IL BLOG DI SIMEU

 

Archive for giugno, 2014

Arrivano i primi specialisti italiani dell’emergenza-urgenza

lunedì, giugno 23rd, 2014

Le cerimonie di diploma in questi giorni nelle diverse città sede della Scuola di specializzazione

L’allarme di Simeu: Sono pochi rispetto alle necessità


@SilviaAlparone

23 GIUGNO 2014 – Si è conclusa la prima Settimana nazionale del Pronto Soccorso (16/22 giugno 2014) con grande successo di molte manifestazioni organizzate in tutto il Paese. Contestualmente Simeu, Società Italiana di Medicina di Emergenza Urgenza, festeggia i primi specialisti in Medicina di Emergenza Urgenza, che escono dalle Scuole di Specializzazione nate in Italia nel 2009. I nuovi specialisti saranno 82 in totale, nelle diverse sedi universitarie.

Le cerimonie di diploma sono in corso in questi giorni: i primi si sono diplomati a Roma alcune settimane fa, gli ultimi saranno i senesi il prossimo 15 luglio.

Simeu rilancia però l’allarme: “I posti assegnati dal ministero per la specializzazione in Medicina di Emergenza Urgenza – dichiara Gian Alfonso Cibinel, presidente nazionale Simeu – sono molto inferiori ai fabbisogni definiti dalle Regioni. Il sistema di emergenza necessita di medici e infermieri formati e motivati; attualmente l’università non è in grado di formare un numero sufficiente di operatori. Gran parte del personale in servizio nei nostri pronto soccorso deve essere formato dopo l’assunzione, e spesso è personale ‘di passaggio’ che si ferma pochi anni o addirittura pochi mesi: questa mancanza di continuità nei team mette a rischio la qualità della risposta sanitaria e la sostenibilità nel tempo del sistema di emergenza”.

Pare scongiurato il taglio di finanziamenti e di posti previsto per il prossimo concorso di accesso alle Scuole di Specializzazione mediche: il totale sarà di 5.000 posti complessivi (per tutte le specialità mediche) anche per il nuovo concorso, ma non è chiaro se l’esame di accesso sarà relativo all’anno accademico 2013/2014 (con ritardo di molti mesi) o all’anno 2014/2015 (“saltando” un anno). Si attende comunque il decreto sulla ripartizione tra le diverse specializzazioni per sapere se varieranno o saranno confermati i 50 posti ministeriali per la Medicina di emergenza-urgenza, a fronte del fabbisogno dichiarato dalle regioni di circa 300nuovi contratti all’anno. “La Simeu – afferma ancora Gian Alfonso Cibinel – insiste perché la ripartizione dei posti tenga conto dei fabbisogni, a vantaggio dei cittadini e della funzionalità del sistema sanitario nazionale”.

In questi giorni Simeu è stata impegnata nella Settimana nazionale del pronto soccorso: su tutto il territorio nazionale incontri, dibattiti con la cittadinanza e dimostrazioni pubbliche di tecniche di primo soccorso al fianco di istituzioni e associazioni dei pazienti per ascoltare le esigenze dei cittadini e spiegare quali sono i meccanismi e i problemi dell’emergenza sanitaria: perché si aspetta in pronto soccorso, a cosa è dovuto il sovraffollamento e come funziona l’emergenza sanitaria.

Su facebook, alla pagina dedicata all’evento, la cronaca e le immagini dalle regioni che hanno aderito.

#SettimanaPS 2014: domenica di chiusura. Tutti gli appuntamenti

domenica, giugno 22nd, 2014

Oggi, domenica 22 giugno, Simeu e la Settimana del pronto soccorso salutano e ringraziano tutti coloro che sono intervenuti agli incontri, si sono avvicinati incuriositi ai gazebo nelle piazze e davanti ai pronto soccorso, hanno partecipato, chiesto, si sono informati e hanno dedicato alcuni minuti del loro tempo a provare a immaginare con noi come si può migliorare il servizio sanitario d’emergenza.
Ancora per oggi si trovano medici e infermieri Simeu a Gallipoli, in piazza Tellini; a Genova al Porto antico; a Modena, nel centro commerciale “Grande Emilia”; nei pronto soccorso di Assisi e Perugia dove oggi verà lanciato un video sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari, proiettato sugli schermi della sala d’attesa del pronto soccorso da oggi e per le prossime settimane; a Salerno, in piazza Porta Nuova, e ancora davanti all’ospedale di Reggio Calabria.

