IL BLOG DI SIMEU

 

Archive for maggio, 2016

#SettimanaPS2016: Una grande partecipazione per l’edizione di quest’anno

lunedì, maggio 30th, 2016

@SilviaAlparone

 

Si è chiusa domenica 29 maggio l’edizione 2016 della Settimana nazionale Simeu del Pronto soccorso. La terza edizione della manifestazione, partita nel 2014, ha registrato una notevole partecipazione della popolazione alle iniziative promosse dalla società scientifica e una crescente attenzione delle istituzioni e dei mezzi di comunicazione ai singoli eventi a livello locale e ai dati e allo spirito dell’iniziativa a livello nazionale.

Il tema di quest’anno, dedicato al paziente anziano fragile, ha colto nel segno: l’argomento sensibile sia dal punto di vista sanitario che sociale, trattato con l’opportuna diffusione di dati e con un ricco corredo di informazioni relative ai percorsi di cura esistenti e necessari per migliorare il servizio, ha ottenuto lo scopo di attirare l’attenzione sul problema in sè e sul tema del ruolo del pronto soccorso in generale.

Particolarmente gratificanti per gli organizzatori, per la risposta del pubblico coinvolto, le molte iniziative di confronto che si sono tenute nei centri anziani, con la partecipazione attiva degli iscritti anche ai momenti di formazione sulle tecniche di primo soccorso in caso di necessità.

Molto diversificata e particolarmente creativa l’offerta dei calendari delle singole regioni. Oltre all’iniziativa della Basilicata di cui abbiamo parlato in un post precedente e dello spettacolo di Livorno, è da segnalare a Bergamo un flash mob che si è svolto nei corridoi dell’Ospedale papa Giovanni XXIII.

L’evento conclusivo a Roma all’outlet di Valmontone, centro commerciale alle porte della capitale, ha coinvolto il pubblico presente, salutando idealmente tutti i partecipanti ai molti eventi delle diverse regioni e dando

appuntamento alla prossima edizione della Settimana del Pronto Soccorso nella primavera del 2017!!!

Napoli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Vercelli

Barletta

Genova

#SettimanaPS2016: Il pronto soccorso e la cura degli anziani fragili su Rai1

sabato, maggio 28th, 2016

@SilviaAlparone

 

Simeu racconta il pronto soccorso a Tv7. La puntata di venerdì 27 maggio della rubrica di approfondimento del Tg1 ha dedicato un ampio spazio alla descrizione della cura degli anziani fragili in emergenza. La voce dei pazienti e le loro storie sono stati affiancati dalla testimonianza di medici e infermieri Simeu fra Roma e Napoli. Emerge, senza filtri, la realtà della vita di pronto soccorso, fra le difficoltà e l’impegno professionale e umano di chi ci lavora e il bisogno di cura e assistenza di chi vi si rivolge. Protagonisti Maria Pia Ruggieri, Antonella Cocorocchio e Mario Guarino. Il servizio è stato realizzato nei giorni scorsi, durante la Settimana del Pronto soccorso 2016 dedicata prorpio a questo tema, fra l’ospedale San Giovanni di Roma e il San Paolo di Napoli. Un ringraziamento particolare ad Alessio Bertini, che aveva offerto disponibilità per le riprese a Livorno e che solo all’ultimo non è rientrato nel servizio del Tg1.

E’ possibile rivedere la puntata QUI. Il servizio inizia dal minuto 00.24 circa.

 

 

 

Anche le Società scientifiche europee contro il concorso di Brescia

giovedì, maggio 26th, 2016

Eusem, European society for emergency medicine, e Uems, Union européenne des médicines spécialistes, sono intervenute nel dibattito nazionale che si è aperto a proposito del concorso bandito agli Spedali Civili di Brescia per l’incarico di primario del Pronto soccorso riservato a specialisti in Anestesia e rianimazione.

Le due prese di posizione sono particolarmente significative perché Eusem è la Società scientifica europea di riferimento del settore, di cui fanno parte le società scientifiche dell’emergenza urgenza dei singoli Paesi, e Uems rappresenta 43 specialità mediche di 37 Paesi e quindi dà un parere super partes sul caso in questione. In entrambe le lettere si sottolinea l’importanza di affidare la cura dei pazienti del pronto soccorso agli specialisti dell’emergenza-urgenza, come stabilito dagli standard europei definiti a livello internazionale proprio da Uems.


