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Trattamento post-rianimazione da arresto cardiaco nell’adulto: opinione di un panel di esperti

martedì, gennaio 12th, 2016

 

Dott. Paolo Balzaretti, redazione Blog SIMEU

Su Twitter: @P_Balzaretti


Fare riferimento a linee guida internazionali è importante; è peraltro esperienza comune come sia spesso difficile adattare tout-court documenti sviluppati in contesti clinici ed organizzativi molto diversi da quello in cui si opera abitualmente. Per questo è importante sostenere la “produzione” di raccomandazioni locali, quanto meno nazionali, che tengano conto delle particolarità organizzative ed epidemiologiche del nostro Paese.

Parliamo dunque ben volentieri del documento dal titolo “Implementazione del Trattamento post-rianimazione da arresto cardiaco nell’adulto: opinione di un panel di esperti”, pubblicato recentemente sul Giornale Italiano di Cardiologia. Si tratta di un documento inter-societario cui hanno partecipato l’Italian Resuscitation Council (Irc), l’Associazione Nazionale Cardiologi Ospedalieri (Anmco), la Società Italiana di Medicina d’Emergenza-Urgenza (Simeu), la Federazione nazionale dei collegi Ipasvi e la Società Italiana dei sistemi 118 (Sis-118). Per Simeu ha partecipato il dott. Andrea Fabbri, direttore della Struttura complessa di Pronto soccorso, Medicina d’urgenza e 118 dell’Azienda Usl di Forlì nonché Responsabile del Centro Studi Simeu.

La mortalità dei pazienti rianimati con successo dopo arresto cardiaco rimane ancora piuttosto elevata. Dunque la ripresa del circolo spontaneo, che spesso viene interpretato come “un traguardo” sudato, rappresenta in realtà un punto di partenza di un percorso molto complesso che gli Autori hanno suddiviso in fasi successive, seguendo l’impostazione proposta dall’Ilcor nel 2008: 1) fase immediata (ripresa del circolo spontaneo – 20 minuti), 2) fase precoce (20 minuti – 6 ore), 3) fase media (6 ore – 72 ore) e 4) fase di recupero oltre le 72 – 96 ore.

Nel documento viene data importanza a tre argomenti in particolare, dei quali viene fatta un’approfondita analisi: la gestione della temperatura corporea, l’eventuale indicazione a coronarografia in urgenza e prognosi neurologica.

Per ognuno dei temi trattati vengono esposte le relative indicazioni, suddivise in due gradi di “forza”: le indicazioni “suggerite” sono quelle che si basano su evidenze più solide (trial clinici randomizzati, registri clinici, raccomandazioni di esperti contenute in linee guida internazionali), quelle “da considerare” invece hanno basi scientifiche meno solide (studi osservazionali, studi animali).

Speriamo che questo documento favorisca l’ulteriore collaborazione tra le Società scientifiche dell’emergenza-Urgenza in Italia, come già avvenuto in passato.

 

On line il nuovo fascicolo dell’Italian Journal of Emergency Medicine

martedì, aprile 21st, 2015

Dott. Paolo Balzaretti, redazione Blog SIMEU

Su Twitter: @P_Balzaretti

 

E’ stato pubblicato l’ultimo fascicolo dell’Italian Journal of Emergency Medicine, organo ufficiale di SIMEU. Com’è ormai tradizione, passiamo in rassegna i principali temi trattati.
Innanzitutto, dall’Ufficio Stampa ci ricordano l’imminente seconda edizione della “Settimana del Pronto Soccorso”, che si terrà dal 16 al 24 maggio prossimi. Mentre la formula dell’evento è simile a quella della scorso anno con iniziative sparse in tutte le regioni italiane, la grande novità riguarda la collaborazione con Cittadinanza Attiva – Tribunale dei Diritti del Malato. La sinergia con la più grande organizzazione di rappresentanza dei malati in Italia contribuirà a rendere più concreto quel patto con i cittadini che anima l’iniziativa di SIMEU.

L’articolo successivo, appartenente alla serie “sulle tracce dell’ECG”, traendo spunto da un caso clinico, fornisce un interessante approfondimento su un quadro clinico raro ma rilevante come la torsione di punta, di cui vengono trattati i criteri diagnostici, i fattori di rischio e le strategie terapeutiche.

Un altro case report cardiologico descrive la corretta identificazione di una massa cardiaca in fase di triage da parte di uno studente di Scienze Infermieristiche con uno specifico training ecocardiografico. Ciò a riprova dell’importanza di conoscere quanto meno gli aspetti di base dell’ecocardiografia da parte dei professionisti dell’Emergenza-Urgenza.

Il confronto con lo specialista radiologo occupa una parte consistente di ogni turno di un medico d’Urgenza e può diventare piuttosto aspro quando si richiede una tomografia computerizzata (TC). E’ chiaro però che quando l’iter diagnostico riguarda un paziente con sospetta occlusione intestinale, questo esame costituisce ormai una tappa “obbligata”. A questo proposito, un’analisi della dott.ssa Capalbo ci conferma che la nostra fiducia in questo test è ben riposta: utilizzando come gold standard l’atto operatorio, risulta che l’accuratezza diagnostica della TC circa la causa e la sede dell’occlusione intestinale sia pari al 94,9% e al 96,1% rispettivamente.

