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Posts Tagged ‘Italian Journal of Emergency Medicine’

Nuovo fascicolo dell’IJEM

martedì, gennaio 20th, 2015

 

Dott. Paolo Balzaretti, redazione Blog SIMEU

Su Twitter: @P_Balzaretti

 

Eccoci nuovamente all’appuntamento con la pubblicazione del nuovo fascicolo, l’ultimo per il 2014, dell’Italian Journal of Emergency Medicine, organo ufficiale della nostra Società Scientifica.

L’apertura è riservata a un breve resoconto del Congresso Nazionale SIMEU, preparato dalla responsabile dell’Ufficio Stampa SIMEU Silvia Alparone, dal quale ci fa piacere estrarre gli ottimi numeri sull’affluenza: infatti, sono stati complessivamente 1400 i professionisti dell’Emergenza-Urgenza provenienti da tutta Italia che hanno partecipato alle attività del Congresso.

Segue il report di un interessante registro di pazienti affetti da fibrillazione atriale e avviati al trattamento con i nuovi anti-coagulanti orali, proposto da Fallavollita e colleghi. Tra i 36 pazienti arruolati, e seguiti mediamente per 6,7 mesi, si è verificato un episodio di ictus ischemico e un episodio di emorragia digestiva, che ha reso necessaria la sospensione del trattamento. Per un solo paziente è stato necessario sospendere il trattamento e avviare il warfarin a causa dell’insorgenza di nausea. Iniziative come questo registro sono molto importanti perché permettono di valutare l’efficacia e gli eventi avversi dei farmaci nel “mondo reale” dove operiamo abitualmente, al di fuori degli studi clinici, spesso basati su pazienti molto selezionati e follow up di difficile applicazione pratica.

E’ possibile stratificare in modo efficace la prognosi dei pazienti affetti da emorragia cerebrale? A questo riguardo, Masotti e collaboratori propongono uno studio di validazione del ben noto ICH score basato su pazienti di Pronto Soccorso e successivamente ricoverati in Medicina Interna. Nella casistica presentata, costituita da 170 pazienti, al crescere del punteggio ICH si verificava un incremento della probabilità di decesso durante il ricovero, che sale dallo 0% nei pazienti con ICH score di 0 al 100% nei pazienti con punteggio ≥ 5.

Il paziente anziano costituisce una sfida costante per il medico e l’infermiere dell’Emergenza- Urgenza: sviluppa con più frequenza quadri clinici atipici e presenta spesso necessità gravose anche dal punto di vista sociale e assistenziale oltre che da quello clinico. Ben consci di questi problemi, Riccardi e collaboratori, del DEA dell’Ospedale “San Paolo” di Savona, hanno approfondito il profilo epidemiologico dei pazienti ultra-ottantacinquenni afferenti alla loro struttura. Tra i risultati emerge che i grandi anziani hanno rappresentato, nel 2013, l’8,48% degli accessi, in costante crescita rispetto al 6,46% del 2007. Questi utenti tendono a presentare quadri clinici più gravi, come dimostrato dall’attribuzione di codici di triage più elevati e dalla maggior tasso ricovero (pari al 43% rispetto al 18-20% della popolazione complessiva). Nel 23% dei casi il motivo d’accesso era costituito da cadute e traumi.

Forse però il tema centrale di questo fascicolo è lo scompenso cardiaco acuto, affrontato da due approfondite revisioni. La prima, redatta da De Luca et al., tratta degli aspetti fisiopatologici e terapeutici. La seconda, proposta da Grimaldi, sintetizza gli aspetti infermieristici dell’assistenza al paziente con edema polmonare acuto cardiogeno, sottolineando l’importanza della continuità dell’assistenza nella transizione dal Pronto Soccorso all’unità di Terapia Intensiva Cardiologica.

Sempre in ambito cardiologico, vi segnaliamo una corposa revisione, opera di Sonaglioni e colleghi, ricca di materiale iconografico, sul ruolo dell’ecoscopia cardiaca di Pronto Soccorso nell’individuazione di masse intracardiache, a ulteriore dimostrazione della crescente competenza che si sta accumulando anche in Medicina d’Urgenza nell’impiego di questa tecnica di imaging.

Come sempre non possono mancare i case reports: in questo fascicolo la disamina di un caso di rottura spontanea di un aneurisma dell’arteria iliaca, segnalato da Cacciapuoti e colleghi del Cardarelli di Napoli.

Degna conclusione, come sempre, la panoramica sulla “Letteratura in Urgenza” proposta dal dott. Rodolfo Ferrari che ci tiene informati sulle pubblicazioni recenti più rilevanti per la nostra professione.

Per scaricare la vostra copia in formato pdf, cliccate qui. Buona lettura!

On line il nuovo fascicolo dell’Italian Journal of Emergency Medicine

sabato, giugno 14th, 2014

Dott. Paolo Balzaretti, redazione Blog SIMEU

@P_Balzaretti


In attesa che lunedì parta la Settimana nazionale Simeu del Pronto soccorso, qualche consiglio di lettura: è  on line il 3° fascicolo dell’Italian Journal of Emergency Medicine per il 2014, come al solito ricco di materiale interessante per l’aggiornamento. Tra tutti gli articoli pubblicati, ci terrei a segnalarne due in particolare.