Per riassumere la vicenda: le norme vigenti, a tutela della qualità del servizio e della salute dei cittadini, prevedono che ai concorsi per medici e per primari da destinare all’attività in pronto soccorso possano accedere solo specialisti in Medicina d’urgenza (o altre specializzazioni equipollenti) o medici che abbiano maturato almeno dieci anni di servizio nella stessa disciplina. Agli Spedali Civili di Brescia si è appena svolta la selezione di un concorso per il conferimento dell’incarico di primario di Pronto soccorso, aperto solo a candidati con specializzazione in Anestesia e rianimazione, disciplina non equipollente alla Medicina d’urgenza e inserita in una diversa area funzionale, quella della Medicina diagnostica e dei servizi; sono stati invece esclusi tutti gli specialisti in Medicina d’urgenza (o discipline equipollenti) e i medici con esperienza di decine di anni nel settore specifico. Si tratta di una chiara violazione delle normative vigenti, e di una scelta che penalizza i cittadini compromettendo la qualità del servizio di pronto soccorso, servizio che verrebbe diretto da professionisti senza i requisiti minimi necessari; si tratta di professionisti che garantiscono competenza e professionalità di alto livello per la loro disciplina, ma non per l’attività clinica e gestionale da svolgere in pronto soccorso, che riguarda anche una maggioranza di pazienti non critici da valutare e da avviare tempestivamente al percorso più appropriato (ricovero in ospedale, osservazione breve, dimissione con attivazione di supporti territoriali).

Peraltro, nella stessa azienda sono in corso procedure per l’assunzione di dirigenti medici per il pronto soccorso nella disciplina “Medicina d’urgenza”; si verificherebbe l’incongruenza dell’assunzione, per la stessa struttura, di dirigenti medici e di un primario appartenenti ad aree funzionali e discipline diverse, che non sono affini né equipollenti.

Simeu ha segnalato l’irregolarità di Brescia all’Azienda, alla Regione Lombardia e al Ministero in due occasioni, lo scorso 2 dicembre e poi ancora il 2 maggio 2016 per chiedere di bloccare il concorso. Non essendo stata ancora interrotta formalmente la procedura si sta considerando la presentazione di un esposto alla Procura, a tutela dei cittadini e dei professionisti che operano in Pronto Soccorso.

Uno spot sulla #SettimanaPS2016 nei cinema di Matera

mercoledì, maggio 25th, 2016

Va in onda durante gli intervalli di tutte le proiezioni cinematografiche delle otto sale del circuito Red Carpet e ancora al Cinema comunale. Il logo della Settimana del Pronto Soccorso 2016 precede il video realizzato da Simeu e dagli Africa Unite su un corretto uso dell’emergenza sanitaria che rilancia la centralità del pronto soccorso nel Servizio sanitario nazionale. E’ una delle iniziative della Basilicata che prepara per domenica anche una gara podistica intorno al lago Pantano di Pignola, oltre a incontri sul tema dell’anziano fragile a Matera e Potenza e incontri con le scuole sul primo soccorso.

E gli incontri e le tavole rotonde sul tema dell’anziano fragile, su come migliorare le cure per un paziente clinicamente così complesso e come far fronte al disagio sociale che spesso complica le cure sanitarie, si moltiplicano in tutte le regioni: in ogni territorio infatti le risposte sono differenti, così come diversa è l’inegrazione fra cure territoriali e ospedaliere. Uno dei prossimi incontri si terrà nell’arco della mattinata di sabato 28 all’Ordine dei Medici di Bari. Incontro che concluderà anche formalmentne in Puglia i lavori per la SettimanaPS2016.

Ancora, in Piemonte, a Vercelli, si è tenuta mercoledì 25 maggio, una giornata di approfondimento sul tema della terapia farmacologica nel paziente over 80 in Pronto Soccorso.

Incontri nelle scuole, convegni e manovre di primo soccorso in pubblico

martedì, maggio 24th, 2016

Fitto il calendario degli eventi della #SettimanaPS2016

 

Sono state molte le iniziative con la popolazione di questi primi giorni della Settimana del Pronto soccorso in molte regioni italiane. In Sardegna, a  Cagliari, la Settimana si è aperta con una convention alla Marina Militare a cui è seguito un incontro tra il personale medico infermieristico che si occupa del paziente anziano e i cittadini. L’evento ha coinvolto tutto il sistema degli operatori dei DEA e PS sardi. In Lombardia sono iniziate le visite guidate delle classi quarte delle superiori alle strutture e alle tecnologie dei Dipartimenti di emergenza e accettazione degli ospedali. in Toscana, all’Arena Villa Fabricotti di Livorno, si è tenuto un pomeriggio dal titolo “Pronto soccorso, per un servizio a misura di anziano”, che si è aperto con uno spettacolo di bole di sapone del Mago Bolle, per proseguire poi con un approfondimento sull’invecchiamento attivo, in collaborazioen con Auser e Cittadinanzattiva, e ancora sul miglioramento possibile del pronto soccorso di Livorno.

