Il “Medico Unico” della Medicina di emergenza-urgenza

Il “Medico Unico” della Medicina di emergenza-urgenza

 

 

Dal 2009 in Italia esiste la Scuola di Specialità in Medicina d’Emergenza-Urgenza attualmente solo in alcune Regioni Italiane, esiste la figura del medico “unico” di Emergenza Urgenza. La necessità di questa figura unica è data da:

  • - continuità percorso diagnostico terapeutico dal territorio all’ospedale
  • - impedire la perdita di professionalità per gli operatori della emergenza
  • - mettere fine al retaggio culturale, e alla dicotomia tra personale ospedaliero (medico d’urgenza ante Specialità, neo Specialisti in Medicina d’Emergenza Urgenza ed Infermieri) e territoriale (medici in Convenzione con il SSN, medici dipendenti del SSN
  • - porre fine alla differente organizzazione dell’emergenza presente in alcune Regioni Italiane e alla frammentazione della risposta sanitaria, criticità evidenziate dalla recente esperienza pandemica.Le figure professionali del Medico e dell’Infermiere dell'Emergenza-Urgenza sono coloro che, alternativamente, prestano il proprio servizio in Medicina d’Urgenza-TSI (Terapie sub-intensive), in Pronto Soccorso-OBI (Osservazione Breve Intensiva), sulle Ambulanze e sull'Elisoccorso garantendo in questo modo un servizio mirato all’eccellenza, riducendo contemporaneamente le spese ed i costi, ottimizzando l’utilizzo delle risorse, ridistribuendo i carichi di lavoro e migliorando la formazione continua pre-ospedaliera e ospedaliera.

Attualmente il nostro sistema prevede una frammentazione tra il personale medico ed infermieristico in servizio nei Pronto Soccorso (dipendenti del SSN), sulle ambulanze (Medici in Convenzione con il SSN, Medici dipendenti del SSN e Infermieri dipendenti del SSN) e sull’Elisoccorso (Medici Specialisti in Anestesia e Rianimazione dipendenti del SSN, ma operanti nel 118 spesso in regime di libera professione, e Infermieri dipendenti del SSN).

Quindi l’obiettivo deve essere quello di puntare al superamento della dicotomia tra medico ed infermiere dell’Emergenza-Urgenza Ospedaliero e quello Territoriale, che dovrà avere come premessa necessaria l'assunzione dei medici dell'emergenza sia extraospedaliera che ospedaliera inquadrati nella disciplina di Medicina e Chirurgia di Accettazione e Urgenza, ponendo quindi fine in maniera definitiva all'utilizzo dell'istituto contrattuale del convenzionamento, quindi consentendo l’assunzione e l’inquadramento dei medici d’Emergenza Urgenza Territoriale solo nel ruolo della Dirigenza Medica eliminando la possibilità del regime del convenzionamento e consentendo a coloro che attualmente lavorano in tale regime la scelta del passaggio alla dipendenza o del perdurare del regime di convenzionamento sino alla pensione. Per questi motivi come SIMEU (Societa scientifica dei Medici dell’emergenza-urgenza) diciamo un no forte e chiaro alle proposte di ulteriore frammentazione della sanità e in questo caso dell’organizzazione dell’emergenza-urgenza, chiediamo con forza che venga ritirato il disegno di legge n° 1715 del 11/02/2020 di “Riforma del Sistema Sanitario Territoriale 118”.

 

Salvatore Manca   23/06/2020

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