IL BLOG DI SIMEU

 

Archive for settembre, 2023

E’ arrivato il momento di cambiare!

venerdì, settembre 29th, 2023

di Stefano Paglia

 

La protesta dei medici specializzandi non è solo giusta e totalmente condividile, è anche “provvidenziale”.

Provvidenziale perché attesta che è indiscutibilmente arrivato il momento di riformare il modo in cui in Italia i medici diventano specialisti, confrontandosi in positivo con quanto, in parallelo, avviene non solo in Europa ma in gran parte del Mondo.

 

Conciliare lavoro e formazione non è impossibile, anzi!

E’ opportuno, è necessario.

 

L’obiettivo condiviso deve essere chiaro: formare giovani professionisti pronti, pienamente operativi autonomi ed esperti al pari dei loro colleghi europei.

Questa è il vero senso della specializzazione!

 

Non dobbiamo puntare a studenti al termine di un percorso didattico ma dobbiamo raggiungere l’obiettivo di avere professionisti esperti al termine di un percorso formativo con autonomia crescente, associata ovviamente a una degna retribuzione e al pieno riconoscimento di ruolo, impegno, capacità e funzione.

 

Il passaggio al lavoro non può che essere progressivo, graduale e deve completarsi proprio nel corso del percorso formativo specialistico.

In questo gli ospedali di formazione non possono che avere ruolo.

 

La protesta degli specializzandi è una grandissima occasione per tutti per riflettere sul cambiamento e voglio credere che anche il mondo dell’Università ne saprà cogliere l’importanza interpretandone la prospettiva divenuta ormai ineludibile e vitale.

 

Poco da aggiungere.

Hanno ragione loro.

È tempo di cambiare.

 

Sasso, carta, forbici.

venerdì, settembre 15th, 2023

di Claudia Sara Cimmino

Ricordate il gioco che si faceva da bambini?

Sasso carta forbici.

Chi perde beve!

 

Sasso carta forbici. Sasso.

Luana viene in una notte di aprile del 2021 riferendo di aver avuto un incidente stradale.

Lamenta dolore al rachide cervicale e all’ emicostato di destra. Nulla di rotto e torna a casa con una prognosi di qualche giorno.

 

Torna a distanza di un anno esatto riferendo più o meno la stessa dinamica ma questa volta all’esame obiettivo viene segnalato qualche “livido” in più.

Torna a luglio di quest’anno, sempre di notte e riferisce di essere caduta dalle scale. Ha ecchimosi su entrambe le braccia, un labbro tumefatto e una ferita al sopracciglio destro. “Come sei caduta Luana questa volta?”. Arriva il padre che mi guarda dritto negli occhi e dice in maniera perentoria: “Dottorè è caduta, chella è ‘nu poco distratta”.

 

Lei è ormai ubriaca. “Bevi ancora, hai perso bevi!”

 

Sasso carta forbici. Carta.

Paola arriva in PS riferendo un trauma al polso destro.

Sono le 10:00 del mattino di un sabato di settembre e lei ha una sottoveste e uno stivaletto ghepardato.

“Dottorè sono stata pure in un altro pronto soccorso ma la radiologia non funzionava e mi hanno detto di venire qua!”.

Non c’è solo alcool nei suoi bicchieri.

 

Sasso carta forbici. Forbici

Nadia non ha più un coltello in cucina.

Li ha tolti tutti da quando il marito ha preso l’abitudine di accarezzarla con le lame. Ha dimenticato le forbici però e una mattina arriva da noi a mostrarci le “carezze” ricevute.

 

Sasso carta forbici.

Ora ha perso i sensi, è il momento ideale!

 

Camilla ne vede e ne sente dalla mattina alla sera di tutti i colori.

Non è una sprovveduta. Una sera accetta un invito a cena da un amico conosciuto a lavoro e si ritrova costretta ad “aprire le gambe” con una pistola puntata alla tempia.

 

Basta con sasso carta forbici, cambiamo gioco!

 

Moma viene dall’Africa.

Parla poco ma i suoi occhi parlano per lei.

Trauma cranico. Le sue treccine sono intrise di sangue e ha un occhio gonfio, deformato dalle botte.

Che importa se siamo tanti contro una. È solo una ragazza!

 

Irina ha lasciato il suo Paese.

Viene con la figlia di 16 anni che in un ucraino-napoletano descrive tutta la scena dello “strascino”. Ovvero il compagno della mamma che bussa alla porta e l’afferra per i capelli buttandola giù per le scale del pianerottolo.

Così, quella sera gli andava così.

“Dottora le avevo comprato la friggitrice ad aria per il suo compleanno, ho deciso di dargliela quella sera perché non si può andare a dormire con il cuore triste.”

 

Quello che è successo recentemente a Palermo è solo una delle tante storie dell’orrore espressione di un mondo malato. E allora?

Se ne sentono e se ne vedono tutti i giorni di queste storie diventate ormai una terrificante normalità nella nostra società. È una questione di cultura. È una questione “sociale”.

 

Sasso carta forbici. Non è più un gioco da ragazzi.

Non è un gioco!

 

Luana, Paola, Camilla, Moma e Irina sono molto diverse tra di loro. Vengono da ambienti e culture diverse ma chissà perché hanno una cosa in comune: sono vittime di VIOLENZA.

 

Le donne di cui ho parlato hanno nomi immaginari ma le ho conosciute tutte e le loro storie sono tutte vere. Quello che è accaduto a Palermo mi ha fatto pensare a loro. E mi ha fatto riflettere su quanto sia importante ESSERCI per loro.

 

Anche qui si vede la differenza.

 

I medici e gli infermieri di urgenza sono quelli in grado di riconoscere queste donne anche quando comunicano il loro dolore solo con lo sguardo perché spesso l’orrore vissuto non riesce ad essere spiegato con le parole.

 

L’urgenza sta nel creare il percorso.

L’emergenza nel farle sentire protette.

 

Un’altra donna al triage … sasso carta o forbici?





SIMEU - SOCIETA' ITALIANA di MEDICINA D'EMERGENZA-URGENZA

Segreteria Nazionale:
Via Valprato 68 - 10155 Torino
c.f. 91206690371 - p.i. 2272091204

E-mail: segreteria@simeu.it
pec: simeu@pec.simeu.org
Tel. 02 67077483 - Fax 02 89959799
SIMEU SRL a Socio Unico

Via Valprato 68 - 10155 Torino
p.i./c.f. 11274490017
pec: simeusrl@legalmail.it