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Simeu lancia la formazione a distanza

martedì, ottobre 6th, 2015

Prima tappa, Il trattamento del dolore nella colica renale, solo per i soci, gratuito fino a fine anno

 @SilviaAlparone

 

Nuovo capitolo per l’attività formativa della Società italiana di emergenza-urgenza, che parte con il primo progetto di formazione a distanza. Il tema del primo corso, organizzato dalla Faculty Sau, Sedazione e analgesia in urgenza, è Il trattamento del dolore nella colica renale.

Si tratta della prima uscita per un’attività nuova per la Società scientifica, che consentirà di aumentare l’accessibilità ai corsi Simeu di tutte le diverse faculty oggi esistenti e, in prospettiva, anche i temi dell’offerta formativa, con una modalità che annulla le distanze fra discenti e docenti. “Gli specialisti della Medicina d’emergenza hanno bisogno di una formazione continua, forte culturalmente e con una parte pratica accuratissima – sottolinea Roberto Cosentini, responsabile Area Formazione della Società – e la nuova piattaforma Fad offre la possibilità di rafforzare la capillarità della proposta formativa sulla parte teorica, mentre i corsi residenziali continueranno a offrire percorsi che contemplino anche l’attività pratica”.

Simeu potenzia così ulteriormente il canale della Formazione, che è uno dei principali ambiti di attività della Società scientifica e che si distingue nel panorama nazionale per il numero dei corsi offerti e per la risposta di gradimento degli iscritti.

Il primo corso Fad Simeu Il trattamento del dolore nella colica renale, accreditato Ecm, sarà disponibile a partire dal 9 ottobre sul sito Simeu, nella sezione CORSI. Fino a fine 2015 sarà riservato a soci SIMEU, gratuito per i soci regolarmente iscritti per il 2015 e per tutti coloro che aderiranno alla Società scientifica entro il 31 dicembre 2015 per l’anno 2016.

COCHRANE CORNER: Farmaci non oppiacei per il trattamento della colica renale

lunedì, luglio 27th, 2015


Dott. Paolo Balzaretti, redazione Blog SIMEU

Su Twitter: @P_Balzaretti

 

Conoscenze attuali.

La colica renale è una sindrome caratterizzata dall’insorgenza acuta di intenso dolore al fianco, eventualmente irradiato anteriormente fino alla sede pubica, associato frequentemente a nausea e vomito. Questa è dovuta più spesso legato all’ostruzione acuta dell’uretere provocata dalla presenza di calcoli e dal relativo spasmo della muscolatura liscia ureterale adiacente. Cause diverse dall’ureterolitiasi sono possibili ma meno frequenti (1).

Dato che il dolore della colica renale è solitamente molto intenso, un tempestivo trattamento analgesico è il primo passo della gestione del paziente, una volta terminata la valutazione diagnostica iniziale.

Le due opzioni iniziali sono la somministrazione endovenosa di oppiacei o di anti-infiammatori non steroidei (FANS), la cui efficacia è stata confrontata in una revisione sistematica della Cochrane Collaboration del 2005 (2). I farmaci più efficaci risultavano essere i FANS, i quali, proprio sulla base di questo lavoro, vengono raccomandati con terapia di prima scelta, in assenza di controindicazioni, sia dalle linee guida dell’Associazione Urologica Europea (3) che da Bultitude e Rees (1).

 

La Revisione Cochrane (4)

Titolo: Nonsteroidal anti-inflammatory drugs (NSAIDs) and non-opioids for acute renal colic.

Autori: Afshar K, Jafari S, Marks AJ, Eftekhari A, MacNeily AE.

Citazione bibliografica:Cochrane Database Syst Rev 2015 Jun 29;6:CD006027.

Link: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26120804

Obiettivo: valutare rischi e benefici dei FANS e di farmaci non oppioidi nel trattamento di pazienti adulti con colica renale e se possibile individuare quale farmaco (o classe di farmaci) sia più indicato in questo ambito.