Rimanendo nel campo delle urgenze addominali, Rizzi e colleghi ci propongono una corposa revisione dell’iter diagnostico e terapeutico della colite ulcerosa nel DEA, partendo dal presupposto che un riconoscimento tempestivo e un trattamento iniziato altrettanto precocemente possono ridurre in modo significativo le relative morbidità e mortalità.

Infine, dalle Scuole di Specializzazione in Medicina d’Emergenza-Urgenza e Medicina Interna di Pavia viene proposto  un caso di trombosi della vena mesenterica superiore, un disturbo che sebbene raro dovrebbe essere preso in considerazione nel paziente con dolore addominale, soprattutto in considerazione della prognosi non sempre favorevole.

Ci sono evidenze sempre più consistenti in letteratura che uno dei principali determinanti dell’outcome dei pazienti in arresto cardiaco sia il ritmo di presentazione. Il lavoro epidemiologico di Brugioni e collaboratori, oltre a fornire molti dati interessanti sulle caratteristiche demografiche di questapopolazione di pazienti, conferma questa osservazione: solo l’0,2% dei pazienti che presentavano come ritmo iniziale l’asistolia sopravvivevano, contro il 31,2% di coloro in cui si rilevava una fibrillazione ventricolare. Da qui la più che condivisibile esortazione degli Autori a diffondere la tecniche di BLSD per migliorare ulteriormente la prognosi delle vittime di arresto cardiaco.

Non solo infarto: la diagnosi differenziale del dolore toracico è ampia e una delle possibili cause, talvolta difficile da distinguere rispetto all’ischemia miocardica, è la pericardite acuta. Qual’è l’iter diagnostico e terapeutico in Pronto Soccorso? Ne parlano De Luca et al. in un’interessante revisione sull’argomento, ricca di materiale iconografico.
Infine, l’appuntamento irrinunciabile con le pillole dalla letteratura internazionale, curate con costanza dal dott. Rodolfo Ferrari.

Buona lettura!

 

 

I seminari della Scuola di specializzazione in medicina d’emergenza-urgenza dell’Università di Perugia

lunedì, aprile 14th, 2014

di Paolo Balzaretti, redazione blog Simeu

@P_Balzaretti

Non si smette mai di imparare, soprattutto in medicina d’urgenza, che non prevede la routine come carattere fondante. Di solito siamo interessati ad approfondire questioni che emergono dall’introduzione di nuovi farmaci o procedure, ma spesso anche ritornare ad approfondire ambiti che diamo per scontati, che fanno parte del nostro bagaglio culturale da molto tempo è utile e ci permette di guardare alle nostre conoscenze in una luce diversa.

E’ in quest’ottica che iniziamo da oggi la pubblicazione della trasposizione in video dei seminari della Scuola di Specializzazione di Medicina d’Emergenza/Urgenza dell’Università di Perugia, coordinati dal suo Direttore prof. Giancarlo Agnelli, grazie al fantastico lavoro del dottor Federico Germini (su twitter @ciospitter).

I seminari trattano tutti i temi più importanti della nostra disciplina: l’arresto cardiaco, il poli-trauma, l’emogasanalisi, le emergenze aritmologiche e così via e saranno disponibili sul canale YouTube SIMEU.

Iniziamo con il seminario del 3 febbraio, tenuto dal dott. Cibinel, Presidente SIMEU, dal titolo “Le 3 E dell’arresto cardio-respiratorio: ECG, EGA, ECO. Un approccio fisiopatologico”: buona visione!


Simeu e World Master Games Torino 2013

giovedì, agosto 1st, 2013

La Società italiana della medicina di emergenza-urgenza per la sicurezza nello sport

@SilviaAlparone

Simeu organizza in occasione e nell’ambito dei World Master Games di Torino un corso di rianimazione cardio-polmonare rivolto ai volontari dei Giochi, venerdì 2 agosto, a Torino Esposizioni – Padiglione 5, dalle ore 15.00 alle 19.00.

Il corso (Heartsaver Aed®) coinvolgerà 30 volontari dei WMG, a ciascuno dei quali sarà rilasciata una certificazione di rianimazione cardiopolmonare e supporto vitale di base per ogni fascia d’età (adulto-bambino-lattante), insieme all’autorizzazione per l’impiego del defibrillatore semiautomatico (Aed) per personale non sanitario, a scadenza biennale, con validità nazionale e internazionale.

La mezza giornata di formazione prevede teoria ed esercitazioni pratiche sulle tecniche di rianimazione cardio polmonare, tra cui le compressioni toraciche, la ventilazione bocca-bocca, e la valutazione della coscienza.

Ogni anno in Italia 1 persona su 1000 va incontro ad arresto cardiaco, che si verifica nella maggior parte dei casi al di fuori delle strutture sanitarie; di questi, almeno nel 25% dei casi, l’arresto avviene in un luogo pubblico, come palestre o impianti sportivi.

È stato provato che un intervento d’emergenza da parte di chi assiste a un arresto cardiaco nei primi cinque minuti può salvare una vita.

È necessaria una cultura sempre più diffusa sulle regole di primo intervento: i sanitari di Simeu mettono a disposizione la loro esperienza come medici e come formatori riconosciuti a livello internazionale, per diffondere un corretto utilizzo dei defibrillatori in uso in tutte le strutture sportive e in tutti i luoghi pubblici.

Venerdì pomeriggio coloro che sono interessati potranno iscriversi alle due edizioni del corso previste per lunedì 5 e martedì 6 agosto sempre con orario 15-19.

 





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