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Anche le Società scientifiche europee contro il concorso di Brescia

Eusem, European society for emergency medicine, e Uems, Union européenne des médicines spécialistes, sono intervenute nel dibattito nazionale che si è aperto a proposito del concorso bandito agli Spedali Civili di Brescia per l’incarico di primario del Pronto soccorso riservato a specialisti in Anestesia e rianimazione.

Le due prese di posizione sono particolarmente significative perché Eusem è la Società scientifica europea di riferimento del settore, di cui fanno parte le società scientifiche dell’emergenza urgenza dei singoli Paesi, e Uems rappresenta 43 specialità mediche di 37 Paesi e quindi dà un parere super partes sul caso in questione. In entrambe le lettere si sottolinea l’importanza di affidare la cura dei pazienti del pronto soccorso agli specialisti dell’emergenza-urgenza, come stabilito dagli standard europei definiti a livello internazionale proprio da Uems.


Per riassumere la vicenda: le norme vigenti, a tutela della qualità del servizio e della salute dei cittadini, prevedono che ai concorsi per medici e per primari da destinare all’attività in pronto soccorso possano accedere solo specialisti in Medicina d’urgenza (o altre specializzazioni equipollenti) o medici che abbiano maturato almeno dieci anni di servizio nella stessa disciplina. Agli Spedali Civili di Brescia si è appena svolta la selezione di un concorso per il conferimento dell’incarico di primario di Pronto soccorso, aperto solo a candidati con specializzazione in Anestesia e rianimazione, disciplina non equipollente alla Medicina d’urgenza e inserita in una diversa area funzionale, quella della Medicina diagnostica e dei servizi; sono stati invece esclusi tutti gli specialisti in Medicina d’urgenza (o discipline equipollenti) e i medici con esperienza di decine di anni nel settore specifico. Si tratta di una chiara violazione delle normative vigenti, e di una scelta che penalizza i cittadini compromettendo la qualità del servizio di pronto soccorso, servizio che verrebbe diretto da professionisti senza i requisiti minimi necessari; si tratta di professionisti che garantiscono competenza e professionalità di alto livello per la loro disciplina, ma non per l’attività clinica e gestionale da svolgere in pronto soccorso, che riguarda anche una maggioranza di pazienti non critici da valutare e da avviare tempestivamente al percorso più appropriato (ricovero in ospedale, osservazione breve, dimissione con attivazione di supporti territoriali).

Peraltro, nella stessa azienda sono in corso procedure per l’assunzione di dirigenti medici per il pronto soccorso nella disciplina “Medicina d’urgenza”; si verificherebbe l’incongruenza dell’assunzione, per la stessa struttura, di dirigenti medici e di un primario appartenenti ad aree funzionali e discipline diverse, che non sono affini né equipollenti.

Simeu ha segnalato l’irregolarità di Brescia all’Azienda, alla Regione Lombardia e al Ministero in due occasioni, lo scorso 2 dicembre e poi ancora il 2 maggio 2016 per chiedere di bloccare il concorso. Non essendo stata ancora interrotta formalmente la procedura si sta considerando la presentazione di un esposto alla Procura, a tutela dei cittadini e dei professionisti che operano in Pronto Soccorso.

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