IL BLOG DI SIMEU

 

Fine settimana all’insegna del buon uso del Pronto soccorso in molte città d’Italia

giugno 20th, 2014 | NO COMMENTS

Prosegue la Settimana del Pronto soccorso 2014: incontri e dimostrazioni pratiche di tecniche salvavita
 

di @SilviaAlparone

Oggi inizia il lungo weekend della ‪#‎SettimanaPS‬: rush finale per la prima edizione della manifestazione ‪#‎Simeu‬. Molti gli eventi in piazza e luoghi pubblici particolarmente frequentati, a partire da Roma, dove oggi dalle 15 nel centro commerciale Euroma2, medici e infermieri di pronto soccorso organizzano una dimostrazione pubblica della loro attività quotidiana: esercitazioni di manovre rianimatorie, simulazioni di visite mediche e attività varie come la ricerca di un posto letto per il ricovero in reparto, gestione dei familiari dell’assistito. Poi a Genova ancora gazebo al Porto antico e in piazza De Ferrari; a Perugia, dimostrazioni pratiche di pronto soccorso nei pressi della Rocca Paolina; idem a Modena, Bologna, Riccione, Faenza e Reggio Emilia; a Matera dimostrazioni di tecniche di rianimazione con l’aiuto di manichini; anche a Fano, Urbino e Pesaro; a Marcianise nel centro commerciale Campania.

E poi ancora incontri e dibattiti: a Livorno, all’Accademia navale si parla stamattina di “Emergenze in ambiente acquatico”; al Policlinico di Chieti incontro su “L’organizzazione dei servizi d’emergenza” con operatori sanitari di altre aree mediche. Per finire a Vibo Valentia, nell’Auditorium della Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato, incontro con i sindacati, il Tribunale dei diritti del malato sul corretto uso del Pronto soccorso. Buon lavoro a tutti!

Tutti i programmi regionali su www.simeu.it. Intanto qui di seguito qualche scatto dall SettimanaPS in Liguria

 

Settimana nazionale Simeu del #PS: i dati e lo spirito dell’iniziativa

giugno 19th, 2014 | NO COMMENTS

Medici e infermieri, istituzioni, associazioni e cittadini insieme per capire come funziona l’emergenza sanitaria e come farla funzionare meglio

Incontri e dimostrazioni pratiche in luoghi pubblici di molte città italiane

 

@SilviaAlparone

ROMA 18 GIUGNO 2014 – Ogni anno circa un terzo degli italiani si rivolge a un Pronto soccorso: circa 24 milioni in tutto. Sul totale i codici rossi sono l’1% del totale degli accessi, i gialli il 18%, i verdi il 66% e i bianchi, i meno gravi, il 14%. Fra tutti i casi, solo il 15% viene ricoverato: circa l’84% viene curato e dimesso senza più bisogno di ricovero, perché il personale oggi è specializzato oltre che nell’emergenza anche nella definizione dei percorsi di cura per i pazienti non critici. Perché sono molto cambiate sia la professionalità dei medici dell’emergenza che l’organizzazione sanitaria delle cure.

È la fotografia scattata da Simeu, Società italiana di medicina dell’emergenza-urgenza, che ha promosso la Settimana nazionale di Pronto soccorso per far dialogare professionisti della sanità e cittadini in una occasione diversa dal momento di crisi in cui ci si rivolge all’emergenza, per spiegare in cosa consiste oggi e come è cambiata negli anni l’attività sanitaria di pronto soccorso, perché si aspetta, cos’è il triage, quale medico e quale infermiere si trovano oggi nei reparti di emergenza-urgenza. E per ascoltare le esigenze delle associazioni e della popolazione.

Per tutta la settimana fra lunedì 16 e domenica 22 giugno, in molte città italiane sono previsti incontri, dimostrazioni in piazza, spettacoli teatrali e convegni aperti alla cittadinanza sui temi dell’emergenza, con un fitto calendario di appuntamenti, organizzati in collaborazione con le istituzioni, gli enti locali e con varie componenti del mondo del volontariato.

I casi socio-sanitari. Tutti i giorni, nei pronto soccorso italiani si presentano problemi di salute gravissimi e meno gravi, che spesso, nel 25% dei casi, sono problemi anche sociali oltre che sanitari: violenze di genere, anziani con malattie complicate dall’età, tossicodipendenti, persone senza fissa dimora, incidenti domestici, incidenti stradali, incidenti sul lavoro.

Sono ambiti che richiedono un lavoro di collaborazione stretta fra il personale sanitario, le forze dell’ordine, i servizi sociali e le associazioni di volontariato e raccontano una realtà in cui il Pronto soccorso è diventato il centro di una rete di assistenza alla popolazione non più esclusivamente sanitaria, a cui il personale dell’emergenza cerca di far fronte.

In un contesto in cui l’organizzazione sanitaria sta cambiando – afferma Gian Alfonso Cibinel, presidente nazionale Simeu – in funzione di una minore disponibilità di risorse economiche e di una una crescente richiesta di cure dalla parte della popolazione, il sistema dell’emergenza rischia di vedere esplodere i propri problemi legati al sovraffollamento, alle attese per i ricoveri e alla limitata disponibilità di personale formato e motivato, fenomeni che possono avere pesanti conseguenze: pericolo per la salute dei cittadini, deterioramento della qualità dei servizi erogati e peggioramento delle condizioni di lavoro degli operatori, che a volte diventano insostenibili. La Settimana del Pronto soccorso ha lo scopo di spiegare alla popolazione quale lavoro quotidianamente svolgono gli operatori dell’emergenza sanitaria, aprendo un canale di dialogo fra chi cura e chi viene curato, lontano dai momenti di sofferenza e di tensione, per cercare di costruire insieme un sistema sanitario migliore, in collaborazione con le istituzioni”.

Siamo lieti di avviare la collaborazione con Simeu – ha dichiarato Giulia Mannella, Area Salute e progetti del Tribunale dei diritti del malato/Cittadinanzattivaper difendere e valorizzare i servizi dei emergenza-urgenza, anche in relazione ai casi di fragilità sociale che sempre più si rivolgono ai pronto soccorso. E’ necessario promuovere una rete sempre più stretta fra pronto soccorso, 118 e servizi del territorio e d’altro canto favorire l’uniformazione di procedure aziendali e regionali, a cominciare proprio da quelle relative al triage”.