Su facebook nella pagina dedicata all’evento Settimana nazionale del Pronto soccorso, alcune foto e video dalle diverse regioni d’Italia che raccontano le iniziative di questi giorni e sul sito Simeu una rassegna stampa di quanto uscito fino a oggi sui mezzi di comunicazione.

Sabato e domenica i gazebo Simeu in piazza per la #SettimanaPS

sabato, giugno 21st, 2014

 

Oggi e domani si conclude la Settimana del Pronto soccorso: gazebo in piazza, con dimostrazioni pratiche delle tecniche di soccorso, simulazioni di attività mediche, dibattiti e incontri hanno avuto lo scopo di ricordare che curanti e curati, sanitari e pazienti condividono gli stessi problemi: il sovraffollamento, le lunghe attese, il fenomeno delle barelle nei corridoi impediscono a medici e infermieri di curare al meglio i pazienti dell’emergenza: la conseguenza è il rischio per la salute del paziente e condizioni di lavoro spesso pessime per il personale dei pronto soccorso.

Sabato e domenica, giornate spesso di svago in cui le vie cittadine sono più affollate, Simeu porta ancora questi temi in molte piazze d’Italia: oggi a Siena in Piazza del Campo, a Genova ancora al Porto Antico e in Piazza De Ferrari. Al Policlinico di Milano, con l’open day in pronto Soccorso; ad Assisi sulla piazza principale, all’esterno del convegno sulle Emergenze in ambiente acquatico; in Calabria davanti all’ospedale di Catanzaro; in Emilia a Modena e Piacenza; a Matera e Lagonegro; Ad Ancona, incontro con la popolazione presso il supermercato Auchan, che è il più grande della zona. Gazebo anche in via Scarlatti a Napoli, una delle vie commerciali più frequentate della città.

Fine settimana all’insegna del buon uso del Pronto soccorso in molte città d’Italia

venerdì, giugno 20th, 2014

Prosegue la Settimana del Pronto soccorso 2014: incontri e dimostrazioni pratiche di tecniche salvavita
 

di @SilviaAlparone

Oggi inizia il lungo weekend della ‪#‎SettimanaPS‬: rush finale per la prima edizione della manifestazione ‪#‎Simeu‬. Molti gli eventi in piazza e luoghi pubblici particolarmente frequentati, a partire da Roma, dove oggi dalle 15 nel centro commerciale Euroma2, medici e infermieri di pronto soccorso organizzano una dimostrazione pubblica della loro attività quotidiana: esercitazioni di manovre rianimatorie, simulazioni di visite mediche e attività varie come la ricerca di un posto letto per il ricovero in reparto, gestione dei familiari dell’assistito. Poi a Genova ancora gazebo al Porto antico e in piazza De Ferrari; a Perugia, dimostrazioni pratiche di pronto soccorso nei pressi della Rocca Paolina; idem a Modena, Bologna, Riccione, Faenza e Reggio Emilia; a Matera dimostrazioni di tecniche di rianimazione con l’aiuto di manichini; anche a Fano, Urbino e Pesaro; a Marcianise nel centro commerciale Campania.

E poi ancora incontri e dibattiti: a Livorno, all’Accademia navale si parla stamattina di “Emergenze in ambiente acquatico”; al Policlinico di Chieti incontro su “L’organizzazione dei servizi d’emergenza” con operatori sanitari di altre aree mediche. Per finire a Vibo Valentia, nell’Auditorium della Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato, incontro con i sindacati, il Tribunale dei diritti del malato sul corretto uso del Pronto soccorso. Buon lavoro a tutti!

