IL BLOG DI SIMEU

 

Posts Tagged ‘emergenza-urgenza’

Terrorismo. Il sistema dell’emergenza-urgenza italiana è pronto a far fronte a qualsiasi situazione di crisi. Gian Alfonso Cibinel su Quotidiano Sanità

lunedì, novembre 16th, 2015

 

Dopo gli attentati terroristici di Parigi, tra i commenti e gli approfondimenti sui diversi mezzi di informazione nazionali, è comparsa anche un’intervista a Gian Alfonso Cibinel su Quotidiano Sanità. Nel testo, il presidente nazionale Simeu, intervistato da Cesare Fassari direttore della testata, spiega come il nostro sistema di emergenza-urgenza sanitaria sia pronto a far fronte a un eventuale massiccio afflusso di feriti, sia negli ospedali italiani grazie al Peimaf, il piano studiato proprio per i casi di maxiemergenza, sia sul territorio con una procedura particolare di triage per il 118.

Africa Unite benfit for Simeu: Giovedì 23 luglio, Parco della Certosa, Collegno Torino

mercoledì, luglio 22nd, 2015

 Flowers festival di Collegno,

ore 21.30 Simeu – ore 22.30 Africa Unite.

Ingresso 5 euro

@SilviaAlparone

Nuova puntata della collaborazione fra Simeu, Società italiana dell’emergenza-urgenza e Africa Unite, storico gruppo musicale reggae-dub di Pinerolo, da oltre vent’anni al centro della scena musicale alternativa nazionale e oggi prima band del panorama reggae italiano.

Giovedì 23 luglio 2015, gli Africa Unite in concerto al Flowers Festival di Collegno si faranno portavoce del messaggio della Settimana Simeu del Pronto Soccorso, la manifestazione annuale ideata e realizzata da Simeu per favorire l’incontro fra professionisti della sanità e popolazione, con lo scopo di migliorare, insieme, il servizio sanitario di emergenza. Africa Unite benefit for Simeu costituisce un appuntamento fuori calendario della Settimana PS 2015 che si è tenuta dal 16 al 24 maggio scorsi. Il concerto di Torino è una tappa importante nel tour di Africa Unite per il lancio del loro nuovo disco dal titolo: Punto di partenza.

Prima del concerto, alle ore 21.30, Simeu organizza una breve dimostrazione pratica di tecniche salvavita in caso di perdita improvvisa di conoscenza e possibile arresto cardiaco in ambiente non sanitario.

Il pubblico in attesa del concerto degli Africa, guidato dai medici Simeu, potrà imparare le tecniche di base per rianimare una vittima di malore e contribuire così a migliorare la salute pubblica e ad aumentare la possibilità di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco.

I DATI

Solo in Italia ogni anno 72.000 persone hanno un arresto cardiaco improvviso, circa 200 al giorno, e quasi sempre accade in ambiente non sanitario. In questi casi, intervenire prima dell’arrivo dei soccorsi, con semplici manovre rianimatorie, può salvare una vita.

Simeu, Società italiana della medicina di emergenza-urgenza, è dal 1999 International training center, primo in Italia, per American Heart Association, organizzazione statunitense senza scopo di lucro che si occupa di ridurre le morti causate da problemi cardiaci e ictus, e promuove su tutto il territorio nazionale corsi di formazione in rianimazione cardiopolmonare per sanitari ma anche per soccorritori non sanitari.

La dimostrazione sarà seguita da un breve intervento Simeu per spiegare cos’è il pronto soccorso, come funziona, quali sono i problemi più comuni e come possiamo tutti insieme collaborare per farlo funzionare meglio.

Il ricavato del concerto (costo del biglietto 5 euro) sarà devoluto a favore della Società scientifica, che non ha scopo di lucro e si occupa di formazione e ricerca.

Africa Unite e Simeu insieme hanno già prodotto il video per un uso responsabile del pronto soccorso disponibile sul canale youtube della Società scientifica.