A Roma intanto, nella mattinata di martedì 24 maggio, Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, in visita al San Giovanni Addolorata di Roma, ha anche visitato, in occasione della SettimanaPS2016, il pronto soccorso dell’ospedale diretto da Maria Pia Ruggieri, presidente nazionale Simeu. Durante la visita il Ministro si è detta “Particolarmente interessata all’organizzazione dell’emergenza ospedaliera che costituisce uno dei principali impegni del mio mandato”.

Tutti icalendari delle regioni sono disponibili sul sito Simeu.

 

 

#SettimanaPS2016: la manifestazione inaugurata al Centro sociale anziani di Monte Mario a Roma

domenica, maggio 22nd, 2016

@SilviaAlparone

 

Un’affollatissima partenza per la Settimana nazionale Simeu del pronto soccorso di quest’anno: al Centro anziani di Monte Mario, scelto per l’avvio della manifestazione, un pubblico di circa 200 persone ha partecipato all’incontro organizzato dalla Società dell’emergenza-urgenza. Maria Pia Ruggieri, presidente nazionale, e Beniamino Susi, presidente regionale Simeu, hanno presentato il tema di quest’anno: nei pronto soccorso italiani negli ultimi dieci anni sono aumentati gli anziani con più di 80 anni, per una richiesta di salute, ma anche spesso con un disagio sociale, segno di una società che invecchia ma anche segnale preoccupante di impoverimento e di crisi del nostro sistema di welfare.

Si tratta di un’emergenza nell’emergenza, a cui è necessario far fronte insieme, professionisti sanitari, popolazione e istituzioni, perché è un problema che ci riguarda tutti.

Un tema importante che è stato affrontato con la presentazione dei dati raccolti da Simeu, a livello nazionale e regionale, ma anche con un programma fitto di attività che ha reso il pomeriggio una piacevole occcasione di confronto e incontro. Anche grazie alla collaborazione con l’Accademia nazionale di cultura sportiva la platea è stata divisa in gruppi per un’esercitazione di primo soccorso con l’aiuto dei manichini che abitaualmente Simeu utilizza per i suoi corsi di formazione. Gli iscritti del Centro anziani hanno così potuto sperimentare le tecniche base di primo soccorso, dopo una breve introduzione su cos’è e come funziona il 118 e quando è necessario intervenire direttamente in attesa dei soccorsi.

Al pomeriggio di incontro hanno partecipato anche il presidente del XIV Municipio di Roma sul cui territorio risiede il Centro anziani e la giornata è stata moderata con estema spigliatezza da Francesco Pugliese, Simeu nazionale. L’organizzazione è stata

Giulio Ricciuto

curata da Giulio Ricciuto, Simeu nazionale, e da Antonella Cocorocchio, Area nursing Simeu Lazio.

La squadra degli organizzatori: Beniamino Susi, Maria Pia Ruggieri, Francesco Pugliese, Antonella Cocorocchio

Al via la Settimana nazionale Simeu del Pronto soccorso 2016 -21/29 maggio

venerdì, maggio 20th, 2016

In dieci anni sono aumentati del 60% i pazienti over 80 dei Pronto soccorso italiani

@SilviaAlparone

Torna anche quest’anno la Settimana nazionale Simeu del Pronto soccorso, giunta alla sua terza edizione. Dal 21 al 29 maggio 2016, nelle principali città italiane, medici e infermieri dellaSimeu,Società italiana di medicina di emergenza-urgenza, organizzano incontri con i cittadini e simulazioni di attività cliniche in pubblico per spiegare meglio le dinamiche dell’emergenza sanitaria e ascoltare le esigenze dei pazienti. Il tema di quest’anno è il paziente anziano over 80.

