IL BLOG DI SIMEU

 

Una storia di impegno, passione e coraggio: il significato più alto della formazione

Il racconto di un’esperienza del gruppo di formatori American Heart Association – Simeu

Di Patrizia Vitolo Responsabile Italian ITC AHA-SIMEU

 

A Torino, alle Molinette, abbiamo tenuto a giugno il secondo corso BLS AHA che ha avuto tra i partecipanti alcuni sanitari non vedenti. È stata un’esperienza utile e interessante per tutti, che ha dato moltissimo soprattutto a noi istruttori. E’ con grande orgoglio che presento quest’esperienza, che rappresenta il significato più alto della formazione, ai soci Simeu e ai lettori di questo blog.

Qualcuno ha detto ” La mente umana è come un paracadute: funziona solo quando è aperta” (Albert Einstein e Frank Zappa…). Questi nostri partecipanti al corso BLS non ci hanno aperto solo la mente, ma anche il cuore.

Il racconto che segue è di Marco Sovrani Formatore BLS, Membro della NF ITC corsi AHA-SIMEU

Practice while watching, vale a dire fare pratica mentre si osserva; è il metodo didattico che caratterizza i corsi di American Heart Association. E’ la carta vincente per un apprendimento immediato. La mission è divulgare più capillarmente possibile tra i sanitari e la popolazione, le capacità di salvare una vita umana. Come istruttori AHA abbiamo questo compito ed anche alcuni doveri specifici: è espressamente richiesto a tutti noi ed in particolare ai Direttori di Corso, di adeguare gli spazi ed adottare gli accorgimenti necessari per favorire l’apprendimento anche in quelle persone che temporaneamente o in modo permanente hanno difficoltà o deficit di qualche natura. Noi abbiamo accolto la sfida, ma ancor più ne abbiamo compreso il senso, quando un gruppo di sanitari non vedenti hanno chiesto di iscriversi ai nostri corsi di BLS ed utilizzo dell’AED. Iscriversi ad un corso “normale” insieme ad altri sanitari, loro colleghi di vari reparti dell’ospedale. Come conciliare “fare pratica mentre si osserva come si fa” e la disabilità visiva? Ci siamo immersi nella loro differente abilità per tentare di capire come suppliscono ai deficit sensoriali sviluppandone ed amplificandone altri. Abbiamo così sostituito, ad esempio, alla lettura, l’ascolto del testo del manuale, appositamente registrato per loro su supporto informatico: abbiamo fatto un “audiolibro” solo per loro. Abbiamo impegnato un istruttore che per tutta la durata del corso si è integrato tra loro descrivendo tutto quanto non si poteva vedere, ma che loro potevano invece sentire, toccare……. Questo è avvenuto conservando la struttura classica del corso, del programma, dei tempi, delle valutazioni. Contestualmente si è consentito loro di manipolare il materiale didattico (manichino, AED ecc…) affinché potessero immaginare e capire attraverso il tatto, senza interferire sulla fluidità del corso. Il risultato finale è stato vederli entrare per la valutazione pratica finale, dentro la stanza, muoversi con discreta disinvoltura tra compressioni toraciche, ventilazioni con pocket-mask, pallone auto-espandibile ed utilizzare l’AED. Una emozione impagabile. Questo risultato si raggiunge se si incontrano impegno, passione e coraggio”.

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