FLOWERS FESTIVALè un nuovo festival musicale che si tiene a Collegno (To), dal 4 al 30 luglio 2015, nel Parco della Certosa, parco urbano di 400.000 mq, in un’area attrezzata per 5000 spettatori. La rassegna, che si tiene nell’exCortile della Lavanderia del Manicomio di Collegno, ospiterà nomi importanti della scena musicale internazionale, fra cui Patty Smith e Goran Bregovich. Flowers Festivalè organizzato l’Associazione Culturale Hiroshima Mon Amour, che ha dato vita negli anni ad alcuni dei principali festival musicalipiemontesi, tra cui Traffic, Pellerossa ed Extrafestival. La realizzazione della rassegna si avvale del sostegno della Città di Collegno e della Regione Piemonte e del patrocinio della Città Metropolitana Torino. Il calendario completo del festival su http://www.hiroshimamonamour.org/.

Africa Unite in concerto per Simeu al Flowers Festival, Giovedì 23 luglio, Collegno, dalle ore 19

lunedì, luglio 6th, 2015


@SilviaAlparone

 

Nuova puntata della collaborazione fra Simeu, Società italiana dell’emergenza-urgenza e Africa Unite, storico gruppo musicale reggae-dub di Pinerolo, da oltre vent’anni al centro della scena musicale alternativa nazionale e oggi prima band del panorama reggae italiano.

Dopo la coproduzione Simeu-Africa Unite del video per il web per un uso responsabile del pronto soccorso, già diffuso in occasione del Congresso nazionale Simeu lo scorso novembre a Torino, Giovedì 23 luglio 2015, gli Africa Unite in concerto al Flowers Festival di Collegno si faranno portavoce del messaggio della Settimana Simeu del Pronto Soccorso, la manifestazione annuale ideata e realizzata da Simeu per favorire il confronto fra professionisti della sanità e popolazione in occasioni lontane dalla stringente necessità dei momenti di urgenza sanitaria, con lo scopo di migliorare, insieme, il servizio sanitario di emergenza. Il concerto di Torino costituisce una tappa importante nel tour di Africa Unite per il lancio del loro nuovo disco dal titolo: Punto di partenza.

In occasione del concerto sarà organizzato un breve incontro fra il pubblico e i rappresentanti della Società scientifica, verrà distribuito materiale informativo sul corretto funzionamento del Pronto soccorso e sarà proiettato il video prodotto da Simeu e Africa Unite su un uso responsabile del pronto soccorso.

FLOWERS FESTIVAL è un nuovo festival musicale che si tiene a Collegno (To), dal 4 al 30 luglio 2015, nel Parco della Certosa, parco urbano di 400.000 mq, in un’area attrezzata per 5000 spettatori. La rassegna, che si tiene nell’exCortile della Lavanderia del Manicomio di Collegno, ospiterà nomi importanti della scena musicale internazionale, fra cui Patty Smith e Goran Bregovich. Flowers Festival è organizzato l’Associazione Culturale Hiroshima Mon Amour, che ha dato vita negli anni ad alcuni dei principali festival musicali piemontesi, tra cui Traffic, Pellerossa ed Extrafestival. La realizzazione della rassegna si avvale del sostegno della Città di Collegno e della Regione Piemonte e del patrocinio della Città Metropolitana Torino. Il calendario completo del festival su http://www.hiroshimamonamour.org/.

#SettimanaPS15: i centri commerciali e gli incontri con la popolazione

giovedì, maggio 21st, 2015

@SilviaAlparone

 

A margine degli incontri istituzionali, in sedi particolarmente rappresentative come le sedi regionali dell’Ordine dei Medici o importanti strutture ospedaliere, insieme alle scuole di diverso ordine e grado, e a strade e piazze delle principali città i luoghi che si stanno rivelando più favorevoli all’incontro con la popolazione, in questa edizione della Settimana del pronto soccorso, sono i centri commericiali. In molte regioni sono state organizzate attività informative e dimostrative di tecniche salva vita in alcuni fra i più frequentati poli commerciali: da Rimini a Modena, da Napoli a Roma. Qui in particolare sabato 23 maggio si terrà uno degli ultimi e più attesi incontri pubblici con la cittadinanza.

Il luogo sarà il Centro commerciale di Roma Est: dalle 15 alle 20, al secondo piano, medici e infermieri Simeu incontreranno la popolazione, attirando l’attenzione dei passanti e dei frequentatori dei negozi sui temi dell’emergenza sanitaria. Per i più piccoli ci sarà un laboratorio di disegno e poesia sempre sull’attività del pronto soccorso.