Il paziente anziano fragile: i dati

I pazienti con più di 80 anni aumentano nei Pronto soccorso italiani al ritmo di circa 100.000 persone in più ogni anno. È la stima di Simeu, Società italiana della medicina di emergenza-urgenza che dedica la Settimana nazionale del pronto soccorso a questo tema.

Su un campione di 132 pronto soccorso presi in considerazione dalla Società scientifica su tutto il territorio nazionale, i pazienti over 80 erano l’8% del totale nel 2005, il 10% nel 2010 e il 12 % nel 2015.

 

132 Pronto Soccorso

2005

2010

2015

N. Utenti totali

5.200.000

5.000.000

5.000.000

N. Utenti >80 aa (% sul tot.)

416.000 – (8%)

507.000 – (10%)

624.000 – (12%)

 

Partendo dal campione analizzato, Simeu stima che rispetto ai 20 milioni di accessi totali nei pronto soccorso italiani, l’incremento annuale, dal 2005 al 2015, si attesti intorno ai 100.000 pazienti anziani ogni anno, e che in dieci anni sia stato circa del 60%. Con un aumento di ricoveri pari al 50%.

Stima Italia (20 M)

2005

2010

2015

05 vs. 15

Incremento anno

N. Utenti >80 aa

1.580.000

2.017.000

2.492.000

+ 58%

+ 100.000

N. Ricoveri >80 aa

570.000

816.000

856.000

+ 50%

+26.000

 

Un trend che è prevedibile si confermi nei prossimi anni, tenendo conto della stima Istat 2007 che dava la popolazione dei “grandi vecchi” (over 85 anni) in aumento fra il 2007 e il 2050 da 1,3 a 4,8 milioni di persone.

 

Di cosa ha bisogno il paziente anziano fragile e che cure trova in pronto soccorso

Il paziente con più di 80 anni che si rivolge all’emergenza sanitaria si definisce “fragile” perché ha spesso un quadro clinico complicato, con malattie croniche, spesso più di una, riacutizzate per un evento scatenante che costituisce la causa della corsa in pronto soccorso. Richiede quindi cure particolari, con competenze plurispecialistiche in un approccio che nella maggioranza dei casi comporta la necessità di un ricovero ospedaliero

per necessità di un percorso di cura e non si esaurisce in pronto soccorso. In questi dieci anni – sottolinea Maria Pia Ruggieri, presidente nazionale Simeula professionalità di medici e infermieri di Pronto soccorso si è radicalmente trasformata per rispondere alle nuove esigenze dei pazienti di un sistema sanitario nazionale in rapida e profonda trasformazione. Parallelamente alla nascita nel 2009 della Scuola di specializzazione in Medicina di emergenza-urgenza, da cui escono annualmente gli specialisti italiani dell’emergenza sanitaria, i professionisti del pronto soccorso sono in grado oggi di intervenire e stabilizzare pazienti complicati come il paziente anziano fragile, che spesso arriva in ospedale per la riacutizzazione di problemi cronici di salute, in un quadro di molteplici malattie di cui è portatore, tanto da rendere necessario un ricovero”. Spesso la situazione clinica è ulteriormente complicata da una situazione di disagio sociale che aggrava le condizioni di salute e soprattutto rende difficile la dimissione del paziente, che per condizioni di povertà o solitudine, frequentemente non ha una rete di sostegno che possa assicurarne una convalescenza sicura o una corretta prosecuzione delle cure. “Per questo il personale dei pronto soccorso – spiega ancora Maria Pia Ruggierianche al di là delle specifiche competenze sanitarie,si attiva con i servizi socio-sanitari del territorio, associazioni e istituzioni per costruire la rete con le strutture esistenti e che possano essere coinvolte sul singolo caso. Ma la situazione è ancora troppo diversa da regione a regioneper poter garantire a tutti lo stesso servizio”.

Le iniziative della Settimana del Pronto soccorso: dalle piazze alle scuole

 Sul tema dei percorsi di cura socio sanitaria necessari per il paziente anziano fra ospedale e territorio, saranno organizzati in molte città incontri con istituzioni e associazioni negli spazi di Centri anziani, Case del quartiere e altri luoghi pubblici, oltre a iniziative di piazza e Porte aperte nei pronto soccorso di alcuni ospedali.