Gli incidenti e le violenze. Quali casi arrivano in pronto soccorso? Una delle voci più importanti fra i motivi per cui i pazienti si rivolgono al Pronto soccorso è il trauma, in seguito a incidente o violenza.

Circa il 30% degli accessi in pronto soccorso si deve a incidenti o violenze, per un totale di oltre 7 milioni di casi ogni anno, di cui il 31% sono incidenti domestici, il 13,8% incidenti stradali, il 7% incidenti sul lavoro, il 3,8% incidenti sportivi e l’1,6% incidenti scolastici.

In queste voci si celano però problemi sociali ad altissimo impatto, come le violenze di genere, spesso denunciate come incidenti domestici, cadute o inciampi, e su cui non esiste pertanto un dato preciso di rilevazione del fenomeno. Si stima che a ogni accesso per trauma che si rivela essere un caso di violenza di genere ne corrispondano tre di violenza non dicharata. Studi in corso su iniziativa Simeu puntano proprio a far emergere il dato del sommerso nel totale degli accessi di pronto soccorso, in particolare fra quelli relativi ai traumi accidentali e agli incidenti domestici, partendo dall’evidenza che molti dei casi sospetti sono donne che si presentano al pronto soccorso in maniera ripetuta.

(dati 2011 Simeu rielaborati da fonte Nsis-Emur – Nuovo sistema informativo sanitario per il monitoraggio dell’assistenza in emergenza-urgenza del Ministero della Salute e Siniaca, Sicurezza in ambiente domestico – Istituto superiore di Sanità. A confronto con la situazione generale nazionale ed europea grazie ai dati Istat ed Eurostat).

Il mercoledì da leoni della #SettimanaPS

giugno 18th, 2014 | NO COMMENTS

@SilviaAlparone

 

Cosa fate oggi? Siete a Ferrara? occhio ai gazebo di piazza Savonarola: medici e infermieri Simeu spiegano alla cittadinanza come funzionano i pronto soccorso con dimostrazioni di tecniche sanitarie emergenza. Siete all’Ikea di Pisa per i mobili di casa? all’ingresso c’è il gazebo Simeu. Lo stesso anche a Fermo, Foggia, Chieti e in molte altre città d’Italia. Vivete sotto il Vesuvio? su LiraTv interviste per capire come gira la macchina dell’emergenza-urgenza. A Torino in circoscrizione6, quella del quartiere “caldo” di Barriera di Milano, alle 15 medici e infermieri incontrano lapopolazione: sarà un bel match! E per finire se avete voglia di teatro, stasera alle 20.30 all’Università di Pavia “Dietro le porte del “Pronto soccorso”, spettacolo con tanto di dibattito. Per non perdervi gli appuntamenti della vostra regione www.simeu.it. Cliccate sul logo della manifestazione e inizierà anche per voi la #SettimanaPS.

Intanto a Roma incontro con la stampa: oggi alle 11 al Ministero della Salute, incontro con i giornalisti per presentare i dati e lo spirito dell’iniziativa. Con il presidente nazionale Simeu, Gian Alfonso Cibinel.

INIZIA LA #SettimanaPS: gli eventi di lunedì 16 e martedì 17 giugno in tutta Italia

giugno 15th, 2014 | NO COMMENTS

@SilviaAlparone

Al via gli appuntamenti della #SettimanaPS: l’avvio ufficiale si terrà a Roma, lunedì 16 giugno, in piazza san Giovanni in Laterano, adiacente all’ospedale San Giovanni Addolorata: Dalle 10 alle 14, medici e infermieri Simeu, con una serie di simulazioni di attività che in pronto soccorso tutti i giorni si affrontano contemporaneamente – manovre rianimatorie, elettrocardiogramma, respirazione bocca a bocca su manichini- raccontano alla cittadinanza il lavoro “multitasking” quotidiano dei sanitari dell’emergenza.

Parteciperanno le associazioni volontariato, Cittadinanzattiva, gli specializzandi della Scuola di Medicina di emergenza urgenza e un gruppo di bambini con le magliette della manifestazione.

Lo scopo dell’iniziativa è avvicinare professionisti della sanità e cittadini in un momento lontano dalla tensione dell’emergenza, per creare un’alleanza per un sistema sanitario migliore.

ALTRI EVENTI NELLE REGIONI ITALIANE PREVISTI PER LUNEDI’ 16 GIUGNO

FIRENZE

Palazzo della Regione, sala Pegaso – ore 9.00 “Il Pronto soccorso incontra la cittadinanza”

Si parlerà del ruolo del medico e di quello dell’infermiere dell’emergenza, con particolare attenzione ad “aspettative, entusiasmo e impegno dei giovani medici” e ai nuovi modelli organizzativi che la Toscana sta sperimentando in pronto soccorso, incentrati in particolare sulla figura dell’infermiere.

GENOVA

Aula Accademia Ligustica Belle Arti, largo Pertini, 4 presso piazza De Ferrari, ore 16-18.30: “Pronto soccorso luogo di accoglienza: incrocio di culture diverse”.

Incontro con la popolazione e le associazioni.

Ancora, iniziative per questa prima giornata sono state organizzate in Emilia Romagna a Reggio Emilia, in Piemonte a Cuneo e Ivrea (provincia di Torino), nelle Marche a Fermo, in Abruzzo a Chieti, in Basilicata a Lagonegro e Matera, in Campania ad Avellino,

Gli eventi di martedì 17 giugno

MILANO

Policlinico, Aula magna Clinica Mangiagalli, via della Commenda 2 “Casi clinici in scena: Una giornata in pronto soccorso” – ore 18.

Una breve pièce teatrale sulla concitazione dell’attività di pronto soccorso seguita da una tavola rotonda a cui parteciperanno medici, associazioni e cittadini, sul concetto di tempo in pronto soccorso, nella percezione delle figure coinvolte: medico, infermiere, paziente e familiari; le attese, le attività sanitarie e le aspettative dei cittadini.

Organizzano Simeu, Società italiana di emergenza urgenza e Fondazione Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlicnico, in collaborazione con Associazione Amici del Policlinico e della Mangiagalli Donatori di sangue onlus e Sagome Teatro.