E poi ancora palestre in Toscana, il porto antico a Genova, le piazze principali di Assisi, Bologna, Acquaviva delle Fonti a Bari, quelle del Veneto e della Basilicata: si sono moltiplicati i luoghi pubblici  dove uomini e donne Simeu hanno incontrato in questi giorni la cittadinanza, per raccontare a tutti, con più tempo e più calma di quanto non sia possibile fare in ospedale, cos’è il pronto soccorso e quanto sia importante difendere il primo baluardo del Servizio sanitario nazionale, che appartiene a tutta la cittadinanza, pazienti e sanitari, e deve essere tutelato nell’interesse di tutti.

#SettimanaPS15: Il Pronto soccorso va in scena in Lombardia

mercoledì, maggio 20th, 2015

@SilviaAlparone

Il teatro è protagonista della Settimana del Pronto soccorso in Lombardia: dopo il convegno che ha anticipato la Settimana 2015 il 14 e 15 maggio a Pavia “Itinerari di pronto soccorso” e le attività di Brescia rivolte ai ragazzi delle scuole con esercitazioni di intervento salva vita, domani, giovedì 21 maggio, si torna a Pavia, nella sala di Santa Maria Gualtieri, per “Dietro la porta del Pronto soccorso“.

Dietro la porta del pronto soccorso, Pavia, 21 maggio 2015

Si tratta di una rappresentazione teatrale sulla vita concitata del pronto soccorso, cuore e pancia di tutto l’ospedale. Tempi lunghi di attesa, tempi rapidissimi d’intervento, una scena quotidiana e reale su cui si intrecciano le vite di chi cura, medicie e infermieri, e quelle di chi viene curato, i pazienti.

Sarà ancora il linguaggio teatrale a chiudere la settimana del Pronto in Lombardia, questa volta a Milano: lunedì 25 maggio al Policlinico, per la sperimentatissima serie Casi clinici in scena, il titolo dello spettacolo sarà “Una giornata in Pronto soccorso“, sulla gestione dei casi più impegnativi dell’emergenza sanitaria, realizzato dalla Fondazione Ircss Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano.

Una giornata al pronto soccorso, Milano, 25 maggio 201

#SettimanaPS15: monitoraggio, open day e tavole rotonde da Roma ad Aosta

lunedì, maggio 18th, 2015

@SilviaAlparone

 

La settimana inizia con i primi appuntamenti istituzionali della Settimana del Pronto Soccorso 2015. Si parte da Roma con tutta la mattinata, fino al primo pomeriggio, dedicata agli open day in pronto soccorso, al San Giovanni Addolorata, San Camillo Forlanini e Tor Vergata: chi lo desidera viene accompagnato all’interno del pronto, dove medici e infermieri Simeu spiegano come funziona l’emergenza osedaliera, cos’è il triage, qual è il lavoro del personale sanitario e perché si aspetta.

 

Sempre al San Giovanni Addolorata è partito il monitoraggio del pronto soccorso, condiviso con il Tribunale per i diritti del malato: volontari Tdm e Simeu somministrano ai pazienti del pronto soccorso e ai loro familiari una scheda per la rilevazione di tutti i possibili problemi che si incontrano nell’accesso ai servizi di emergenza. La rilevazione parte durante la Settimana del pronto soccorso, si concluderà il prossimo settembre e interesserà circa un centinaio di ospedali in tutta Italia.

 

Anche a Genova questo pomeriggio alle 14.30 partenza importante della manifestione Simeu con la Tavola rotonda organizzata nella sede dell’Ordine dei Medici di piazza della Vittoria su Diritti e doveri dei pazienti e dei professionisti del Pronto Soccorso, in collaborazione con il Tribunale per i diritti del malato di Cittadianzattiva.

E ancora incontri con la popolazione in Puglia, da Bari a Lucera, in Calabria a Reggio e in molte altre regioni. Il calendario completo degli appuntamenti sul sito Simeu nell’area dedicata alla SettimanaPS.

E domani si continua: a Napoli, all’Ospedale Cardarelli, dove si terrà un incontro pubblico sul tema “Il sovaraffollamento del ps: strategie di miglioramento” con approfondimento particolare del ruolo dei serivizi sanitari e quello del volontariato. Open day, domani e poi ancora giovedì, a Torino all’ospedale Gradenigo, uno degli ospedali cittadini simbolo della trasformazione dei servizi di emergenza italiani in questi anni.  Per concludere, ad Aosta infermieri-motociclisti della associazione Red Code, spiegano ai ragazzi della prima e seconda media della Scuola Luigi Einaudi i pericoli della strada e l’importanza della sicurezza nella circolazione stradale.

