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Il Disegno di Legge N. 1715 dal titolo “Riforma del Sistema di emergenza sanitaria territoriale «118»” ha avuto l’indiscutibile pregio di portare al centro del dibattito politico e di conseguenza ad una possibile revisione organizzativa, un settore molto importante del Sistema di Emergenza e Urgenza (EU): quello territoriale o meglio definibile come preospedaliero. Da qui il contributo di SIMEU affinché questa revisione organizzativa si avvalga dell’esperienza dei medici d’emergenza urgenza che, a vari livelli di responsabilità, hanno contribuito a costruire e a mantenere operativo il Sistema di EU preospedaliero, spesso in integrazione con quello ospedaliero.
Gli anni successivi al DPR 27 marzo 1992 "Atto di indirizzo e coordinamento alle regioni per la determinazione dei livelli di assistenza sanitaria di emergenza", riguardante tutto il Sistema di EU, sia pre che intraospedaliero, sono stati caratterizzati dallo sviluppo di questo sistema e dalla sua declinazione in 20 diversi sistemi regionali, con la realizzazione di modelli talmente differenti da divenire praticamente imparagonabili.
Questa regionalizzazione ha portato inoltre ad una differenziazione, da regione a regione, nell’utilizzo delle medesime figure professionali operanti su mezzi di soccorso. Di conseguenza un infermiere ha un percorso formativo, autonomia e responsabilità differenti ad esempio in Emilia-Romagna, Lazio e Puglia; un medico ha specializzazione e competenze dissimili in Toscana, Campania e Sicilia, i team di soccorso e le Centrali Operative 118 hanno struttura, composizione ed organizzazioni anche profondamente diverse in Lombardia, Veneto e Sardegna.
L’iniziale mancanza di una disciplina specifica e, fino al 2009, di una Scuola di Specializzazione di riferimento, hanno fatto sì che si consolidasse la coesistenza di professionisti di varia estrazione, specialisti e non, a svolgere di fatto la stessa attività, in particolare nell’emergenza urgenza preospedaliera.
La nascita e crescita della Scuola di Specializzazione in Medicina di Emergenza-Urgenza (MEU), il cui programma di studi prevede un percorso formativo specifico per l’emergenza preospedaliera, e l’aumento esponenziale degli Specialisti MEU stanno modificando la professionalizzazione di tutto il Sistema d’Emergenza e Urgenza e devono rappresentare il motore del cambiamento in termini di qualità e standardizzazione delle cure.
Venendo alle considerazioni su proposte di riforma, qualsiasi visione di riforma deve partire dal presupposto fondamentale per cui il Sistema di Emergenza e Urgenza preospedaliero-118 rappresenta e deve rappresentare un sistema ad alta efficienza, che permetta la processazione e la gestione clinica delle richieste di soccorso degli eventi acuti. La filosofia deve essere pertanto quella di portare direttamente al paziente in pericolo di vita le migliori tecnologie e competenze cliniche disponibili, nell’ottica della “shock room” su ruote (o su ali), e di garantire ai pazienti non immediatamente in pericolo di vita, ma affetti da patologie acute, il livello di assistenza e cura più adeguato alle loro condizioni. Tali assunti pongono il Sistema EU preospedaliero-118 fermamente all’interno del perimetro operativo del Sistema di Emergenza Urgenza globalmente inteso, di cui esso rappresenta il braccio operativo mobile altamente qualificato.