Tutti i programmi regionali su www.simeu.it. Intanto qui di seguito qualche scatto dall SettimanaPS in Liguria

 

Settimana nazionale Simeu del #PS: i dati e lo spirito dell’iniziativa

giovedì, giugno 19th, 2014

Medici e infermieri, istituzioni, associazioni e cittadini insieme per capire come funziona l’emergenza sanitaria e come farla funzionare meglio

Incontri e dimostrazioni pratiche in luoghi pubblici di molte città italiane

 

@SilviaAlparone

ROMA 18 GIUGNO 2014 – Ogni anno circa un terzo degli italiani si rivolge a un Pronto soccorso: circa 24 milioni in tutto. Sul totale i codici rossi sono l’1% del totale degli accessi, i gialli il 18%, i verdi il 66% e i bianchi, i meno gravi, il 14%. Fra tutti i casi, solo il 15% viene ricoverato: circa l’84% viene curato e dimesso senza più bisogno di ricovero, perché il personale oggi è specializzato oltre che nell’emergenza anche nella definizione dei percorsi di cura per i pazienti non critici. Perché sono molto cambiate sia la professionalità dei medici dell’emergenza che l’organizzazione sanitaria delle cure.

È la fotografia scattata da Simeu, Società italiana di medicina dell’emergenza-urgenza, che ha promosso la Settimana nazionale di Pronto soccorso per far dialogare professionisti della sanità e cittadini in una occasione diversa dal momento di crisi in cui ci si rivolge all’emergenza, per spiegare in cosa consiste oggi e come è cambiata negli anni l’attività sanitaria di pronto soccorso, perché si aspetta, cos’è il triage, quale medico e quale infermiere si trovano oggi nei reparti di emergenza-urgenza. E per ascoltare le esigenze delle associazioni e della popolazione.

Per tutta la settimana fra lunedì 16 e domenica 22 giugno, in molte città italiane sono previsti incontri, dimostrazioni in piazza, spettacoli teatrali e convegni aperti alla cittadinanza sui temi dell’emergenza, con un fitto calendario di appuntamenti, organizzati in collaborazione con le istituzioni, gli enti locali e con varie componenti del mondo del volontariato.

I casi socio-sanitari. Tutti i giorni, nei pronto soccorso italiani si presentano problemi di salute gravissimi e meno gravi, che spesso, nel 25% dei casi, sono problemi anche sociali oltre che sanitari: violenze di genere, anziani con malattie complicate dall’età, tossicodipendenti, persone senza fissa dimora, incidenti domestici, incidenti stradali, incidenti sul lavoro.

Sono ambiti che richiedono un lavoro di collaborazione stretta fra il personale sanitario, le forze dell’ordine, i servizi sociali e le associazioni di volontariato e raccontano una realtà in cui il Pronto soccorso è diventato il centro di una rete di assistenza alla popolazione non più esclusivamente sanitaria, a cui il personale dell’emergenza cerca di far fronte.

In un contesto in cui l’organizzazione sanitaria sta cambiando – afferma Gian Alfonso Cibinel, presidente nazionale Simeu – in funzione di una minore disponibilità di risorse economiche e di una una crescente richiesta di cure dalla parte della popolazione, il sistema dell’emergenza rischia di vedere esplodere i propri problemi legati al sovraffollamento, alle attese per i ricoveri e alla limitata disponibilità di personale formato e motivato, fenomeni che possono avere pesanti conseguenze: pericolo per la salute dei cittadini, deterioramento della qualità dei servizi erogati e peggioramento delle condizioni di lavoro degli operatori, che a volte diventano insostenibili. La Settimana del Pronto soccorso ha lo scopo di spiegare alla popolazione quale lavoro quotidianamente svolgono gli operatori dell’emergenza sanitaria, aprendo un canale di dialogo fra chi cura e chi viene curato, lontano dai momenti di sofferenza e di tensione, per cercare di costruire insieme un sistema sanitario migliore, in collaborazione con le istituzioni”.