#SettimanaPS15: L’avvio della manifestazione e l’entusiasmo del Lazio

sabato, maggio 16th, 2015

 

di Giulio Maria Ricciuto e tutto il team della Settimana del Lazio

 

Carissimi,

finalmente si cominicia!!!

Da oggi con l’evento a Euroma2 inizia il fitto calendario che abbiamo preparato e che ci porterà sicuramente maggiore visibilità oltre a tutto quel bagaglio umano che l’incontro con i cittadini fuori dal solito contesto può comportare in tutti noi. Per questo ho cercato di esprimere quanto ci siamo sempre detti in un decalogo senza ordine di importanza:

  • Rispettiamo gli impegni presi e cerchiamo di partecipare a tutti gli eventi nei limiti degli impegni lavorativi e familiari improcrastinabili;
  • Facciamoci conoscere per quello che siamo con tutta la nostra immutabile e immutata umanità unita ad una professionalità di sempre maggiore spessore;
  • Ascoltiamo, dunque, per poi essere ascoltati;
  • Coinvolgiamo per essere poi coinvolti e viceversa;
  • Comportiamoci da squadra, da vero team senza distinzioni e inseriamo il cittadino al centro così da renderlo pronto a difenderci quando veniamo attaccati e protagonista del rilancio della nostra azione;
  • Seminiamo il concetto del buon uso dei servizi di emergenza soprattutto con i ragazzi delle scuole a vario livello perché questa alla lunga sarà l’azione più meritoria di tutte;
  • Facciamo sapere che noi siamo per il diritto alla salute dei cittadini che passa attraverso il solo SSN e che insieme si può trovare una terza via tra universalismo generico e privatizzazione selvaggia ed emarginante;
  • Testimoniamo il nostro orgoglio di essere Medici d’Urgenza e di appartenere alla nostra società scientifica, la SIMEU;
  • Viviamo in ogni momento l’alleanza bi univocamente naturale che abbiamo stretto con Cittadinanzattiva e che deve portare tutti noi operatori a dire: Anche io sono un Cittadino…e i cittadini a dire: Anche io sono un operatore;
  • E infine avviciniamo i tanti bambini che come dall’inizio dei tempi sognano per la maggior parte di essere medici o infermieri da grandi….e diamo loro un’ulteriore ragione per continuare a sognare e a crederci!

Un abbraccio a tutti e vi aspettiamo!

 

#SettimanaPS15: presentata a Roma l’edizione di quest’anno

lunedì, maggio 11th, 2015

 @SilviaAlparone

Torna anche quest’anno la Settimana nazionale Simeu del Pronto soccorso, giunta alla sua seconda edizione. Dal 16 al 24 maggio 2015, nelle principali città italiane, medici e infermieri della Simeu, Società italiana di medicina di emergenza-urgenza, organizzeranno incontri con i cittadini e simulazioni di attività cliniche in pubblico per spiegare meglio le dinamiche dell’emergenza sanitaria e ascoltare le esigenze dei pazienti. Caratteristica dell’edizione di quest’anno è la partnership con il Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva.

La Settimana del Pronto Soccorso è l’occasione per fare il punto sul sistema italiano dell’emergenza-urgenza, sulla situazione attuale, sui problemi e sulle possibili soluzioni.

La presentazione si è aperta con una lettera di saluto da parte del ministro Beatrice Lorenzin.

I DATI E LE DIFFICOLTÀ DELL’EMERGENZA-URGENZA

Su tutto il territorio nazionale ci sono 844 pronto soccorso, in cui lavorano 12.000 medici e 25.000 infermieri. Ogni anno gli accessi in pronto soccorso sono circa 24 milioni, 2 milioni al mese, 67.000 al giorno, 2.800 all’ora, 45 al minuto, quasi uno ogni secondo.

Questo sistema è ormai in uno stato di grave difficoltà strutturale, che è stato evidente a tutti all’inizio del 2015, quando i PS italiani hanno dovuto fronteggiare l’epidemia influenzale più pesante dell’ultimo decennio, in termini di popolazione coinvolta e di complicazioni gravi. Davanti a questo fenomeno, il sistema dell’emergenza ospedaliera nazionale è andato in crisi, soprattutto nelle grandi città. Ovunque in Italia, da nord a sud, si sono ripetute le stesse situazioni: pazienti in barella che affollavano i corridoi, attese di ore o giorni per un posto letto di ricovero in ospedale, personale medico e infermieristico sottoposto a un carico orario, professionale ed emotivo, insostenibile.

