IL BLOG DI SIMEU

 

Archive for dicembre, 2022

I Social Media e la FOAMed: come salvare più vite e vivere felici

lunedì, dicembre 26th, 2022

di Roberto Cosentini

 

Un caso clinico

 

48 aa dol tor tipico (20’, regredito), vado al triage, ECG negativo, strano …

Eppure

Lo porto in sala visita e sospiro: ci fosse un aiutino online …

C’E’!!!

Digito sul cell LITFL —> OMI criteria (ecg senza il quadro tipico dello STEMI); onde T iperacute. (https://litfl.com/omi-replacing-the-stemi-misnomer/)

Riguardo l’ECG, queste onde T ci sono!!!

All’eco ipocinesia anteriore, chiamo il cardiologo ed è gia in emodinamica.

 

LITFL è solo una delle tantissime fonti online gratuite che possono aiutare il medico d’urgenza, anche al letto del malato e sempre aggiornate!

 

E’ un mondo affascinante che si chiama FOAMed il cui simbolo è la schiuma (foam) della birra, sfondo della chiacchierata tra amici che ha dato il via al movimento. Le risorse sono sparse nel web, blog post podcast video letture a congressi. A fare da ponte tra tutti sono i social Media (SoMe), in particolare Twitter.

 

A condividere questa preziosa conoscenza online sono i migliori medici d’urgenza del mondo.

Ci distinguiamo anche in questo: il movimento FOAMed è stato creato da medici d’urgenza e – anche se c’è qualche risorsa in medicina interna, cardiologia e nefrologia – la conoscenza condivisa più vasta riguarda sicuramente la nostra disciplina.

 

Le risorse della FOAMed

 

Come orientarsi per navigare se le acque sono sconosciute?

Per rispondere a questa domanda e aiutare i nostri studenti a Bergamo, abbiamo classificato le principali risorse FOAMed censite sulla base di visualizzazioni e ricerca. Abbiamo cosi’ individuato 11 aree tematiche: (https://rebelem.com/focused-foamed-the-learners-lens/)

Le 11 aree sono:

  1. EM: i fondamental
  2. Critical care/Resus/trauma
  3. Vie aeree e acute respiratory failure
  4. Ecg
  5. Eco
  6. Procedure
  7. Pediatria
  8. Tossicologia
  9. Ebm
  10. Education
  11. Mindset & Wellness

 

Per ogni area vengono descritte le principali risorse con le caratteristiche (blog, podcast, video, frequenza di pubblicazione etc.)

 

 

Il grande Joe Lex dice che se ti aggiorni sui libri sei indietro di 4 anni, sugli articoli di uno sui congressi di 1, ma con la FOAmed sei aggiornato in diretta …

 

 

Il consiglio per chi inizia è semplice.

> Scegli una piattaforma educazionale tra quelle esistenti

> Individua le tue aree di interesse specifico secondo lo schema

> Quello che devo sapere (per essere più bravo)

> Quello che amo studiare (e che potrò insegnare)

 

Quindi:

  1. Scegli la tua piattaforma educational (EM:RAP, ALIEM, St Emlyn’s, EM Cases)
  2. Orientati e scegli le fonti interessanti per te
  3. Iscriviti a Twitter e segui i tuoi mentori

 

I Social Media_Twitter

 

15 marzo 2020

Nel pieno dell’apocalisse COVID19, con i malati infilati anche nelle sale d’attesa, sovrastand oil, rumore continuo delle CPAP dico a Carlo, MEU II anno: ‘Carlo, stiamo vivendo il world worst case scenario. Dobbiamo avvertire gli altri perchè si preparino.’ E scrivo il tweet includendo i guru della Medicina d’Urgenza mondiali.

 

“Sharing #COVID19 italian experience. 

  1. Massive stress test —> 500 pneumonias in 2 wks
  2. Profound ED & hospital reorganization
  3. Preparedness crucial

@davidcarr333 @srrezaie @EMCases @EMSwami @First10EM @ALiEMteam @LITFLblog @stemlyns @MelHerbert @EmCrit @jeremyfaust @LWestafer”

 

Il giorno dopo vengo intervistato in podcast su St Emlyn’s di Manchester (uno dei più’ popolari al mondo) che viene scaricato 100.000 volte in una notte e così avviene per altri nostri colleghi di Bergamo con gli USA.

Organizziamo chat e zoom conf con GB, USA, Australia, Francia, Danimarca … i nostri colleghi.

La notizia e soprattutto la nostra risposta organizzativa, iniziata a Lodi da Stefano Paglia, fa il giro del mondo.

La chiave e’ prepararsi, fare scorte (caschi, CPAP etc.) e svuotare gli ospedali per non essere sopraffatti.

E gli altri si preparano …

Un oceano di ringraziamenti ci arriva da tutto il mondo …  e le pizze dal PS di San Francisco …

Riceviamo ancora ringraziamenti per le vite che abbiamo salvato in ogni parte del mondo.

 

“Locarno, 15.3.20.

Ciao amica, qui in Svizzera ancora tutto tace ma la cosa assurda è che ci sono due fazioni: chi crede che sia tutta una montatura, chi crede che stia per accadere qualcosa di terribile. Ho deciso di far ascoltare il tuo vocale al mio primario che a sua volta l’ha inviato al medico cantonale. Così il nostro ospedale a Locarno è diventato Centro Covid, e oggi abbiamo già i primi 3 intubati.”

 

Questa è la Medicina d’Urgenza.