Studi inclusi: trial randomizzati o trial quasi-randomizzati.

Outcome primario: variazioni dell’intensità del dolore al termine della prima ora, proporzione di pazienti con significativa riduzione del dolore; proporzione di pazienti che necessitano di un trattamento analgesico “di salvataggio” entro le prime 6 ore di trattamento; tasso di recidiva del dolore.

Outcome secondari: incidenza di effetti avversi.

N°. di studi inclusi: 50 nella revisione sistematica e 37 nella meta-analisi

Qualità degli studi inclusi: i dubbi più rilevanti riguardano la randomizzazione e il blinding.

N° di pazienti: 5734 nella revisione sistematica, 4483 nella meta-analisi

Risultati:

 

Riduzione del dolore Pazienti con riduzione del dolore ≥ 50% Necessità di analgesico di salvataggio
Pazienti inclusi nell’analisi Differenza media della VAS* (I.C. 95%) Pazienti inclusi nell’analisi RR (I.C. 95%) Pazienti inclusi nell’analisi RR (I.C. 95%)
FANS vs. spasmolitici 303 -12.97 (-21,80 – -4,14) 196 2.44** (1.61 – 3.70) 299 0.34 (0.14 – 0.84)
FANS + spasmolitici vs. FANS 310 -1.99 (-2.58 – -1.40) 906 1.00 (0.89 – 1.13) 589 0.99 (0.62 – 1.57)

Tabella 1. Sintesi dei principali risultati della meta-analisi. *: calcolata in mm, su una scala di 100; **: analisi che prende in considerazione solo lo spasmolitico ioscina.

 

Interpretazione – conclusioni

Tra le molteplici analisi portate a termine, mi sono concentrato su quelle che ho ritenuto più significative, tralasciando il confronto fra due FANS diversi, tra FANS e farmaci non-oppiodi non spasmolitici, non oppiodi vs. placebo e non oppiodi vs. non oppioidi.

Questa revisione sistematica non fornisce risultati particolarmente solidi, essendo tutti basati su piccoli campioni e con analisi caratterizzate da ampia eterogeneità.

Per quanto riguarda il confronto tra FANS e spasmolitici, la riduzione della VAS è significativa dal punto di vista statistico mentre la significatività clinica è dubbia: infatti, secondo precedenti studi, una riduzione della VAS che si associa a un cambiamento effettivamente percepito dal paziente dell’intensità del dolore è pari ad almeno 13 mm (Todd 1996, Gallagher 2001). In altri termini, sebbene sia possibile rilevare una differente efficacia con l’inferenza statistica, è probabile che questa sia appena percepita dal paziente (per ulteriori approfondimenti sulla differenza tra significatività statistica e clinica vi segnaliamo questo articolo di Sedgwick su BMJ). E’ possibile però supporre una superiorità dei FANS rispetto agli spasmolitici guardando alla maggiore prevalenza di pazienti con una riduzione del dolore ≥ 50% e alla minore necessità di ricorso all’analgesico “di salvataggio”.

L’aggiunta degli spasmolitici ai FANS non sembrerebbe avere alcun impatto: di nuovo, la riduzione della VAS di 1,99 mm non ha alcuna rilevanza clinica e non vi è alcuna riduzione della necessità di ricorrere ad ulteriori analgesici.

Infine, dati riguardanti i potenziali eventi avversi sono del tutto insufficienti, in parte per la mancata registrazione, in parte per scarsa numerosità campionaria.