Le possibili soluzioni: UN PIANO DI GESTIONE DEL SOVRAFFOLLAMENTO

Dall’analisi di quella situazione, e soprattutto in seguito alla constatazione del tipo di risposta, spesso tardiva, data dagli amministratori di diverse aziende sanitarie per tamponare una situazione fuori controllo, emerge la necessità di introdurre negli ospedali italiani, un Piano di gestione del sovraffollamento (PGS).

Ogni ospedale italiano dispone di un PEIMAF (Piano di Emergenza Interno per Massiccio Afflusso di Feriti), quasi nessuno di un PGS (Piano di Gestione del Sovraffollamento) – afferma Gian Alfonso Cibinel, presidente nazionale Simeueppure il massiccio afflusso di feriti è un evento raro e non prevedibile, mentre il sovraffollamento dei PS si ripete regolarmente tutti gli inverni, con aumento significativo dei rischi per i pazienti. Per far fronte a questa crisi annunciata, in una condizione di sofferenza endemica delle nostre strutture di emergenza, è necessaria un’organizzazione preventiva e non solo reattiva, per ottenere un sistema più efficace ed efficiente e più rispettoso della dignità delle persone. Alcune regioni, come la Lombardia e il Piemonte, hanno prodotto delibere e linee guida, che vincolano o invitano le aziende sanitarie ad elaborare i PGS, ma è necessario passare dalle indicazioni alle risposte concrete. I professionisti sanitari, medici e infermieri, sono da coinvolgere nell’analisi organizzativa delle situazioni locali e nella definizione dei piani, i quali devono includere interventi strategici come la riorganizzazione dei percorsi di cura per garantire dimissioni più fluide dei pazienti dall’ospedale al territorio”.

Il coinvolgimento dei cittadini: LA PARTNERSHIP CON IL TRIBUNALE PER I DIRITTI DEL MALATO E IL MONITORAGGIO CONDIVISO

La Settimana di quest’anno vede una stretta e importante collaborazione con il Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva, per sottolineare che per avere un sistema sanitario pubblico efficace ed efficiente è necessaria la collaborazione fra professionisti e cittadini-pazienti. Prima azione comune sarà un monitoraggio civico condiviso delle strutture di PS, che rileverà tempi, qualità, caratteristiche strutturali, organizzative, i flussi di accesso e di ricovero, attenzione prestata ai pazienti e umanizzazione dell’assistenza. La rilevazione sarà avviata durante la Settimana del Pronto Soccorso a partire dall’Azienda ospedaliera San Giovanni – Addolorata di Roma, il 18 maggio, per chiudersi entro settembre. La nostra attività, in occasione dei 35 anni del Tribunale per i diritti del malato, vede al centro la protezione ed il rilancio del Servizio sanitario pubblico e la tutela dei diritti del malato. E per farlo abbiamo scelto di unire le forze con chi ha a cuore questi temi”, spiega Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva. “Da qui l’alleanza con Simeu per migliorare uno dei servizi simbolo del Ssn per i cittadini. Aperto tutti i giorni, a tutte le ore del giorno e della notte, il Pronto soccorso è sempre più spesso in sofferenza con professionisti alle prese con turni massacranti, con evidenti disagi e attese estenuanti per i cittadini che vi ricorrono perché non trovano alternative valide sul territorio. Permigliorare questo servizio e rimettere al centro la dignità della persona, abbiamo messo a disposizione di questa partnership una nostra tecnologia di tutela storica: il monitoraggio del Pronto soccorso, attraverso le oltre 300 sedi del Tdm. I dati che raccoglieremo saranno funzionali alladefinizione di azioni migliorative concrete e ad una applicazione dei nuovi standard ospedalieri capace di garantire i diritti delle persone”.