Considerazione finale

Credo che il sottofondo della nostra disciplina sia essenzialmente la gratitudo.

> Di avere studiato

> Di aiutare i malati

> Di imparare ogni giorno

> Di aiutare la EM community

> Di poter lavorare in equipe (senza infermieri non siamo nulla)

e, come come dice Hanna Arendt,

> Di essere venuti al mondo.

 

di seguito alcune testimonianze 

 

BIBLIOGRAFIA

 

Grazie a tutto il mio team.

 

REFLUSSO DI COSCIENZA

sabato, dicembre 17th, 2022

di Un MEU Qualunque

 

*biip*

La timbratrice segna 19:56, sono in ritardo.

Stasera ho mangiato poco e velocemente.

Vabbè.

Questa divisa comincia a puzzare, non ho il ricambio, che palle.

C’è un brusio in lontananza.

Temo che la sala d’attesa sia piena; 25 in totale, dice lo schermo. Di cui 3 rossi, come i capelli di Paola.

Mi dà le consegne, “pensavo peggio” dice – letteralmente 19 persone.

Vabbè, solito disagio.

“Ma sono tutti sistemati”, aggiunge, ma le si vuole bene comunque.

Sono in ambulatorio con Mass e mi rendo conto di quanto io sia fortunato ad avere un infermiere scattante.

Chiamo, visito, chiedo, concludo and repeat.

Sono le 22:10 e tutto scorre, in qualche modo.

 

*driiiiiiin*

“Arriva un rosso cardiaco, uno STEMI, già allertato il cardiologo” ok, che te devo dì, we are ready.

C’è tanto rumore in questo posto.

Il collega di stasera, Luca, è simpatico, non si lamenta mai, è collaborativo, lavora tanto.

“Dopo ci facciamo un caffè, Mattì” ma per forza dico io, qua è ancora lunga la notte.

Polmonite, calcoli renali, pancreatite acuta da colelitiasi – tante storie, tante vite su un barella.

Di già 00:35.

Inizia a diminuire la coda, iniziano a diminuire le forze.

Caffè, è ora.

 

*tump tump, tump – toc toc*

Col suo solito passo pesante arriva Piero, 57 anni, un passato da muratore, un amore sregolato per il Gin.

Un nostro abitué, chiaramente.

Ma stavolta è più strano del solito, “ho un dolore forte e improvviso, come una trave che BAM trapassa la schiena, mi fa male dottò”.

Sono solo le 2:40 e la situazione non mi piace.

Ne parlo con Luca, “Piero non si è mai controllato a fondo, non ha alito alcolico, l’alcolemia è negativa, attendo gli esami”, “fammi sapere Mattì”.

Nel mentre un ragazzo con distorsione di caviglia mi racconta delle sue imprese a calcetto, un gol clamoroso dice, la scivolata un po’ meno aggiungo – e la fila si svuota.

Le 3:45, vabbè, ho fame.

Solito disagio.

C’è tanto rumore però, tutto nella mia testa.

Piero ha un dimero altissimo, mi serve una TC con contrasto.

Sta male, troppo.

Piero comunque scherza sempre, ma nei suoi occhi corvini brilla il brivido del terrore notturno.

“Senti Luca, io temo una dissecazione, la radice aortica mi pare larghetta, quel versamento pericardico non mi piace, aspetto che sia pronto il radiologo”.

“Eccomi sono pronto, fallo venire con l’infermiere ” – passano 2 minuti, la diagnosi è implacabile – Stanford A.

 

*beep*

Mi sfugge tra i denti un’imprecazione necessaria, grazie a Dio non mi ha visto nessuno, grazie a Dio non mi ha sentito nessuno.

Piero torna in sala, mi vede al telefono, lo fisso negli occhi, il suo sguardo è sempre più assente – ha sonno, è debole.

Sono le 5:00 e il cardiochirurgo mi fa storie.

Le solite storie, il solito disagio.

Lo stomaco inizia a bruciare, dannato caffè.

Piero inizia ad essere poco stabile, ma regge, è la tempra di tanti anni difficili.

“Senti, prepara la sala ché ti mando Piero”.

Piero mi sorride, “grazie dottò”, “sei una roccia ” gli dico.

C’è sempre tanto rumore, persino in questo raro momento di silenzio (assordante).

Luca mi dice di riposare un attimo, sono le 6:30 e devo ancora far pipì.

Luca ha sempre la parola giusta, non so come faccia.

Appoggio la nuca contro il muro, mi levo la dannata mascherina, espiro.

Piero è tanto solo, Piero mi preoccupa, dovrebbe riallacciare con suo figlio – ma non ha voluto che gli dicessi nulla, ché “non voglio essere un peso per lui”.

Spero che cambi idea.

 

*Vrooom vrooom*

Tante auto si avvicinano, il turno sta finendo.

Ogni notte finisce – e va bene così, pur rimanendo legato a questo gomitolo di storie.

È la mia libertà, mi sento a mio agio in questo disagio.

Sono solo un MEU qualunque, d’altronde.

 

dalla Sum_School SIMEU 2022

P.A. Buonaccorsi, P.Canepa, A.P. D’Ambrosio, S. Di Gregorio, E. Di Pietro, F. Farolfi, A. Filipponi, A. Foci, G. Gabassi, A. Monti, D. Padula, F. Russo, M. Scarponi, M. Sperandio, I. Trapin, C.I. Trotta, M. Valenzano, P.I. Virdis

 

 





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