NAPOLI

Ospedale Cardarelli, esterno ingresso principale: gazebo “Il pronto soccorso incontra i cittadini” – ore 10 – 18.

Gli operatori sanitari, medici e infermieri, risponderanno alle domande dei cittadini sull’organizzazione e il funzionamento dell’emergenza: che cos’è e come funziona il triage? Perché si aspetta? Come viene trattato il dolore? Come possiamo migliorare il servizio?

GENOVA

Palazzo Ducale, Sala Società di Storia Patria, piano terra “Pronto soccorso e vittime di violenza e maltrattamento” – ore 16 – 18.30.

Altre iniziative in giornata ancora in Liguria a Rapallo, e poi nelle altre regioni a Cuneo, Arezzo, Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto, Foligno, Matera e Lauria, e in diversi pronto soccorso della regione Puglia.

Il dettaglio dei programmi regionali sul sito Simeu, all’indirizzo

http://www.simeu.it/index.php#convegni

Sarà possibile seguire gli eventi su twitter seguendo #SettimanaPS ed essere aggiornati sul calendario degli eventi oltre che tramite il sito della società scientifica www.simeu.it, anche su facebook, collegandosi alla pagina dedicata all’evento.

La Settimana del pronto soccorso ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Salute.

On line il nuovo fascicolo dell’Italian Journal of Emergency Medicine

giugno 14th, 2014 | NO COMMENTS

Dott. Paolo Balzaretti, redazione Blog SIMEU

@P_Balzaretti


In attesa che lunedì parta la Settimana nazionale Simeu del Pronto soccorso, qualche consiglio di lettura: è  on line il 3° fascicolo dell’Italian Journal of Emergency Medicine per il 2014, come al solito ricco di materiale interessante per l’aggiornamento. Tra tutti gli articoli pubblicati, ci terrei a segnalarne due in particolare.

Il primo riguarda il tema della della responsabilità professionale del medico ed è stato scritto dall’avv. Marianna Catalini, del Servizio Legale dell’ASUR Marche.

Il dibattito sul tema è continuo ormai da lungo tempo ed è stato arricchito recentemente dall’introduzione dell’art. 3, comma 1 del D.L. 158/2012, la cosiddetta riforma Balduzzi, il quale recita: “L’esercente la professione sanitaria che nello svolgimento della propria attività si attiene a linee guida e buone pratiche accreditate dalla comunità scientifica non risponde penalmente per colpa lieve. In tali casi resta comunque fermo l’obbligo di cui all’articolo 2043 del codice civile. Il giudice, anche nella determinazione del risarcimento del danno, tiene debitamente conto della condotta di cui al primo periodo”.

Qual’era l’orientamento della giurisprudenza sul tema prima dell’introduzione del decreto? Quali interpretazioni ne sono state fornite nelle sentenze successive? Con quali implicazioni? E ancora: quali i potenziali effetti sul ricorso alla Medicina Difensiva? Come interpretare il ruolo delle linee in questa nuova luce?

L’articolo, molto approfondito, fornisce una risposta a questi quesiti e merita sicuramente la lettura.

Il secondo lavoro che vorrei segnalarvi si intitola “Fibrillazione atriale parossistica e nuovi anti-coagulanti orali” ed è stato preparato dai colleghi Di Zio, Serra, Stella e Fallani. Si tratta di un’estesa disamina sulla gestione del paziente con fibrillazione atriale che, partendo da un caso clinico, affronta tutti i punti più importanti: diagnosi differenziale rispetto ad altre tachiaritmie, stratificazione del rischio cardio-embolico per mezzo dell’impiego degli score clinici CHA2DS2-VASc SCORE e HASBLED, terapia con gli anti-coagulanti orali.

A completare l’approfondimento sulla fibrillazione atriale un case report riguardante la somministrazione di flecainide in un paziente con malattia del nodo del seno.

Segnaliamo anche un il case report di una rottura spontanea di milza e una revisione sull’impiego del doppler transcranico nel paziente critico.

Mi sembra che i motivi per scaricare il nuovo numero dell’Italian Journal of Emergency non manchino: buona lettura!

SETTIMANA NAZIONALE SIMEU DEL PRONTO SOCCORSO – DAL 16 AL 22 GIUGNO 2014

giugno 11th, 2014 | 3 COMMENTS

Medici e infermieri, istituzioni e cittadini insieme per capire meglio come funziona l’emergenza sanitaria e come farla funzionare meglio

Dibattiti e incontri in luoghi pubblici delle principali città italiane

Sono 24 milioni gli italiani che ogni anno si rivolgono ai pronto soccorso degli ospedali: si tratta di casi sanitari di differente gravità, dal pericolo di vita a traumi o patologie molto meno gravi. Spesso, nel 25% dei casi, presentano anche problemi di tipo sociale: sono i casi di abuso sessuale, anziani malati e fragili, con patologie complesse e condizioni economiche svantaggiate, tossicodipendenti, senza dimora, stranieri irregolari.

Dal 16 al 22 giugno,Simeu, Società italiana di medicina di emergenza-urgenza, organizza sul territorio delle diverse regioni italiane la Settimana nazionale del pronto soccorso: medici e infermieri Simeu, in collaborazione con le associazioni dei pazienti e le istituzioni locali, organizzeranno incontri, dimostrazioni di manovre di primo soccorso e altre occasioni di confronto con la popolazione, anche fuori dagli ospedali, in luoghi inconsueti per l’emergenza.

I TEMI

Perché si aspetta in pronto soccorso, a cosa è dovuto il sovraffollamento, come funziona l’emergenza sanitaria, quale tipo di assistenza si trova in pronto soccorso: a queste domande si cercherà di dare una risposta alla cittadinanza, spiegando dinamiche e trasformazioni in atto nel mondo dell’emergenza-urgenza.

I DATI DELL’EMERGENZA SANITARIA IN ITALIA

24 milioni gli accessi ogni anno in pronto soccorso; di questi circa l’84% viene dimesso dopo aver risolto il problema di salute grazie alle cure ricevute in pronto soccorso e solo poco più del 15% viene ricoverato; i codici rossi sono l’1% del totale degli accessi, i gialli il 18%, i verdi il 66% e i bianchi, i casi meno gravi, il 14%. Su tutto il territorio nazionale ci sono 844 fra dipartimenti di emergenza e accettazione, più complessi dal punto di vista organizzativo, e più semplici pronto soccorso (331 Dea e 513 Ps). Come già detto, il 25% dei casi presenta anche problematiche anche di tipo sociale, oltre che sanitario.