 

Bibliografia

  1. Bultitude M, Rees J. Management of renal colic. BMJ 2012;345:e5499. Link

  2. Holdgate A, Pollock T. Nonsteroidal anti-inflammatory drugs (NSAIDS) versus opioids for acute renal colic. Cochrane Database Syst Rev 2005; 1: CD004137. Link

  3. Turk C, et al. Guidelines on urolithiasis 2014. Link

  4. Afshar K, Jafari S, Marks AJ, Eftekhari A, MacNeily AE. Nonsteroidal anti-inflammatory drugs (NSAIDs) and non-opioids for acute renal colic. Cochrane Database Syst Rev 2015 Jun 29;6:CD006027. Link

Esperimenti 2.0 per i congressi Simeu: il successo della Lombardia

lunedì, giugno 9th, 2014

di @SilviaAlparone

 

Interattività e partecipazione. E’ stata questa la chiave del congresso regionale della Lombardia del 2014 “Itinerari di Pronto Soccorso”. Gli scorsi 22 e 23 maggio i circa 150 partecipanti alle due giornate di lavori hanno vissuto un’edizione particolarmente coinvolgente dell’annuale appuntamento che si tiene all’Irccs San Matteo di Pavia. L’organizzazione della prima giornata in particolare è stata affidata ai Giovani della Società scientifica, che hanno utilizzato nuovi strumenti tecnologici e social.

Francesco Geraci, responsabile Simeu Giovani Lombardia, qual è stato il momento più vivace del vostro programma?

“Sicuramente il momento del sondaggio, durante il primo appuntamento che abbiamo intitolato Fari nel buio: dopo la presentazione dei casi clinici che ci eramo proposti di esaminare, a partire dalla discussione sulle linee guida della colica renale, la partecipazione del pubblico è stata assicurata dall’ultilizzo di un applicativo, Socrative, che i partecipanti hanno potuto scaricare gratuitamente sui loro tablet e smartphone per un utilizzo immediato. L’app ha consentito di interagire velocemente: chi conduceva l’incontro poneva quesiti a cui il pubblico rispondeva in tempo reale, e le risposte venivano proiettate e quindi condivise man mano che venivano inviate, senza indicarne l’autore, in maniera tale da evitare reticenze o timidezze che a volte possono impastoiare il dibattito”.

Un momento del Congresso di Pavia

Taglio pratico e forti basi scientifiche per rendere gli appuntamenti congressuali ancora più produttivi nel confronto professionale?

“E’ un modello che ha riscosso il successo dei partecipanti, e non solo dei più giovani: l’attenzione e la partecipazione sono state alte per tutta la durata dell’incontro, circa un’ora e mezza, stimolando una discussione particolarmente vivace, che abbiamo dovuto stoppare per limiti di tempo invece che sollecitare, come spesso accade”.

Interattività e coinvolgimento del pubblico anche applicati alla presentazione dell’attività di ricerca targata Simeu di cui si è parlato nella sessione pomeridiana.

“Il pomeriggio della giornata organizzata dai Giovani in collaborazione con la sezione formazione e ricerca Simeu, è stata dedicata alla ricerca e all’attività del Centro Studi della Società scientifica. Sono stati anche presentati i lavori scientifici di soci Simeu lombardi pubblicati su riviste con impact factor e anche sulla presentazione degli abstract migliori abbiamo cercato una discussione stimolante e il pubblico ha risposto benissimo”.

Anche la seconda giornata, improntata a un più tradizionale schema d’azione congressuale, ha avuto un forte carattere innovativo in particolare nei temi trattati: si è parlato di nuovi modelli organizzativi in pronto soccorso, in particolare di terapie subintensive, del caso del Nucleo di assistenza avanzata del pronto soccorso di Foggia e di  lean thinking, strategia operativa nata dal mondo automotive, e da lì applicata in settori diversi sempre con l’obiettivo di aumentare l’efficienza ed eliminare gli sprechi.

Un caso, quello del congresso regionale della Lombardia di quest’anno, che segue la traccia segnata fra l’altro da Foam, Free open access meducatiom, il movimento internazionale che grazie all’uso massiccio dei social e dei nuovi strumenti tecnologici sta provocando importanti cambiamenti metodologici nella medicina d’emergenza-urgenza anche italiana.

Gli Atti del congresso sono già disponibili sul sito simeu.it, nella sezione Convegni.





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