Anche quest’anno il Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva conferma la collaborazione con Simeu in occasione della Settimana nazionale del Pronto Soccorso, condividendo la necessità di far rete in difesa del Servizio sanitario nazionale che anima la manifestazione. Èimportante la collaborazione con Simeu – spiega Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva per migliorare uno dei servizi simbolo del Ssn, aperto ai cittadini a tutte le ore del giorno e della notte. Frutto del nostro lavoro congiunto è il monitoraggio sulle caratteristiche strutturali – organizzative e sull’attenzione alla persona nei Pronto Soccorso, di cui presenteremo prossimamente i dati. 

Per iniziativa dei Giovani medici Simeu, nei pronto soccorso aderenti alla Settimana nazionale Simeu sarà distribuito un questionario, da compilare in forma anonima, per registrare alcune caratteristiche della popolazione di pazienti anziani dell’emergenza, dal motivo di accesso in pronto soccorso, al livello di fragilità e alle necessità di assistenza quotidiana del singolo caso, al livello economico della famiglia di appartenenza.

Più genericamente, in molte scuole primarie e secondarie di primo grado, sul territorio delle diverse regioni, saranno attivati corsi di primo soccorso per i ragazzi che seguiranno moduli formativi studiati appositamente dalla società scientifica, che prevedono una parte teorica e anche una applicazione pratica dei principi di pronto intervento, sotto la guida dei formatori Simeu.

Tutti gli eventi in calendario avranno visibilità sul sito www.simeu.it in uno spazio dedicato alla Settimana del Pronto soccorso. Il blog e i canali social della Società scientifica daranno spazio ad approfondimenti sui temi della manifestazione, aperti a Istituzioni e cittadini. Su twitter #SettimanaPS16. Per chi volesse rivedere alcuni dei momenti salienti delle SettimanaPS2014 e 2015, sul profilo flickr Simeu sono on line le gallery delle manifestazioni degli anni precedenti.

 

Simeu sui media sulla proposta di riforma dell’assistenza territoriale H16

lunedì, maggio 16th, 2016

@SilviaAlparone

 

Continua la ferma presa di posizione sugli organi di stampa da parte di Maria Pia Ruggieri, presidente nazionale Simeu, a proposito della riforma proposta con il nuovo Atto di indirizzo per la riforma dell’assistenza territoriale. Dopo gli interventi di aprile su Ansa e Doctor33, giovedì 12 maggio è andato in onda sulla rubrica quotidiana Fuori Tg del Tg3 Rai un ampio servizio a più voci che include un’intervista a Maria Pia Ruggieri (dal minuto 00.08.50 circa).

La posizione di Simeu è anche ben rappresentata da quanto diffuso da Adelina Ricciardelli, presidente di Fimeuc, la Federazione italiana della medicina di emergenza urgenza e delle catastrofi, di cui Simeu fa parte e che, per natura, è la realtà più indicata per dar voce a istanze relative a dinamiche strettamente professionali, come quella in discussione con il Progetto H16.

Qui di seguito il comunicato Fimeuc, steso in collaborazione anche con Simeu.

Presa visione dell’Atto di indirizzo per la Medicina Convenzionata e sua successiva revisione in Conferenza Stato Regioni “Progetto h16”, la Fimeuc esprime notevoli perplessità e preoccupazioni rispetto a quello che si configura come una riduzione dell’offerta assistenziale rivolta ai cittadini nelle ore notturne, nei giorni prefestivi e festivi. Il “Progetto h16” prevede la scomparsa del medico di continuità assistenziale (ex guardia medica): il cittadino sarà così obbligato a rivolgersi sistema di emergenza territoriale (118) ed ai pronto soccorso.

Chiedere ai cittadini di rivolgersi al 118 ed ai pronto soccorso, già notoriamente in affanno nel garantire quanto oggi richiesto, per situazioni prima gestite dalla “guardia medica”, non potrà che cagionare loro ulteriori disagi.

Fimeuc, pur consapevole della necessità di riorganizzazione del sistema di risposta della medicina territoriale, chiede che in caso venga realizzato tale progetto, si dovrà prevedere un potenziamento del sistema di emergenza territoriale e dei Pronto Soccorso proporzionale alle esigenze che emergeranno, anche grazie all’auspicata collaborazione tra Fimeuc ed istituzioni in merito alla corretta ed obiettiva rilevazione di tutti i dati necessari a comprendere il fenomeno.