La fonte dei dati rielaborati da Simeu per la Settimana del pronto soccorso è il Ministero della Salute (Nsis-Emur – Nuovo sistema informativo sanitario per il monitoraggio dell’assistenza in emergenza-urgenza) insieme all’Istituto superiore di Sanità (Siniaca, Sicurezza in ambiente domestico). A confronto con la situazione generale nazionale ed europea grazie ai dati Istat ed Eurostat.

LO SCOPO DELLA MANIFESTAZIONE

Creare un’alleanza con la popolazione, al di là della tensione dei casi di emergenza personale in occasione dei quali ci si rivolge al pronto soccorso, per costruire insieme, professionisti sanitari e cittadini un sistema sanitario migliore.

Simeu, Società italiana di medicina dell’emergenza-urgenza è una associazione scientifica senza scopo di lucro. Riunisce oltre 3.000 fra medici e infermieri che operano nell’ambito delle emergenze-urgenze sanitarie. Tra gli scopi principali della società ci sono la ricerca scientifica e la formazione dei soci.

Sarà possibile seguire gli eventi su twitter seguendo #SettimanaPS ed essere aggiornati sul calendario degli eventi oltre che tramite il sito della società scientifica www.simeu.it, anche su facebook, collegandosi alla pagina dedicata all’evento.

La Settimana del pronto soccorso ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Salute.

Fare di più non significa fare meglio: cinque raccomandazioni per rendere più appropriata la nostra pratica clinica

giugno 10th, 2014 | 1 COMMENT

di Bartolomeo Lorenzati, redazione blog Simeu

@BatoLorenzati

La spesa pro-capite per l’assistenza sanitaria è molto elevata e, dal 2003 al 2011, il costo medio per un accesso in DEA negli Stati Uniti è aumentato del 240%, passando da 560$ a 1355$. Analogamente agli USA accade in Italia ed in tutti gli stati del mondo che possono offrire ai propri cittadini le più avanzate tecniche per i percorsi diagnostico-terapeutici.

La Campagna Choosing Wisely, lanciata nel 2013 dall’American Board in Internal Medicine e ripresa in Italia dall’associazione “Slow Medicine”, ha proposto alle principali società scientifiche di individuare 5 test (ematochimici o di imaging) ritenuti di poco valore diagnostico e pertanto eliminabili (vedi anche il post su SIMEU blog). L’American College of Emergency Physicians ha individuato:

  1. non richiedere la TC cranico nei pazienti con trauma cranico lieve che sono a basso rischio di sanguinamento secondo gli score validati;

  2. non posizionare il catetere vescicale in Pronto Soccorso per il monitoraggio della diuresi nei pazienti emodinamicamente stabili, o solamente per la comodità del paziente o dello staff;

  3. non ritardare l’attivazione delle cure palliative e dell’hospice per i pazienti che ne potrebbero trarre beneficio;

  4. evitare l’utilizzo di antibiotici e di esami colturali per i pazienti con infezioni cutanee non complicate o ascessi sottoposti a drenaggio;

  5. evitare il posizionamento di accessi venosi per la terapia reidratante nei bambini prima di aver provato la somministrazione orale.

Nel Febbraio 2014, da parte della “Partners Healthcare”, sono stati pubblicati su JAMA Internal Medicine (1) i risultati di un Consensus Development Project organizzato con la scopo di ridurre i costi nella medicina d’urgenza. Tale gruppo era composto da sei Emergency Physicians operanti in differenti ospedali del Massachusetts (due Ospedali accademici e quattro Ospedali pubblici), con un totale di più di 320000 passaggi annui.

Gli autori dello studio hanno elaborato l’indagine valutativa suddividendola in 4 fasi: inizialmente, hanno identificato una serie di accertamenti diagnostici di basso valore clinico e sotto il diretto controllo prescrittivo degli urgentisti, in un secondo tempo li hanno suddivisi in base a criteri di rischio/beneficio, costo ed accessibilità. Al termine sono stati ottenuti 64 esami successivamente sottoposti al giudizio del technical expert panel (TEP) appositamente formato che ha individuato 5 accertamenti di basso valore diagnostico.

Le di 5 raccomandazioni inserite nella top-five list sono:

  1. non richiedere la TC della colonna cervicale per eventi traumatici nei pazienti che non soddisfano i National Emergency X-ray Utilization Study (NEXUS) o del Canadian C-Spine Rule;

  2. non richiedere la TC torace con mdc per sospetto di tromboenbolia polmonare (EP) senza aver prima stratificato il rischio per EP;

  3. non richiedere la risonanza magnetica della colonna lombare per dolore in assenza di elevati fattori di rischio;

  4. non richiedere la TC del cranico per i pazienti con trauma cranico lieve che non soddisfino i New Orleans Criteria o i Canadian CT Head Rule;

  5. richiedere la coagulazione solamente nei pazienti con coagulopatia sospetta o emorragie in corso.

Nonostante sia universalmente riconosciuto che la medicina debba basarsi su prove scientifiche di efficacia, da tempo è stato evidenziato che molti esami e molti trattamenti sia farmacologici che chirurgici, largamente diffusi nella pratica medica, non apportano benefici per i pazienti, anzi rischiano di essere dannosi.

Anche presso l’Azienda Ospedaliera in cui lavoro, il S. Croce e Carle di Cuneo, da settembre 2013 è stato avviato il progetto Aziendale “Fare di più non significa fare meglio – Le 3 pratiche a rischio di inappropriatezza” con lo scopo di migliorare la qualità e la sicurezza dei servizi erogati dalla nostra Azienda.

La nostra divisione ha individuato:

  1. evitare il posizionamento di CVP (catetere venoso periferico) ai pazienti valutati in DEA che necessitano esclusivamente di prelievo venoso, ai quali si presume ragionevolmente una mancata necessità di terapia infusionale;

  2. evitare l’esecuzione della radiografia della colonna cervicale a pazienti politraumatizzati, coscienti, asintomatici, valutabili clinicamente e senza deficit mielici (criteri Nexus + Canadian Study);

  3. evitare l’esecuzione di TC cranio ai pazienti vittima di trauma cranico minore, e considerati low-risk per danni cerebrali (età, comorbidità, dinamica, sintomi), secondo score clinici validati.