Il primo riguarda il tema della della responsabilità professionale del medico ed è stato scritto dall’avv. Marianna Catalini, del Servizio Legale dell’ASUR Marche.

Il dibattito sul tema è continuo ormai da lungo tempo ed è stato arricchito recentemente dall’introduzione dell’art. 3, comma 1 del D.L. 158/2012, la cosiddetta riforma Balduzzi, il quale recita: “L’esercente la professione sanitaria che nello svolgimento della propria attività si attiene a linee guida e buone pratiche accreditate dalla comunità scientifica non risponde penalmente per colpa lieve. In tali casi resta comunque fermo l’obbligo di cui all’articolo 2043 del codice civile. Il giudice, anche nella determinazione del risarcimento del danno, tiene debitamente conto della condotta di cui al primo periodo”.

Qual’era l’orientamento della giurisprudenza sul tema prima dell’introduzione del decreto? Quali interpretazioni ne sono state fornite nelle sentenze successive? Con quali implicazioni? E ancora: quali i potenziali effetti sul ricorso alla Medicina Difensiva? Come interpretare il ruolo delle linee in questa nuova luce?

L’articolo, molto approfondito, fornisce una risposta a questi quesiti e merita sicuramente la lettura.

Il secondo lavoro che vorrei segnalarvi si intitola “Fibrillazione atriale parossistica e nuovi anti-coagulanti orali” ed è stato preparato dai colleghi Di Zio, Serra, Stella e Fallani. Si tratta di un’estesa disamina sulla gestione del paziente con fibrillazione atriale che, partendo da un caso clinico, affronta tutti i punti più importanti: diagnosi differenziale rispetto ad altre tachiaritmie, stratificazione del rischio cardio-embolico per mezzo dell’impiego degli score clinici CHA2DS2-VASc SCORE e HASBLED, terapia con gli anti-coagulanti orali.

A completare l’approfondimento sulla fibrillazione atriale un case report riguardante la somministrazione di flecainide in un paziente con malattia del nodo del seno.

Segnaliamo anche un il case report di una rottura spontanea di milza e una revisione sull’impiego del doppler transcranico nel paziente critico.

Mi sembra che i motivi per scaricare il nuovo numero dell’Italian Journal of Emergency non manchino: buona lettura!

Maxi-emergenza e attacco bioterroristico: il nuovo fascicolo dell’Italian Journal of Emergency Medicine

mercoledì, aprile 23rd, 2014

di Paolo Balzaretti, redazione blog Simeu

@P_Balzaretti

Il 2° fascicolo del 2014 dell’Italian Journal of Emergency Medicine, appena pubblicato e disponibile sul sito Simeu cliccando qui, è per la maggior parte dedicato all’approfondimento di una tema di notevole attualità, quello della Maxi-Emergenza, in particolare legata ad attacco bioterroristico.

In quest’ottica, il lavoro di apertura non può che riguardare gli “Aspetti organizzativi in Maxiemergenze: il triage”, proposto da Scarone e colleghi della medicina d’Urgenza dell’ASL di Vercelli, nel quale vengono analizzati i protocolli START, SMART e CESIRA.

Cosa intendiamo per “minaccia biologica”? Il dott. Ferraris, specialista della politiche di sicurezza e protezione civile presso la Provincia di Alessandria, ci introduce alle relative definizioni preliminari, alle possibili manifestazioni concrete, alle strategie di risposta a livello nazionale e internazionale, associando alcuni dati storici riguardanti l’impiego di agenti biologici con scopi offensivi (p. 47).

La dott.ssa Cinzia Barletta, nell’articolo “Biological Terrorism Risk: general aspects”, propone un’analisi dell’evento bio-terroristico secondo il consolidato schema delle quattro fasi della Maxi-Emergenza: valutazione ed attenuazione del rischio, preparazione, risposta e mitigazione del danno, recupero ed analisi della attività ed esiti (p. 19).

Il dott. Monti e colleghi entrano ulteriormente nei particolari, chiarendo quale debba essere l’organizzazione pratica della risposta a un attacco bioterroristico (p. 24).

Una delle prospettive più inquietanti degli attacchi bioterroristici riguarda la possibilità di impiego di agenti microbiologici semi-sconosciuti ma altamente patogeni tipo la Burkholderia Mallei, agente etiologica della cosiddetta morva, una zoonosi frequentemente fatale: approfondisce il tema il dott. Fasanella, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata

Spostandoci dall’ambito batteriologico, il dott. Menghini, dell’Area Critica dell’Usl Umbria 1, offre una paronimica riguardante gli agenti chimici potenzialmente utilizzabili negli attacchi terroristici (p. 33).

Marzoli e Marsella, del corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, ampliano la prospettiva sugli aspetti organizzativi al di fuori dell’ambito sanitario illustrando l’evoluzione del Progetto CAP (common Alerting Program), volto a favorire l’interoperabilità dei dati tra le Istituzioni preposte al soccorso in caso di grandi emergenze (p. 35).

Non mancheranno, come sempre, i contributi dell’Area Giovani, dell’Area nursing e la panoramica sulla novità dalla letteratura internazionale. Buona lettura!





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