 

In Pronto Soccorso per farsi accogliere e curare da chi è competente: l’Asst Spedali Civili di Brescia non è d’accordo

mercoledì, maggio 11th, 2016

di Maria Pia Ruggieri, Presidente nazionale Simeu e Gian A. Cibinel past-president nazionale Simeu*


La domanda appropriata, sanitaria e personale, dei cittadini che accedono ai pronto soccorso italiani è molto ampia: dalle situazioni di emergenza-urgenza di patologie gravi che richiedono diagnosi e cure tempestive, a situazioni cliniche croniche in aggravamento che richiedono una valutazione attenta anche se non in emergenza, alla richiesta di aiuto e protezione delle fasce più deboli (anziani, donne e bambini vittime di violenza), al supporto alle forze dell’ordine e alle autorità sanitarie per la prevenzione e il contrasto di comportamenti a rischio per la salute, a tutta una costellazione di richieste sociali, amministrative e giudiziarie che accompagnano le domande sanitarie.

La complessità e la peculiarità dell’impegno professionale in pronto soccorso sono state riconosciute dallo Stato con l’istituzione di una disciplina specifica nel 1998, la Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza, e di una specializzazione post-laurea nel 2008, la Medicina di Emergenza Urgenza; il curriculum della scuola di specializzazione, così come la formazione permanente del personale già in servizio nelle strutture di emergenza, prevedono l’acquisizione e il mantenimento di tutte le competenze ed attitudini necessarie allo svolgimento del lavoro in pronto soccorso.

Le norme vigenti, a tutela della qualità del servizio e della salute dei cittadini, prevedono che ai concorsi per medici e per primari da destinare all’attività in pronto soccorso possano accedere solo gli specialisti in Medicina d’urgenza (o altre specializzazioni equivalenti) o medici che abbiano maturato almeno dieci anni di servizio nella stessa disciplina.

In alcune realtà del nostro Paese i principi descritti stentano ad affermarsi, per motivi incomprensibili se si considera l’interesse della popolazione e la qualità del Servizio sanitario nazionale. Succede in questi giorni a Brescia, in particolare agli Spedali Civili, dove si è appena chiuso un concorso per il conferimento dell’incarico di primario di Pronto soccorso aperto solo a candidati con specializzazione in Anestesia e rianimazione, disciplina non equipollente alla Medicina d’urgenza e inserita in una diversa area funzionale, quella della Medicina diagnostica e dei servizi; sono stati invece esclusi tutti gli specialisti in Medicina d’urgenza e i medici con esperienza di decine di anni nel settore specifico. Si tratta di una chiara violazione delle normative vigenti, e di una scelta che penalizza i cittadini compromettendo la qualità del servizio di pronto soccorso, servizio che verrebbe diretto da professionisti senza i requisiti minimi necessari; si tratta di professionisti che garantiscono competenza e professionalità di alto livello per la loro disciplina, ma non per l’attività clinica e gestionale da svolgere in pronto soccorso, che riguarda anche una maggioranza di pazienti non critici da valutare e da avviare tempestivamente al percorso più appropriato (ricovero in ospedale, osservazione breve, dimissione con attivazione supporti territoriali).

Peraltro, nella stessa azienda sono in corso procedure per l’assunzione di dirigenti medici per il pronto soccorso nella disciplina “Medicina d’urgenza”; si verificherebbe l’incongruenza dell’assunzione, per la stessa struttura, di dirigenti medici e di un primario appartenenti ad aree funzionali e discipline diverse, che non sono affini né equipollenti.

Lo scorso 2 dicembre, Simeu, insieme a Fimeuc, La Federazione italiana della medicina di emergenza-urgenza e delle catastrofi di cui Simeu fa parte, aveva chiesto alla direzione degli Spedali Civili di Brescia di sospendere la procedura e aveva segnalato il caso alla Regione Lombardia e al Ministero della Salute. Ciononostante, l’iter del concorso è andato avanti e la selezione per l’affidamento dell’incarico si è conclusa martedì 3 maggio con la partecipazione di quattro candidati, medici di Anestesia e Rianimazione, fra cui sarà scelto il primario del pronto soccorso.

Ci siamo nuovamente rivolti al Ministro Beatrice Lorenzin, al presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, ai vertici dell’azienda sanitaria protagonista della vicenda con una lettera ufficiale, per protestare vivacemente contro quanto sta accadendo. Data la gravità delle violazioni e il danno indotto per il Ssn (anche per l’aspetto erariale), se la procedura non sarà bloccata, saremo costretti a presentare un esposto alla Procura, a tutela dei cittadini e dei professionisti che operano in Pronto Soccorso.