L’idea della Top Five List, della Choosing Wisely campaign o del progetto “Slow Medicine” sono utili per farci riflettere sull’utilizzo delle indagini diagnostiche inopportune e costose nella nostra professione. Storicamente i medici operano rivolti ai propri pazienti e noi ai costi, così che nel 1984 Livinsky scrisse “When practicing medicine, doctors cannot serve two masters. The doctor’s masters should be the patient”. Oggigiorno tutte le professioni sanitarie devono confrontarsi con la pressione nel migliorare sempre la qualità dei servizi offerti e con la necessità di prestare attenzione ai costi dei servizi erogati. Trovo pertanto molto interessante la spinta auto valutativa che hanno fornito tali campagne nell’ultimo anno.

Bibliografia

  1. Schuur JD, Carney DP, Lyn ET, Raja AS, Michael JA, Ross NG, Venkatesh AK. A top-five list for emergency medicine: a pilot project to improve the value of emergency care. JAMA Intern Med. 2014 Apr;174(4):509-15. Link

Esperimenti 2.0 per i congressi Simeu: il successo della Lombardia

giugno 9th, 2014 | NO COMMENTS

di @SilviaAlparone

 

Interattività e partecipazione. E’ stata questa la chiave del congresso regionale della Lombardia del 2014 “Itinerari di Pronto Soccorso”. Gli scorsi 22 e 23 maggio i circa 150 partecipanti alle due giornate di lavori hanno vissuto un’edizione particolarmente coinvolgente dell’annuale appuntamento che si tiene all’Irccs San Matteo di Pavia. L’organizzazione della prima giornata in particolare è stata affidata ai Giovani della Società scientifica, che hanno utilizzato nuovi strumenti tecnologici e social.

Francesco Geraci, responsabile Simeu Giovani Lombardia, qual è stato il momento più vivace del vostro programma?

“Sicuramente il momento del sondaggio, durante il primo appuntamento che abbiamo intitolato Fari nel buio: dopo la presentazione dei casi clinici che ci eramo proposti di esaminare, a partire dalla discussione sulle linee guida della colica renale, la partecipazione del pubblico è stata assicurata dall’ultilizzo di un applicativo, Socrative, che i partecipanti hanno potuto scaricare gratuitamente sui loro tablet e smartphone per un utilizzo immediato. L’app ha consentito di interagire velocemente: chi conduceva l’incontro poneva quesiti a cui il pubblico rispondeva in tempo reale, e le risposte venivano proiettate e quindi condivise man mano che venivano inviate, senza indicarne l’autore, in maniera tale da evitare reticenze o timidezze che a volte possono impastoiare il dibattito”.

Un momento del Congresso di Pavia

Taglio pratico e forti basi scientifiche per rendere gli appuntamenti congressuali ancora più produttivi nel confronto professionale?

“E’ un modello che ha riscosso il successo dei partecipanti, e non solo dei più giovani: l’attenzione e la partecipazione sono state alte per tutta la durata dell’incontro, circa un’ora e mezza, stimolando una discussione particolarmente vivace, che abbiamo dovuto stoppare per limiti di tempo invece che sollecitare, come spesso accade”.

Interattività e coinvolgimento del pubblico anche applicati alla presentazione dell’attività di ricerca targata Simeu di cui si è parlato nella sessione pomeridiana.

“Il pomeriggio della giornata organizzata dai Giovani in collaborazione con la sezione formazione e ricerca Simeu, è stata dedicata alla ricerca e all’attività del Centro Studi della Società scientifica. Sono stati anche presentati i lavori scientifici di soci Simeu lombardi pubblicati su riviste con impact factor e anche sulla presentazione degli abstract migliori abbiamo cercato una discussione stimolante e il pubblico ha risposto benissimo”.

Anche la seconda giornata, improntata a un più tradizionale schema d’azione congressuale, ha avuto un forte carattere innovativo in particolare nei temi trattati: si è parlato di nuovi modelli organizzativi in pronto soccorso, in particolare di terapie subintensive, del caso del Nucleo di assistenza avanzata del pronto soccorso di Foggia e di  lean thinking, strategia operativa nata dal mondo automotive, e da lì applicata in settori diversi sempre con l’obiettivo di aumentare l’efficienza ed eliminare gli sprechi.

Un caso, quello del congresso regionale della Lombardia di quest’anno, che segue la traccia segnata fra l’altro da Foam, Free open access meducatiom, il movimento internazionale che grazie all’uso massiccio dei social e dei nuovi strumenti tecnologici sta provocando importanti cambiamenti metodologici nella medicina d’emergenza-urgenza anche italiana.

Gli Atti del congresso sono già disponibili sul sito simeu.it, nella sezione Convegni.

I farmaci alfa-litici per la terapia espulsiva medica dei calcoli ureterali

maggio 28th, 2014 | NO COMMENTS

 

Dott. Paolo Balzaretti, redazione Blog SIMEU

@P_Balzaretti

 

Conoscenze attuali.

I calcoli ureterali spesso diventano sintomatici, causando una sindrome dolorosa caratteristica, la colica renale, che il più delle volte conduce in Pronto Soccorso chi ne è colpito. In questo caso, il primo passo è proprio quello del controllo del dolore, tema trattato da una revisione della Cochrane Collaboration del 2009, di cui una nuova versione è in preparazione.

Somministrata la terapia analgesica, è necessario stabilire come favorire l’espulsione dei calcoli, al fine di ridurre la possibilità di recidiva della colica e di insorgenza delle altre possibili complicanze (sovra infezione, riduzione della funzione renale). Sono possibili due strategie: una di rimozione attiva, per mezzo di uretroscopia o terapia con onde d’urto (1) e una di osservazione associata a terapia espulsiva medica. Secondo le linee guida dell’ European Association of Urology (1), la prima strategia è indicata nel caso vi sia bassa probabilità di passaggio spontaneo (dettata soprattutto dalle loro dimensioni), in caso di dolore persistente nonostante adeguata terapia analgesica, di ostruzione persistente, di insufficienza renale, di evidenza di sepsi.