LA FORMAZIONE PER UN PRONTO SOCCORSO SENZA DOLORE

Oltre agli aspetti organizzativi descritti, la Simeu propone per Settimana del PS 2015 anche un tema clinico: la gestione del dolore in emergenza. È un’area in cui sono stati individuati ampi margini di miglioramento. La diffusione nei pronto soccorso italiani di protocolli per il controllo tempestivo del doloreè ancora limitata.Dal programma IN-DOLORE con cui il Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva ha coinvolto, nel 2014, 46 ospedali di 15 regioni, emerge che solo nel 52% dei pronto soccorso esistono protocolli o procedure per ridurre il dolore durante manovre o interventi dolorosi; nel 36% dei casi al triage si somministrano analgesici per dolore moderato. Per modificare questa situazione a favore dei pazienti la Simeu negli ultimi quattro anni ha investito le proprie risorse umane e professionali in ambito scientifico ed educativo, partecipando alla stesura delle Linee Guida sul trattamento del dolore in emergenza (pubblicate nel 2014) e realizzando un programma capillare di formazione. Uno studio di impatto dopo l’intervento formativo ha evidenziato che circa il 90% dei professionisti ha modificato la modalità di approccio al dolore e circa l’80% ha aumentato la somministrazione precoce di farmaci appropriati; in alcune realtà più sensibilizzate il consumo di oppiacei è aumentato di oltre il 100%. Molte aziende, stimolate dagli operatori, hanno promosso protocolli ad hoc, ma è necessario continuare nella diffusione della cultura e nell’adeguamento organizzativo per garantire a tutti i pazienti del nostro Paese un Pronto soccorso senza dolore.

Un video per un uso responsabile del Pronto soccorso

Come strumento per la promozione di un uso responsabile del pronto soccorso, Simeu ha prodotto un video per il web, in collaborazione con Africa Unite, gruppo musicale reggae-dub torinese da oltre vent’anni al centro della scena musicale alternativa nazionale.

Il video è disponibile su canale youtube di Simeu.

Per la Settimana nazionale Simeu del Pronto Soccorso è stato richiesto il patrocinio del Ministero della Salute.

Tutti gli eventi in calendario avranno visibilità sul sito www.simeu.it in uno spazio dedicato alla Settimana del Pronto soccorso. Questo blog e i canali social della Società scientifica daranno spazio ad approfondimenti sui temi della manifestazione, aperti a Istituzioni e cittadini. Su twitter #SettimanaPS15.

Per chi volesse rivedere alcuni dei momenti salienti della SettimanaPS2014, sul profilo flickr Simeu è on line la gallery della manifestazione dello scorso anno.

 

 

 

 

 

 

 

L’assalto al faro: l’analisi di Simeu sulla situazione di crisi dei PS italiani

lunedì, gennaio 19th, 2015

@SilviaAlparone

 

La crisi dei pronto soccorso di tutta Italia ha occupato le pagine dei giornali nelle ultime settimane con articoli e servizi radiotelevisivi pubblicati o trasmessi sulle principali testate ed emittenti nazionali, spesso con i dati e l’analisi della situazione forniti da Simeu, a cominciare dalle agenzie di stampa e dai periodici di settore, Sanità de Il Sole 24 Ore e Quotidiano Sanità.

Anche i giornali locali si sono occupati del problema, dal Piemonte, alla Lombardia alla Sicilia sottolineando, in ciascun caso, le particolarità del singolo territorio. Con toni e declinazioni diversi, a seconda dell’interpretazione della situazione da parte della singola testata.

Qui di seguito, la posizione ufficiale di Simeu a firma di Gian Alfonso Cibinel, presidente nazionale, che la Società scientifica di medicina di emergenza-urgenza considera la corretta lettura della situazione, valida in generale per tutto il territorio nazionale.

 

L’assalto al faro

Il Pronto Soccorso in Italia: un faro sempre acceso, con la porta sempre aperta, per tutti; 24.000.000 di accessi ogni anno, un terzo della popolazione, quasi un accesso ogni secondo.

Sono pazienti in pericolo di vita (1-2%), vittime di incidenti o colpiti da malattie acute (65-70%), ma anche casi con problemi sanitari minori o con problemi sociali (30-35%), che potrebbero trovare risposta in altri servizi sul territorio. Il PS è sempre più lo snodo principale delle richieste di assistenza sanitaria o di supporto sociale della popolazione; molti pazienti in PS sono salvati, una parte sono ricoverati (15%), altri ricevono tutte le cure di cui hanno bisogno, senza più necessità di ricovero ospedaliero; in PS si attivano spesso percorsi di cura e assistenza da proseguire al domicilio o in strutture protette.