Siamo lieti di avviare la collaborazione con Simeu – ha dichiarato Giulia Mannella, Area Salute e progetti del Tribunale dei diritti del malato/Cittadinanzattivaper difendere e valorizzare i servizi dei emergenza-urgenza, anche in relazione ai casi di fragilità sociale che sempre più si rivolgono ai pronto soccorso. E’ necessario promuovere una rete sempre più stretta fra pronto soccorso, 118 e servizi del territorio e d’altro canto favorire l’uniformazione di procedure aziendali e regionali, a cominciare proprio da quelle relative al triage”.

Gli incidenti e le violenze. Quali casi arrivano in pronto soccorso? Una delle voci più importanti fra i motivi per cui i pazienti si rivolgono al Pronto soccorso è il trauma, in seguito a incidente o violenza.

Circa il 30% degli accessi in pronto soccorso si deve a incidenti o violenze, per un totale di oltre 7 milioni di casi ogni anno, di cui il 31% sono incidenti domestici, il 13,8% incidenti stradali, il 7% incidenti sul lavoro, il 3,8% incidenti sportivi e l’1,6% incidenti scolastici.

In queste voci si celano però problemi sociali ad altissimo impatto, come le violenze di genere, spesso denunciate come incidenti domestici, cadute o inciampi, e su cui non esiste pertanto un dato preciso di rilevazione del fenomeno. Si stima che a ogni accesso per trauma che si rivela essere un caso di violenza di genere ne corrispondano tre di violenza non dicharata. Studi in corso su iniziativa Simeu puntano proprio a far emergere il dato del sommerso nel totale degli accessi di pronto soccorso, in particolare fra quelli relativi ai traumi accidentali e agli incidenti domestici, partendo dall’evidenza che molti dei casi sospetti sono donne che si presentano al pronto soccorso in maniera ripetuta.

(dati 2011 Simeu rielaborati da fonte Nsis-Emur – Nuovo sistema informativo sanitario per il monitoraggio dell’assistenza in emergenza-urgenza del Ministero della Salute e Siniaca, Sicurezza in ambiente domestico – Istituto superiore di Sanità. A confronto con la situazione generale nazionale ed europea grazie ai dati Istat ed Eurostat).

Il mercoledì da leoni della #SettimanaPS

mercoledì, giugno 18th, 2014

@SilviaAlparone

 

Cosa fate oggi? Siete a Ferrara? occhio ai gazebo di piazza Savonarola: medici e infermieri Simeu spiegano alla cittadinanza come funzionano i pronto soccorso con dimostrazioni di tecniche sanitarie emergenza. Siete all’Ikea di Pisa per i mobili di casa? all’ingresso c’è il gazebo Simeu. Lo stesso anche a Fermo, Foggia, Chieti e in molte altre città d’Italia. Vivete sotto il Vesuvio? su LiraTv interviste per capire come gira la macchina dell’emergenza-urgenza. A Torino in circoscrizione6, quella del quartiere “caldo” di Barriera di Milano, alle 15 medici e infermieri incontrano lapopolazione: sarà un bel match! E per finire se avete voglia di teatro, stasera alle 20.30 all’Università di Pavia “Dietro le porte del “Pronto soccorso”, spettacolo con tanto di dibattito. Per non perdervi gli appuntamenti della vostra regione www.simeu.it. Cliccate sul logo della manifestazione e inizierà anche per voi la #SettimanaPS.

Intanto a Roma incontro con la stampa: oggi alle 11 al Ministero della Salute, incontro con i giornalisti per presentare i dati e lo spirito dell’iniziativa. Con il presidente nazionale Simeu, Gian Alfonso Cibinel.

INIZIA LA #SettimanaPS: gli eventi di lunedì 16 e martedì 17 giugno in tutta Italia

domenica, giugno 15th, 2014

@SilviaAlparone

Al via gli appuntamenti della #SettimanaPS: l’avvio ufficiale si terrà a Roma, lunedì 16 giugno, in piazza san Giovanni in Laterano, adiacente all’ospedale San Giovanni Addolorata: Dalle 10 alle 14, medici e infermieri Simeu, con una serie di simulazioni di attività che in pronto soccorso tutti i giorni si affrontano contemporaneamente – manovre rianimatorie, elettrocardiogramma, respirazione bocca a bocca su manichini- raccontano alla cittadinanza il lavoro “multitasking” quotidiano dei sanitari dell’emergenza.