Qualora questi criteri non siano soddisfatti, vi è spazio per la cosiddetta terapia espulsiva medica. Nel corso del tempo sono state proposte la terapia con idratazione abbondante e diuretici (trattata da una precedente revisione Cochrane che non ha trovato evidenze sufficienti per trarre conclusioni valide), corticosteroidi (sconsigliati dalle già citate linee guida dell’European Association of Urology (1)) e i farmaci alfa-litici, di cui ci occuperemo in questo post. Il razionale del loro impiego deriverebbe dalla dimostrazione che l’inibizione dei recettori alfa1-adrenergici, presenti nel segmento distale dell’uretere, provocherebbe una riduzione del tono muscolare basale dell’uretere stesso e dei suoi movimenti peristaltici, con conseguente riduzione della pressione intra-ureterale e aumento del flusso dell’urina (6).

Precedenti revisioni sistematiche hanno già valutato l’efficacia della loro somministrazione come terapia espulsiva. I loro risultati sono sintetizzati nella tabella 2.

Autore Tipo di analisi Risk ratio per eliminazione dei calcoli Campione dell’analisi

Hollingsworth 2006 (2)

Tutti gli studi

1,52 (95% C.I. 1,23 – 1,86)

4 studi

Singh 2007 (3)

Tutti gli studi

1,59 (95% C.I. 1,44 – 1,75)

16 studi, 1235 pazienti

Solo studi di buona qualità (Jadad score ≥ 3)

1,66 (95% C.I. 1,45 – 1,89)

5 studi, 386 pazienti

Parsons 2007 (4)

Tutti gli studi

1,44 (95% C.I. 1.31 – 1.59)

11 studi, 911 pazienti

Malo 2013 (5)

Tutti gli studi

1,50 (95% C.I. 1,31 -1,71)

22 studi, 1719 pazienti

Solo studi con basso rischio di bias

1,16 (95% C.I. 0,92 – 1,47)

4 studi, 412 pazienti

Solo trial in doppio cieco

1,22 (95% C.I. 1,06 -1,41)

5 studi, 542 pazienti

Tab. 2. Sinossi dei risultati delle metanalisi precedenti. Valori di risk ratio > 1 indicano un vantaggio della terapia con alfa-litici nell’eliminazione del calcolo.

Ci sarebbero dunque evidenze che porterebbero a pensare che l’impiego degli alfa-litici possa garantire un aumento del 50% circa delle probabilità di passaggio spontaneo di calcoli con diametro inferiore ai 10 mm. Già da questi lavori emerge la presenza di numerosi studi primari di bassa qualità, che potrebbero avere un impatto rilevante sulle conclusioni finali: infatti, Malo e colleghi hanno dimostrato che, restringendo l’analisi ai soli studi con basso rischio di bias, il vantaggio degli alfa-litici si riduce e perde di significatività statistica (5).

La Revisione Cochrane

Titolo: Alpha-blockers as a medical expulsive therapy for ureteral stones

Autori: Campschroer T, Zhu Y, Duijvesz D, Grobbee DE, Lock MTWT.

Obiettivo: Valutare l’impatto dei farmaci alfa-litici sull’eliminazione dei calcoli ureterali di diametro minore di 10 mm.

Outcome primario: tasso di eliminazione dei calcoli.

Outcome secondari: tempo di eliminazione dei calcoli, intensità del dolore, uso di analgesici, eventi avversi, necessità di ricovero ospedaliero.

N°. di studi inclusi: 32

Qualità degli studi inclusi: i problemi più rilevanti riguardano un potenziale bias di selezione e l’applicazione di procedure di valutazione in cieco, per i quali vi è un rischio di bias non chiaro per oltre il 50% degli studi. La maggior parte degli studi è di piccole dimensioni e monocentrico.

N° di pazienti: 5864

Risultati: si veda la tabella seguente.

 

Parametro

Risultato

N° di pazienti

Tasso di eliminazione dei calcoli

Alfa-litici vs. standard therapy

Risk ratio

1,48 (95% C.I. 1,33-1,64)

2378

Alfa-litici vs. placebo

Risk ratio

1,22 (95% C.I. 0,99-1,51)

629

Alfa-litici vs. calcio-antagonisti

Risk ratio

1,19 (95% C.I. 1,05-1,35)

3486

Tempo di eliminazione dei calcoli (giorni)

Alfa-litici vs. standard therapy

Differenza media

-2,91 (95% C.I. -4 – -1,81)

1388

Alfa-litici vs. placebo

Differenza media

Intensità del dolore (VAS score)

Alfa-litici vs. standard therapy

Differenza media

-1,69 (95% C.I. -4,58 – 1,20)

201

Eventi avversi

Alfa-litici vs. standard therapy

Risk ratio

2,74 (95% C.I. 1,38 – 5,45)

1126

Alfa-litici vs. placebo

Risk ratio

2,73 (95% C.I. 1,50 – 4,96)

507

 

Tab.2. Sinossi dei risultati della revisione sistematica. Valori di risk ratio > 1 indicano un vantaggio della terapia con alfa-litici nell’eliminazione del calcolo.

I principali effetti avversi sono: palpitazioni, dizziness, palpitazioni, cefalea, rinite, eiaculazione retrograda, astenia, reazioni cutanee, ipotensione ortostatica. Tali effetti sono per lo più lievi e non hanno mai condotto alla sospensione del farmaco.

Interpretazione – conclusioni

In base ai risultati di questo lavoro, in linea con le revisioni già condotte, si dovrebbe offrire la terapia con alfa-litici, in particolare tamsusolina, ai pazienti con calcoli ureterali di diametro < 10 mm, in quanto è in grado di facilitarne l’espulsione al prezzo di scarsi eventi avversi (non disponibili i dati per calcolo dell’NNT). La verosimile mancanza di corrette procedure di blinding in buona parte degli studi considerati riduce la qualità dell’evidenza ottenuta.

Questa revisione sistematica presenta alcuni limiti di cui bisogna tenere conto. Innanzitutto non sono state riportate le modalità di accertamento dell’outcome: non sappiamo dunque se l’effettiva espulsione del calcolo sia stata valutata con tecniche di imaging oppure in base a quanto riferito dal paziente, due approcci che potrebbero avere un sicuro impatto sulla valutazione dell’outcome. Inoltre, non è chiara la differenza tra la “standard therapy” (che includeva “per esempio” FANS e corticosteroidi) e il “placebo”. Nel caso della “standard therapy”, non veniva somministrato alcun placebo? Nel caso del “placebo” non venivano somministrati anti-dolorifici? Infine, non è presente la tabella “Summary of Evidence”, proposta proprio dalla Cochrane Collaboration, la quale fornisce un’utile sintesi delle evidenze con una valutazione della forza delle evidenze per ogni singolo outcome.

