Avvio delle attività del Centro Studi SIMEU, biennio 22-23
di Simone Vanni
La ricerca è colonna portante di una società scientifica e produrre evidenze è missione fondamentale soprattutto per una disciplina emergente come l’emergenza urgenza. Molta strada dobbiamo percorrere in Italia perché la nostra disciplina sia scientificamente riconosciuta una specialità al pari delle altre (come lo è) e credo che per raggiungere la meta sia percorso indispensabile quello di portare alla luce nuove strategie di trattamento, nuove e più efficienti modalità di diagnosi e di gestione delle problematiche organizzative, delle patologie, e soprattutto dei pazienti che ci troviamo a gestire quotidianamente nella nostra pratica clinica in emergenza-urgenza.
Troppo spesso ci basiamo su raccomandazioni, spesso deboli e basate su consenso di ‘altri esperti’, che provengono da linee guida prodotte da altre specialità. Troppo spesso non siamo attori principali nella ricerca scientifica delle patologie acute. Data la relativa recente nascita della nostra specialità credo che ci sia bisogno anche di un nuovo e consistente impulso per una ricerca che si occupi non solo di “diagnosi” e “terapie” ma anche di problemi organizzativi cruciali delle nostre unità operative, penso a studi simili a quelli che ormai molti anni fa hanno portato alla nascita e al riconoscimento del ruolo delle UTIC e delle Stroke unit.
Penso che l’obiettivo fondamentale del centro Studi SIMEU debba essere proprio quello di fornire e stimolare la produzione e la pubblicazione di dati consistenti, multicentrici, trasversali che riguardino:
- I diversi modelli organizzativi che popolano i vari sistemi di emergenza-urgenza a livello nazionale. Questo permetterebbe da una parte di avere solide basi numeriche per portare alla luce in modo chiaro sia l’efficienza in termine di salute del nostro lavoro sia la prevalenza e il peso delle problematiche organizzative che ancora restano irrisolte come il fenomeno del ‘boarding’, del sovraffollamento o del rispetto dei percorsi delle patologie tempo-dipendenti e dall’altra conoscere quali siano nelle nostre diverse realtà i maggiori determinanti di questi fenomeni, quali le interazioni con le carenze di organico, strutturali, di tecnologia, e quindi fornire basi oggettive per ideare, prevedere e validare possibili soluzioni.
- Problematiche cliniche specifiche della nostra pratica quotidiana che tuttora non hanno risposta e che possono determinare innovazione concreta specialmente se dimostrate in studi multicentrici, osservazionali o di intervento.
Solo grazie alla produzione scientifica interna, la società potrà e dovrà partecipare alla stesura di linee guida condivise a livello nazionale ma anche internazionale da pari con altre società, apportando contributi innovativi e peculiari, fondati su dati scientifici originali, evitando la mera riproduzione di linee guida già esistenti.
Il Centro Studi dovrebbe avere un ruolo fondamentale per SIMEU. Non solo produrre “articoli” scientifici firmati dai vertici della società, ma anche e soprattutto di cercare di stimolare, diffondere e sostenere la “fame” di domande e di risposte cliniche basate sui dati, valorizzando da una parte il lavoro di gruppi di ricerca già avviati e dall’altro cercando di ampliare la partecipazione attiva di altri gruppi “nascenti”, con adeguato riconoscimento anche in termini di visibilità dei singoli investigatori.
Un fondo economico a sostegno della ricerca scientifica di interesse societario è a mio giudizio essenziale per poter portare a compimento progetti di studio su problematiche organizzative fondamentali come il boarding o i diversi modelli delle reti tempo dipendenti, che spesso non ricevono un interesse diretto e sostanzioso da parte di “enti economici” privati.
L’utilizzo di piattaforme web per la corretta raccolta di dati sono ormai strumenti insostituibili per la ricerca scientifica multicentrica di livello internazionale.
Il supporto informatico ha però necessità di aggiornamento e manutenzione. Inoltre trattandosi di beni a supporto della società scientifica, non legati al direttore o al tecnico di turno, si dovrà prevedere ad individuare una opportuna ‘sede’, considerando anche la semplificazione dei contatti e degli incontri che i vari attori potranno svolgere facilmente tramite la rete.
La ricerca scientifica seria non si fa da soli.
Abbiamo costituito un Board composto da senior scientist e da giovani ricercatori della componente medica e infermieristica della società che è di ottimo livello.
Insieme a me dirigono il Centro Studi il Dott. Andrea Fabbri, Direttore uscente e il Prof Mauro Giordano, colleghi che condividono con me la passione per la ricerca clinica e che danno continuità, incisività e dimensione nazionale all’operato del centro studi SIMEU.
Ringrazio tutto il board per l’entusiasmo e l’impegno fattivo che hanno già dimostrato dalle prime riunioni.
Di seguito l’organigramma relativo al mandato 2022>23
CENTRO STUDI SIMEU | ||
Direttore Operativo | Simone Vanni | |
Direttore Scientifico | Mauro Giordano | |
Past Director | Andrea Fabbri | |
Senior Scientists | Antonio Voza | |
Lorenzo Malatino | ||
Francesco Franceschi | ||
Cecilia Becattini | ||
Maria Cristina Vedovati | ||
Peiman Nazerian | ||
Fulvio Morello | ||
Claudia Cicchini | ||
Bartolomeo Lorenzati | ||
Rodolfo Ferrari | ||
Francesca Innocenti | ||
Roberto Cosentini | ||
Emmanuele Tafuri | ||
Giovani Ricercatori | Gabriele Savioli | |
Giulia Mormando | ||
Michele Spampinato | ||
Federico Schettini | ||
Marcello Covino | ||
Alessandro Coppa | ||
Federica Stella | ||
Davide Lison | ||
Maria Luisa Ralli | ||
Nucleo Studi Infermieristici | Antonio Del Prete | |
Antonella Cocorocchio | ||
Silvia Musci | ||
Roberta Ridolfi | ||
Pasquale Di Fronzo | ||
Andrea Di Blasio | ||
Michele Milatino | ||
Francesco Barbero | ||
Daniele Privitera |
Al momento sono in corso studi che riguardano
- La parte organizzativa – studio dei flussi all’interno dei nostri DEA durante la pandemia e nell’attuale fase post-emergenziale
- le differenze di età e di genere nell’accesso ai servizi di emergenza-urgenza,
- un focus sul momento critico del passaggio di consegna.
Per quanto concerne i filoni per patologie è in corso
- uno studio multicentrico sulla gestione dei pazienti con emottisi,
- sulla analgosedazione periprocedurale in DEA,
- sulla ossigenoterapia in corso di polmonite.
Altri numerosi progetti sono in corso di valutazione da parte del Board.
Chi fosse interessato a presentare un progetto o a partecipare ad uno degli studi già avviati è pregato di contattare il Direttivo del Centro Sudi – composto dai Direttori Vanni, Giordano e Fabbri. Chi più in generale volesse comunicare con il Centro Studi o approfondire temi o avere informazioni lo può fare attraverso una e-mail dedicata: centro.studi@simeu.it
Grazie per sostenerci attraverso la vostra adesione alla società scientifica.