L’AFFOLLAMENTO

In questi giorni si registra in tutta Italia l’accentuazione del fenomeno dell’affollamento dei PS. Il fenomeno presenta alcune conseguenze, ampiamente confermate dall’esperienza quotidiana degli operatori e dai dati della letteratura scientifica:

  • rischio aumentato per i pazienti (con incremento di mortalità e peggioramento della prognosi per alcune patologie);
  • disparità di trattamento a seconda del problema di presentazione (chirurgico, medico specialistico, medico generale);
  • impossibilità a garantire il rispetto della privacy e della dignità delle persone da assistere e curare;
  • inefficienza dei processi di cura con allungamento della degenza reale, a causa della gestione in PS della maggioranza dei ricoveri nei primi giorni (ovvero nella fase più acuta);
  • carico orario, professionale ed emotivo per il personale medico, infermieristico e di supporto non sostenibile nel tempo.

LE CAUSE

L’incremento degli accessi per patologie serie, legate all’epidemiologia stagionale e alla maggiore fragilità della popolazione nel suo complesso, è certamente un elemento di base, ma è modificabile solo minimamente. Nei periodi di iperafflusso i cosiddetti accessi impropri incidono peraltro in piccola parte sull’affollamento (fino a meno del 5%) e non sono il fattore causale principale.

L’affollamento dei PS ha invece una diversa causa fondamentale: l’impossibilità di ricoverare tempestivamente i pazienti con indicazione al ricovero nei reparti degli ospedali, per carenza di posti letto.

La risorsa dei posti letto ospedalieri in Italia ha subito una diminuzione netta negli ultimi 15 anni (circa meno 70.000 posti dal 2000), non accompagnata da un corrispondente adeguamento delle reti territoriali di cura e assistenza.

La distribuzione dei posti letto tra i diversi ospedali e tra le diverse aree all’interno degli ospedali (area critica, area medica generale e specialistica, area chirurgica generale e specialistica) spesso non tiene conto dei flussi dei pazienti ed è scarsamente flessibile.

La gestione (e la conseguente assegnazione) della risorsa critica “posto letto” in molte realtà è frammentaria e tiene conto più delle esigenze specifiche (peraltro legittime) del singolo reparto, più che dei bisogni complessivi della popolazione.

In alcune aree ospedaliere gli indici di occupazione dei posti letto sono bassi oppure i tempi di degenza alti, fatti questi che identificano un utilizzo inefficiente delle risorse, e che impediscono o limitano l’accesso ai posti letto dei pazienti in attesa di ricovero nei PS.

Un’altra possibile causa dell’affollamento dei PS può essere la gestione interna non ottimale dei pazienti, soprattutto di quelli da dimettere; questo aspetto dipende dall’organizzazione dei PS (in molti PS non esiste l’attività di osservazione breve, indispensabile per assicurare una funzione di filtro sui ricoveri), dal personale impegnato (in termini di quantità, competenze e motivazioni), dagli spazi e dalla tecnologia disponibili, oltre che dal supporto decisivo dei servizi (radiologia e laboratorio) e dei consulenti.

GLI INTERVENTI

E’ chiaro che il mantenimento della funzionalità dei PS è un elemento critico per la sopravvivenza del nostro sistema sanitario nazionale, che resta uno dei migliori del mondo, soprattutto per l’universalità di accesso. La salvaguardia dei PS parte dalla tutela e dalla valorizzazione delle persone che ci lavorano, costruendo un sistema che consenta a medici e infermieri di considerare tutta una vita professionale in questo ambito, invece di un passaggio più o meno breve; e la cura del personale deve iniziare dalla selezione dei migliori dirigenti medici e infermieristici.

Quando “il faro” si blocca per l’affollamento eccessivo è necessario analizzare e definire le cause e valutare i malfunzionamenti che ne derivano; l’analisi deve coinvolgere gli operatori direttamente impegnati nel servizio, medici e infermieri, che sono in grado di suggerire i dati da rilevare, ma soprattutto di interpretarli criticamente. L’analisi approssimativa che parte da eventi singoli o da situazioni con ricaduta mediatica è molto spesso fuorviante: valga l’esempio dell’attribuzione agli accessi impropri di tutto il problema dell’affollamento dei PS, interpretazione errata che orienta ad interventi inefficaci e inefficienti, eppure continuamente rilanciata da alcuni politici e alcuni media.