Parteciperanno le associazioni volontariato, Cittadinanzattiva, gli specializzandi della Scuola di Medicina di emergenza urgenza e un gruppo di bambini con le magliette della manifestazione.

Lo scopo dell’iniziativa è avvicinare professionisti della sanità e cittadini in un momento lontano dalla tensione dell’emergenza, per creare un’alleanza per un sistema sanitario migliore.

ALTRI EVENTI NELLE REGIONI ITALIANE PREVISTI PER LUNEDI’ 16 GIUGNO

FIRENZE

Palazzo della Regione, sala Pegaso – ore 9.00 “Il Pronto soccorso incontra la cittadinanza”

Si parlerà del ruolo del medico e di quello dell’infermiere dell’emergenza, con particolare attenzione ad “aspettative, entusiasmo e impegno dei giovani medici” e ai nuovi modelli organizzativi che la Toscana sta sperimentando in pronto soccorso, incentrati in particolare sulla figura dell’infermiere.

GENOVA

Aula Accademia Ligustica Belle Arti, largo Pertini, 4 presso piazza De Ferrari, ore 16-18.30: “Pronto soccorso luogo di accoglienza: incrocio di culture diverse”.

Incontro con la popolazione e le associazioni.

Ancora, iniziative per questa prima giornata sono state organizzate in Emilia Romagna a Reggio Emilia, in Piemonte a Cuneo e Ivrea (provincia di Torino), nelle Marche a Fermo, in Abruzzo a Chieti, in Basilicata a Lagonegro e Matera, in Campania ad Avellino,

Gli eventi di martedì 17 giugno

MILANO

Policlinico, Aula magna Clinica Mangiagalli, via della Commenda 2 “Casi clinici in scena: Una giornata in pronto soccorso” – ore 18.

Una breve pièce teatrale sulla concitazione dell’attività di pronto soccorso seguita da una tavola rotonda a cui parteciperanno medici, associazioni e cittadini, sul concetto di tempo in pronto soccorso, nella percezione delle figure coinvolte: medico, infermiere, paziente e familiari; le attese, le attività sanitarie e le aspettative dei cittadini.

Organizzano Simeu, Società italiana di emergenza urgenza e Fondazione Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlicnico, in collaborazione con Associazione Amici del Policlinico e della Mangiagalli Donatori di sangue onlus e Sagome Teatro.

NAPOLI

Ospedale Cardarelli, esterno ingresso principale: gazebo “Il pronto soccorso incontra i cittadini” – ore 10 – 18.

Gli operatori sanitari, medici e infermieri, risponderanno alle domande dei cittadini sull’organizzazione e il funzionamento dell’emergenza: che cos’è e come funziona il triage? Perché si aspetta? Come viene trattato il dolore? Come possiamo migliorare il servizio?

GENOVA

Palazzo Ducale, Sala Società di Storia Patria, piano terra “Pronto soccorso e vittime di violenza e maltrattamento” – ore 16 – 18.30.

Altre iniziative in giornata ancora in Liguria a Rapallo, e poi nelle altre regioni a Cuneo, Arezzo, Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto, Foligno, Matera e Lauria, e in diversi pronto soccorso della regione Puglia.

Il dettaglio dei programmi regionali sul sito Simeu, all’indirizzo

http://www.simeu.it/index.php#convegni

Sarà possibile seguire gli eventi su twitter seguendo #SettimanaPS ed essere aggiornati sul calendario degli eventi oltre che tramite il sito della società scientifica www.simeu.it, anche su facebook, collegandosi alla pagina dedicata all’evento.

La Settimana del pronto soccorso ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Salute.

On line il nuovo fascicolo dell’Italian Journal of Emergency Medicine

sabato, giugno 14th, 2014

Dott. Paolo Balzaretti, redazione Blog SIMEU

@P_Balzaretti


In attesa che lunedì parta la Settimana nazionale Simeu del Pronto soccorso, qualche consiglio di lettura: è  on line il 3° fascicolo dell’Italian Journal of Emergency Medicine per il 2014, come al solito ricco di materiale interessante per l’aggiornamento. Tra tutti gli articoli pubblicati, ci terrei a segnalarne due in particolare.