 

Bibliografia

  1. Turk C, et al. Guidelines on urolithiasis 2014. Link

  2. Hollingsworth JM, et al. Medical therapy to facilitate urinary stone passage: a meta-analysis. Lancet 2006; 368: 1171-1179. Link

  3. Singh A, et al. A systematic review of medical therapy to facilitate passage of ureteral calculi. Ann Emerg Med 2007; 50: 552-563. Link

  4. Parsons JK, Hergan LA, Sakamoto K, Lakin C. Efficacy of alpha-blockers for the treatment of ureteral stones. J Urol. 2007 Mar;177(3):983-7. Link

  5. Malo C, et al. Tamsusolin for treatment of unilateral distal ureterolithiasis: a systematic review and meta-analysis. Can J Emerg Med 2013; 15 (0): 1-14. Link

  6. Campschroer T, Zhu Y, Duijvesz D, Grobbee DE, Lock MTWT. Alpha-blockers as a medical expulsive therapy for ureteral stones. Cochrane Database of Systematic Reviews 2014 (4): CD008509. Link

 

Il Refresher Course EuSEM: cronaca di una interessante esperienza formativa

maggio 26th, 2014 | NO COMMENTS


Di Bartolomeo Lorenzati, redazione blog Simeu

@BatoLorenzati

Ritorno entusiasta da una nuova avventura formativa: il Refresher Course 3 organizzato dall’EuSEM-YEMD (European Society for Emergency Medicine- Young Emergency Medicine Doctors Section) tenutosi dal 15-18 Maggio a Novara, con il patrocinio dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” e del “Centro di Ricerca Interdipartimentale in Medicina di Emergenza e dei Disastri e di Informatica applicata alla Didattica e alla Pratica Medica (CRIMEDIM)”.

Formidabili sono stati lo spirito internazionale e l’entusiasmo che si sono percepiti sin dall’inizio. Emergency Physicians o aspiranti tali provenienti da differenti parti dell’Europa (Belgio, Slovenia, Olanda, Polonia, Croazia, Finlandia, Francia e Romania) e non solo (Turchia ed Emirati Arabi Uniti) che si riuniscono per formarsi e accrescere le proprie conoscenze: finalmente ci si sente parte di una categoria!! Sentirsi parte di un qualcosa è quanto mai fondamentale per mantenere alto il nostro entusiasmo e passione messi a dura prova dalle fatiche e dai problemi che il nostro lavoro e la nostra formazione quotidianamente comportano.

Nella prima giornata abbiamo potuto visitare la Centrale Operativa del Sistema di Emergenza Territoriale Lombarda (AREU) che ha sede presso l’Ospedale Niguarda di Milano.

La seconda giornata ha avuto come argomento principale il trauma e si è svolta con alcune lezioni frontali riguardanti l’organizzazione del Sistema di Emergenza Territoriale in Romania, la coagulopatia da trauma e la gestione dei pazienti ustionati. Il pomeriggio è stato interamente dedicato alle sessioni pratiche rivolte soprattutto alla gestione integrata del paziente vittima di trauma e/o ustionato con simulazioni di scenari differenti.

Nella terza giornata ci siamo occupati dell’insufficienza respiratoria acuta con lezioni sull’utilizzo della ventilazione non invasiva e sulla valutazione ecografica del polmone e della pleura. Successivamente, nel pomeriggio, non sono mancate le occasioni per effettuare differenti simulazioni sull’utilizzo dell’ecografia e della ventilazione non invasiva in numerosi scenari clinici gestiti secondo il metodo dell’ “Advanced High Fidelity Simulation”.

L’ultima giornata ha visto come protagonisti l’ABM (Astuteness Based Medicine) con i suoi differenti trucchi ed accorgimenti per renderci meno difficile la vita in PS, le nuove possibilità di formazione online con il FOAMed (Free Open Access Medical Education) e la presentazione del Curriculum Europeo in Emergency Medicine proposto dall’EuSEM.

I punti forti di questo corso per i quali consiglierei a tutti i “giovani” Urgentisti (e non solo) di frequentarlo sono stati la possibilità di conoscere nuove realtà lavorative in Europa, ritengo infatti che solamente con il confronto si possa crescere professionalmente e culturalmente, e l’ampio spazio concesso alle simulazioni su manichini, alcune delle quali eseguite utilizzando il metodo dell’ “Advanced High Fidelity Simulation”.


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🔴 I GIOVANI #MEU COME RISORSA 🔵⭐️ In coincidenza coi giorni dei test di specializzazione medica, su #TecnicaOspedaliera di Luglio, esce uno speciale di Marco Valeriani dedicato all’#emergenza #urgenza che raccoglie i pensieri del Presidente nazionale #SIMEU Dott. Alessandro Riccardi il quale ha voluto in particolare soffermarsi sui #giovaniprofessionisti.👉 “Il lavoro in #prontosoccorso è fatto di decisioni rapide e immediate. Lo #specialistaMEU è, a tutti gli effetti, una figura insostituibile. Dobbiamo portare i giovani a iscriversi a una specializzazione che comporta decisioni che possono fare la differenza. Un lavoro che non ha eguali o pochi confronti nel #SSN”.#GOLDENmedicine #GOLDENdoctors #medici #infermieri #specializzandi #piusiamomegliofacciamo #fieridivoi #fieridiMEU ... Vedi altroVedi meno
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1 week ago