Un’azione indispensabile è quella di revisione e rinforzo del sistema territoriale e della medicina generale, per limitare gli accessi impropri, ma soprattutto per accogliere tempestivamente i pazienti in dimissione dagli ospedali.

Le azioni a livello della rete ospedaliera devono intervenire sulle cause reali; in ogni caso sono da limitare o evitare interventi sui PS quando le cause, molto spesso organizzative, sono fuori dai PS; interventi su questa linea (per esempio aumentare spazi in PS) non possono risolvere i problemi, che invece nel medio termine possono essere aggravati.

Le possibili azioni, modulate in base all’analisi puntuale e condivise con gli operatori, possono essere le seguenti:

  • qualificazione e formazione continua del personale, con adeguamento numerico ove necessario;
  • integrazione e scambio del personale tra il sistema di emergenza ospedaliero e il sistema territoriale;
  • revisione organizzativa dei PS, quando opportuno, garantendo di minima l’attività di osservazione breve, oltre a quella di accettazione, in tutte le realtà;
  • redistribuzione, quando opportuno, dei posti letto tra i diversi ospedali (se non è possibile un aumento);
  • redistribuzione dei posti letto tra le diverse aree ospedaliere (critica, medica, chirurgica), considerando gli indici di occupazione, e comunque con flessibilità in base alla domanda;
  • garanzia di una funzione forte centralizzata di “bed-management” in tutti gli ospedali, partendo dalla rilevazione costante di alcuni semplici indicatori (accessi, tempi di permanenza in PS, occupazione dei posti letto, degenze medie);
  • riduzione delle degenze medie elevate, anche attraverso la programmazione precoce e il supporto ai percorsi di dimissione protetta.

Gli infermieri e i medici d’urgenza, che ogni giorno ci mettono le mani e il cuore curando i pazienti, chiedono con forza di poterci mettere anche la testa e la faccia, per affrontare e provare a risolvere i problemi del sistema, mediante il coinvolgimento nelle fasi analitiche e decisionali a tutti i livelli (dipartimento, azienda, area vasta, regione). In questo modo il faro potrà continuare a funzionare e sarà possibile entrarci per avere aiuto. La porta è comunque sempre aperta.

 

Torino, 15 gennaio 2015

Gian Alfonso Cibinel

Presidente Nazionale SIMEU

 

 

 

 

 

Nuovi specialisti per una nuova medicina di emergenza-urgenza: un articolo del quotidiano La Repubblica

giovedì, agosto 7th, 2014

 

@SilviaAlparone

Lunedì 4 agosto è stato pubblicato sulle pagine nazionali del quotidiano La Repubblica, un ampio servizio sul tema dei primi specializzati in Medicina di emergenza urgenza, che si sono diplomati fra giugno e luglio in tutte le città sede della scuola.

L’articolo, a firma di Michele Bocci, tocca diversi temi legati alla disciplina e racconta il percorso di trasformazione in atto già da tempo delle professionalità di medico e infermiere di pronto soccorso, raccontati attraverso le interviste con diversi esponenti del mondo Simeu, dal presidente nazionale Gian Alfonso Cibinel a Valeria Donati rappresentante dei Giovani, oltre alla voce di Gian Franco Gensini, presidente della Conferenza permanente per la formazione in medicina di emergenza-urgenza.

Il servizio giornalistico, frutto dell’incontro fra l’impegno mediatico di Simeu sul tema e l’interesse del quotidiano per l’argomento, è testimonianza ulteriore dell’incessante attività della società scientifica a favore della Scuola di specializzazione in medicina di emergenza-urgenza, che ha recentemente visto aumentare i posti messi a disposizione dal ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca da 50 a 70 annuali.

L’articolo è scaricabile anche sul sito di Repubblica. Lo stesso vale per l’intervento di Gian Alfonso Cibinel, a commento del servizio giornalistico, sulla stessa pagina del quotidiano.

Oltre all’articolo su Repubblica, Simeu è stata interpellata dai mezzi di comunicazione per commentare l’arrivo dei nuovi specialisti nel mondo della sanità italiana anche da altre testate ed emittenti giornalistiche nazionali e locali, fra cui Radio Rai 2 e il Corriere della sera.





SIMEU - SOCIETA' ITALIANA di MEDICINA D'EMERGENZA-URGENZA

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