Il primo riguarda il tema della della responsabilità professionale del medico ed è stato scritto dall’avv. Marianna Catalini, del Servizio Legale dell’ASUR Marche.

Il dibattito sul tema è continuo ormai da lungo tempo ed è stato arricchito recentemente dall’introduzione dell’art. 3, comma 1 del D.L. 158/2012, la cosiddetta riforma Balduzzi, il quale recita: “L’esercente la professione sanitaria che nello svolgimento della propria attività si attiene a linee guida e buone pratiche accreditate dalla comunità scientifica non risponde penalmente per colpa lieve. In tali casi resta comunque fermo l’obbligo di cui all’articolo 2043 del codice civile. Il giudice, anche nella determinazione del risarcimento del danno, tiene debitamente conto della condotta di cui al primo periodo”.

Qual’era l’orientamento della giurisprudenza sul tema prima dell’introduzione del decreto? Quali interpretazioni ne sono state fornite nelle sentenze successive? Con quali implicazioni? E ancora: quali i potenziali effetti sul ricorso alla Medicina Difensiva? Come interpretare il ruolo delle linee in questa nuova luce?

L’articolo, molto approfondito, fornisce una risposta a questi quesiti e merita sicuramente la lettura.

Il secondo lavoro che vorrei segnalarvi si intitola “Fibrillazione atriale parossistica e nuovi anti-coagulanti orali” ed è stato preparato dai colleghi Di Zio, Serra, Stella e Fallani. Si tratta di un’estesa disamina sulla gestione del paziente con fibrillazione atriale che, partendo da un caso clinico, affronta tutti i punti più importanti: diagnosi differenziale rispetto ad altre tachiaritmie, stratificazione del rischio cardio-embolico per mezzo dell’impiego degli score clinici CHA2DS2-VASc SCORE e HASBLED, terapia con gli anti-coagulanti orali.

A completare l’approfondimento sulla fibrillazione atriale un case report riguardante la somministrazione di flecainide in un paziente con malattia del nodo del seno.

Segnaliamo anche un il case report di una rottura spontanea di milza e una revisione sull’impiego del doppler transcranico nel paziente critico.

Mi sembra che i motivi per scaricare il nuovo numero dell’Italian Journal of Emergency non manchino: buona lettura!

SETTIMANA NAZIONALE SIMEU DEL PRONTO SOCCORSO – DAL 16 AL 22 GIUGNO 2014

mercoledì, giugno 11th, 2014

Medici e infermieri, istituzioni e cittadini insieme per capire meglio come funziona l’emergenza sanitaria e come farla funzionare meglio

Dibattiti e incontri in luoghi pubblici delle principali città italiane

Sono 24 milioni gli italiani che ogni anno si rivolgono ai pronto soccorso degli ospedali: si tratta di casi sanitari di differente gravità, dal pericolo di vita a traumi o patologie molto meno gravi. Spesso, nel 25% dei casi, presentano anche problemi di tipo sociale: sono i casi di abuso sessuale, anziani malati e fragili, con patologie complesse e condizioni economiche svantaggiate, tossicodipendenti, senza dimora, stranieri irregolari.

Dal 16 al 22 giugno,Simeu, Società italiana di medicina di emergenza-urgenza, organizza sul territorio delle diverse regioni italiane la Settimana nazionale del pronto soccorso: medici e infermieri Simeu, in collaborazione con le associazioni dei pazienti e le istituzioni locali, organizzeranno incontri, dimostrazioni di manovre di primo soccorso e altre occasioni di confronto con la popolazione, anche fuori dagli ospedali, in luoghi inconsueti per l’emergenza.

I TEMI

Perché si aspetta in pronto soccorso, a cosa è dovuto il sovraffollamento, come funziona l’emergenza sanitaria, quale tipo di assistenza si trova in pronto soccorso: a queste domande si cercherà di dare una risposta alla cittadinanza, spiegando dinamiche e trasformazioni in atto nel mondo dell’emergenza-urgenza.