*La doppia firma vuole sottolineare la durata dell’impegno di Simeu sul caso, iniziata già a dicembre quando presidente nazionale era Gian Alfonso Cibinel e confermata con forza ora dall’attuale presidente Maria Pia Ruggieri.

Nuovo fascicolo dell’Italian Journal of Emergency medicine

lunedì, maggio 9th, 2016

Dott. Paolo Balzaretti, redazione Blog SIMEU

Su Twitter: @P_Balzaretti

 

Tempo di cambiamenti per ltalian Journal of Emergency Medicine! Sta prendendo infatti corpo il progetto di rinnovare, sia nei contenuti che nella forma, la nostra rivista, per mantenerla al passo con le prospettive di crescita della Società e la continua evoluzione dei mezzi di comunicazione. Tutte le novità in preparazione sono sintetizzate nell’Editoriale dell’Ufficio Stampa Simeu che apre l’ultimo fascicolo dell’organo ufficiale di Simeu.

Segue un ampio spazio dedicato ai Case Report, i quali rappresentano sempre un’importante occasione di approfondimento e di sfida delle proprie abilità diagnostiche. La panoramica offerta non potrebbe essere più ampia: si passa da un grave embolia polmonare al mixoma atriale, dall’arteriopatia calcifica infantile alla rottura dell’arteria gastrica di sinistra, sempre con ampio corredo iconografico.

Non è mai superfluo ricordare come il Pronto Soccorso, più di altre Strutture Sanitarie, è indissolubilmente legato alla Società che lo circonda. A questo riguardo, il lavoro proposto dai colleghi del DEA dell’Ospedale Belcolle di Viterbo, analizza le necessità e le richieste della popolazione “fragile” che afferisce al Pronto Soccorso, mettendole in rapporto a ciò che viene offerto dalla Rete Assistenziale territoriale. Lo studio individua le principali criticità che conducono i pazienti a fare riferimento al Pronto Soccorso piuttosto che ai Servizi del Territorio, fornendo infine una fondamentale serie di proposte di miglioramento.

Il Gruppo di Studio Regionale Simeu – Toscana condivide sulla Rivista due importanti documenti che riguardano la gestione dei pazienti in trattamento anti-coagulante orale in caso di specifici eventi vascolari acuti: lo stroke, sia ischemico che emorragico, e la sindrome coronarica acuta. Entrambe i lavori sono corredati da chiare flow chart che ne permettono un’agevole adozione pratica.

La gestione del dolore in Pronto Soccorso rimane un ambito ricco di nuove idee e dati; in questo fascicolo dell’IJEM i colleghi del Dipartimento di Emergenza dell’Ospedale di Cuneo esplorano, con una solida metodologia statistica, quali possono essere fattori che influenzano la soddisfazione dei pazienti riguardo alla modalità con cui è stato gestito il loro dolore rilevandone una solida correlazione con un’adeguata comunicazione e la somministrazione di una terapia anti-dolorifica, qualunque essa sia.

Anche l’urgenza pre-ospedaliera è rappresentata: Compostella e collaboratori approfondiscono le nozioni più importanti per il personale dell’Emergenza territoriale nella gestione del paziente portatore di device di assistenza ventricolare sinistra.

Di fronte alle continue polemiche sul ruolo e la professionalità degli infermieri nell’Emergenza- Urgenza, Simeu conferma la sua posizione garantendo ampio spazio alle tematiche infermieristiche: in primo luogo una revisione delle insidie medico-legali della gestione infermieristica del triage e dell’attesa della visita redatta dal dott. Zagra. Segue una valutazione dell’accuratezza nell’individuazione dei principali quadri cardiologici acuti da parte di uno studente di scienze infermieristiche per mezzo di un esame ecocardiografico mirato: lo studio, condotto presso il DEA dell’Ospedale di S. Benedetto del Tronto, dimostra la sostanziale sovrapponibilità tra la valutazione infermieristica e quella medica sia in termini di riconoscimento della patologia cardiaca che nell’attribuzione del conseguente codice di priorità. Infine, due analisi della letteratura: una riguardante l’impiego in emergenza-urgenza dei cateteri venosi mini-mid line, cannula periferica lunga (redatta da Morosini e coll.), e una sui trasporti urgenti inter-ospedalieri, che include anche dati reali provenienti dalla provincia di Macerata.

Conclude sempre degnamente la revisione delle principali novità della letteratura curata dal dott. Rodolfo Ferrari.

Buona lettura!

 





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