al Centro sociale anziani di Monte Mario a Roma

domenica, maggio 22nd, 2016

@SilviaAlparone

 

Un’affollatissima partenza per la Settimana nazionale Simeu del pronto soccorso di quest’anno: al Centro anziani di Monte Mario, scelto per l’avvio della manifestazione, un pubblico di circa 200 persone ha partecipato all’incontro organizzato dalla Società dell’emergenza-urgenza. Maria Pia Ruggieri, presidente nazionale, e Beniamino Susi, presidente regionale Simeu, hanno presentato il tema di quest’anno: nei pronto soccorso italiani negli ultimi dieci anni sono aumentati gli anziani con più di 80 anni, per una richiesta di salute, ma anche spesso con un disagio sociale, segno di una società che invecchia ma anche segnale preoccupante di impoverimento e di crisi del nostro sistema di welfare.

Si tratta di un’emergenza nell’emergenza, a cui è necessario far fronte insieme, professionisti sanitari, popolazione e istituzioni, perché è un problema che ci riguarda tutti.

Un tema importante che è stato affrontato con la presentazione dei dati raccolti da Simeu, a livello nazionale e regionale, ma anche con un programma fitto di attività che ha reso il pomeriggio una piacevole occcasione di confronto e incontro. Anche grazie alla collaborazione con l’Accademia nazionale di cultura sportiva la platea è stata divisa in gruppi per un’esercitazione di primo soccorso con l’aiuto dei manichini che abitaualmente Simeu utilizza per i suoi corsi di formazione. Gli iscritti del Centro anziani hanno così potuto sperimentare le tecniche base di primo soccorso, dopo una breve introduzione su cos’è e come funziona il 118 e quando è necessario intervenire direttamente in attesa dei soccorsi.

Al pomeriggio di incontro hanno partecipato anche il presidente del XIV Municipio di Roma sul cui territorio risiede il Centro anziani e la giornata è stata moderata con estema spigliatezza da Francesco Pugliese, Simeu nazionale. L’organizzazione è stata

Giulio Ricciuto

curata da Giulio Ricciuto, Simeu nazionale, e da Antonella Cocorocchio, Area nursing Simeu Lazio.

La squadra degli organizzatori: Beniamino Susi, Maria Pia Ruggieri, Francesco Pugliese, Antonella Cocorocchio





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