I DATI DELL’EMERGENZA SANITARIA IN ITALIA

24 milioni gli accessi ogni anno in pronto soccorso; di questi circa l’84% viene dimesso dopo aver risolto il problema di salute grazie alle cure ricevute in pronto soccorso e solo poco più del 15% viene ricoverato; i codici rossi sono l’1% del totale degli accessi, i gialli il 18%, i verdi il 66% e i bianchi, i casi meno gravi, il 14%. Su tutto il territorio nazionale ci sono 844 fra dipartimenti di emergenza e accettazione, più complessi dal punto di vista organizzativo, e più semplici pronto soccorso (331 Dea e 513 Ps). Come già detto, il 25% dei casi presenta anche problematiche anche di tipo sociale, oltre che sanitario.

La fonte dei dati rielaborati da Simeu per la Settimana del pronto soccorso è il Ministero della Salute (Nsis-Emur – Nuovo sistema informativo sanitario per il monitoraggio dell’assistenza in emergenza-urgenza) insieme all’Istituto superiore di Sanità (Siniaca, Sicurezza in ambiente domestico). A confronto con la situazione generale nazionale ed europea grazie ai dati Istat ed Eurostat.

LO SCOPO DELLA MANIFESTAZIONE

Creare un’alleanza con la popolazione, al di là della tensione dei casi di emergenza personale in occasione dei quali ci si rivolge al pronto soccorso, per costruire insieme, professionisti sanitari e cittadini un sistema sanitario migliore.

Simeu, Società italiana di medicina dell’emergenza-urgenza è una associazione scientifica senza scopo di lucro. Riunisce oltre 3.000 fra medici e infermieri che operano nell’ambito delle emergenze-urgenze sanitarie. Tra gli scopi principali della società ci sono la ricerca scientifica e la formazione dei soci.

Sarà possibile seguire gli eventi su twitter seguendo #SettimanaPS ed essere aggiornati sul calendario degli eventi oltre che tramite il sito della società scientifica www.simeu.it, anche su facebook, collegandosi alla pagina dedicata all’evento.

La Settimana del pronto soccorso ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Salute.

Fare di più non significa fare meglio: cinque raccomandazioni per rendere più appropriata la nostra pratica clinica

martedì, giugno 10th, 2014

di Bartolomeo Lorenzati, redazione blog Simeu

@BatoLorenzati

La spesa pro-capite per l’assistenza sanitaria è molto elevata e, dal 2003 al 2011, il costo medio per un accesso in DEA negli Stati Uniti è aumentato del 240%, passando da 560$ a 1355$. Analogamente agli USA accade in Italia ed in tutti gli stati del mondo che possono offrire ai propri cittadini le più avanzate tecniche per i percorsi diagnostico-terapeutici.

La Campagna Choosing Wisely, lanciata nel 2013 dall’American Board in Internal Medicine e ripresa in Italia dall’associazione “Slow Medicine”, ha proposto alle principali società scientifiche di individuare 5 test (ematochimici o di imaging) ritenuti di poco valore diagnostico e pertanto eliminabili (vedi anche il post su SIMEU blog). L’American College of Emergency Physicians ha individuato:

  1. non richiedere la TC cranico nei pazienti con trauma cranico lieve che sono a basso rischio di sanguinamento secondo gli score validati;

  2. non posizionare il catetere vescicale in Pronto Soccorso per il monitoraggio della diuresi nei pazienti emodinamicamente stabili, o solamente per la comodità del paziente o dello staff;

  3. non ritardare l’attivazione delle cure palliative e dell’hospice per i pazienti che ne potrebbero trarre beneficio;

  4. evitare l’utilizzo di antibiotici e di esami colturali per i pazienti con infezioni cutanee non complicate o ascessi sottoposti a drenaggio;

  5. evitare il posizionamento di accessi venosi per la terapia reidratante nei bambini prima di aver provato la somministrazione orale.