SIMEU - Società Italiana di Medicina d'Emergenza e Urgenza
🛟 In #ProntoSoccorso e 118 il #SalvaGente si usa tutti i giorni.L’#emergenza e i #codicirossi 🔴 non vanno mai in vacanza❗️I #medici, gli #infermieri, gli #specializzandi #MEU lavorano anche nei giorni delle tradizionali ferie estive per assistere #turisti, #villeggianti, #cittadini in difficoltà.⭐️ AI COLLEGHI IN TURNO IL NOSTRO SALUTO E LA NOSTRA VICINANZA #fieridivoi☀️ A TUTTI #SIMEU AUGURA TEMPO DI QUALITÀ E UNA BUONISSIMA ESTATE🌴😎 P.S. Anche la redazione si concede un periodo di svago riducendo le uscite social aumentando quelle real🙂. Tornerà presto al 100% ❣️ ... Vedi altroVedi meno
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⭐️ Capita di vivere un compleanno speciale! Capita in #ProntoSoccorso!"Ho dimenticato di chiedere di non mettermi di notte proprio in quel giorno, ed ora, con un turno la cui composizione è un vero e proprio incastro forzato, non ho il coraggio di parlare”. Il tempo scorre, “un nastro trasportatore di sofferenza e corpi stanchi, senza interruzioni fino al mattino” e poi alle 7 accade qualcosa: "una coincidenza bellissima!”.Ce lo racconta il dott. Sossio Serra, Responsabile della #FormazioneSIMEU sul #blogdisimeu da leggere qui 👉 www.simeu.it/blog/#medici #infermieri #specializzandi #GOLDENmedicine #GOLDENdoctors #primalinea #SIMEU #piusiamomegliofacciamo #restiamouniti #fieridivoi #fieridiMEU ... Vedi altroVedi meno
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Noi #MEU Facciamo un lavoro bellissimo, lo sappiamo.Diciamo spesso che la Medicina d’Urgenza è una storia fantastica: vive momenti unici, colpisce nel profondo delle emozioni, esalta il ruolo di chi la pratica con successo. Merita di essere raccontata ogni giorno: non è un caso se è lei, la nostra Medicina d’Urgenza, la principessa delle più intriganti serie di medical drama.In questi tempi, in cui i contenuti viaggiano numerosi e velocissimi sui social media, è naturale che tanti vogliano raccontare quel che accade in un #ProntoSoccorso o su un’#ambulanza: sono storie di successo, che attirano il pubblico a appagano chi le racconta.Siamo contentissimi del seguito che ottengono quelle storie. È importante che la gente conosca meglio quel che facciamo ed è vitale che i giovani si lascino affascinare dalla nostra attività e magari decidano di diventarne protagonisti.🔵 Noi siamo quelli di #SIMEU, la #SocietàScientifica della #Medicina d’#Emergenza #Urgenza: qualche volta potremmo essere un po’ meno seriosi, lo sappiamo, un po’ più smart, come si dice. È vero. Ma abbiamo il dovere di una #comunicazione sempre misurata e #corretta: essere #professionisti veri non significa per forza annoiare le persone ma certamente comporta l’obbligo di spiegare bene. Qualche volta si può fare #educazionesanitaria, anche in maniera accattivante, qualche altra si deve rassicurare la gente, spiegare che, nonostante la spettacolarizzazione, lavoriamo secondo evidenze scientifiche e procedure rigorose: i nostri professionisti sono tali perché hanno sulle spalle anni di studio, curricula formativi pesanti, esperienza.Parlare di Medicina d’Urgenza sui #social può essere lo strumento giusto per accumulare seguito, per aumentare i #followers, e questo comporta alcuni rischi: qualcuno potrebbe pontificare senza averne la preparazione, la storia professionale, la cultura necessarie. Chi racconta potrebbe, qualche volta, dimenticare o ignorare la base rigorosa dei nostri comportamenti: che sono scientifici, etici, altamente professionali, a volte meno spettacolari di come vorrebbe il pubblico, ma sempre così cruciali e controllati. 🔴 Fare divulgazione scientifica è una cosa serissima e difficile: richiede #competenza, #professionalità, #responsabilità.In questi giorni abbiamo visto in giro cose che non ci piacciono: la voglia di essere sempre più visibili, di accumulare visualizzazioni e ascolti, spinge a trinciare giudizi sui pazienti, a violarne la privacy, ad aprire polemiche con intere categorie di colleghi. Perfino a descrivere come prodigiosi interventi che invece sono scorretti e che noi, professionisti non così visibili ma quotidianamente impegnati, non metteremmo mai in atto. ‼️ Quindi, ai tanti grandi e piccoli #influencer che si stanno moltiplicando: ci piace la vostra attività, andate avanti, ma state attenti. Riflettete bene sui #messaggi che lanciate, parlate solo di cose che conoscete davvero bene.❗️ E poi, a coloro che non sono del mestiere e vogliono legittimamente saperne di più: fate attenzione anche voi. Cercate di capire da chi provengono certi messaggi, se davvero chi seguite ha le conoscenze e l’autorevolezza necessarie a fare divulgazione. ❓ Se avete dubbi, magari contattateci: noi #medici #infermieri #specializzandi di SIMEU ci siamo. Anche a noi piacciono i followers, anzi, siamo dei veri esperti: ne abbiamo almeno venti milioni che ogni anno ci vengono a trovare in #PS e sulle ambulanze. Noi le storie le facciamo tutti i giorni, da prima che nascesse #Instagram. E i #like che riceviamo spesso non hanno l’iconcina con il pollice alzato, ma sono #sguardi, #sorrisi, magari qualche stretta di mano.❣️ Che bello.Photo credit: Mario Guarino ... Vedi altroVedi meno
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❣️ Durante una cerimonia ufficiale a #Montecitorio è stato conferito il 17 luglio scorso al Dr. Michele Alzetta - Direttore #MEU a Venezia - il Premio “Geppino Micheletti” istituito per celebrare “alte virtù professionali, il senso del dovere, la dedizione e il coraggio nella professione medica”.La motivazione è legata all’impegno di solidarietà del #collega #medico nel compiere 13 viaggi in Ucraina per consegnare - “Direttamente nelle mani di chi ne aveva bisogno” - beni essenziali, farmaci e dispositivi medici, corrispondenti a 236 TIR, oltre a 65 ambulanze attrezzate e 123 mezzi per evacuazioni mediche.Ha ritirato il premio il Dr. Giovanni Leoni Vicepresidente nazionale FNOMCeO.Congratulazioni da #SIMEU!#infermieri #specializzandi #GOLDENmedicine #GOLDENdoctors #prontosoccorso #emergenza #urgenza #primalinea #fieridivoi #fieridite #PremioGeppinoMicheletti ... Vedi altroVedi meno
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