Nel Febbraio 2014, da parte della “Partners Healthcare”, sono stati pubblicati su JAMA Internal Medicine (1) i risultati di un Consensus Development Project organizzato con la scopo di ridurre i costi nella medicina d’urgenza. Tale gruppo era composto da sei Emergency Physicians operanti in differenti ospedali del Massachusetts (due Ospedali accademici e quattro Ospedali pubblici), con un totale di più di 320000 passaggi annui.

Gli autori dello studio hanno elaborato l’indagine valutativa suddividendola in 4 fasi: inizialmente, hanno identificato una serie di accertamenti diagnostici di basso valore clinico e sotto il diretto controllo prescrittivo degli urgentisti, in un secondo tempo li hanno suddivisi in base a criteri di rischio/beneficio, costo ed accessibilità. Al termine sono stati ottenuti 64 esami successivamente sottoposti al giudizio del technical expert panel (TEP) appositamente formato che ha individuato 5 accertamenti di basso valore diagnostico.

Le di 5 raccomandazioni inserite nella top-five list sono:

  1. non richiedere la TC della colonna cervicale per eventi traumatici nei pazienti che non soddisfano i National Emergency X-ray Utilization Study (NEXUS) o del Canadian C-Spine Rule;

  2. non richiedere la TC torace con mdc per sospetto di tromboenbolia polmonare (EP) senza aver prima stratificato il rischio per EP;

  3. non richiedere la risonanza magnetica della colonna lombare per dolore in assenza di elevati fattori di rischio;

  4. non richiedere la TC del cranico per i pazienti con trauma cranico lieve che non soddisfino i New Orleans Criteria o i Canadian CT Head Rule;

  5. richiedere la coagulazione solamente nei pazienti con coagulopatia sospetta o emorragie in corso.

Nonostante sia universalmente riconosciuto che la medicina debba basarsi su prove scientifiche di efficacia, da tempo è stato evidenziato che molti esami e molti trattamenti sia farmacologici che chirurgici, largamente diffusi nella pratica medica, non apportano benefici per i pazienti, anzi rischiano di essere dannosi.

Anche presso l’Azienda Ospedaliera in cui lavoro, il S. Croce e Carle di Cuneo, da settembre 2013 è stato avviato il progetto Aziendale “Fare di più non significa fare meglio – Le 3 pratiche a rischio di inappropriatezza” con lo scopo di migliorare la qualità e la sicurezza dei servizi erogati dalla nostra Azienda.

La nostra divisione ha individuato:

  1. evitare il posizionamento di CVP (catetere venoso periferico) ai pazienti valutati in DEA che necessitano esclusivamente di prelievo venoso, ai quali si presume ragionevolmente una mancata necessità di terapia infusionale;

  2. evitare l’esecuzione della radiografia della colonna cervicale a pazienti politraumatizzati, coscienti, asintomatici, valutabili clinicamente e senza deficit mielici (criteri Nexus + Canadian Study);

  3. evitare l’esecuzione di TC cranio ai pazienti vittima di trauma cranico minore, e considerati low-risk per danni cerebrali (età, comorbidità, dinamica, sintomi), secondo score clinici validati.

L’idea della Top Five List, della Choosing Wisely campaign o del progetto “Slow Medicine” sono utili per farci riflettere sull’utilizzo delle indagini diagnostiche inopportune e costose nella nostra professione. Storicamente i medici operano rivolti ai propri pazienti e noi ai costi, così che nel 1984 Livinsky scrisse “When practicing medicine, doctors cannot serve two masters. The doctor’s masters should be the patient”. Oggigiorno tutte le professioni sanitarie devono confrontarsi con la pressione nel migliorare sempre la qualità dei servizi offerti e con la necessità di prestare attenzione ai costi dei servizi erogati. Trovo pertanto molto interessante la spinta auto valutativa che hanno fornito tali campagne nell’ultimo anno.

Bibliografia

  1. Schuur JD, Carney DP, Lyn ET, Raja AS, Michael JA, Ross NG, Venkatesh AK. A top-five list for emergency medicine: a pilot project to improve the value of emergency care. JAMA Intern Med. 2014 Apr;174(4):509-15. Link





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