DIAGNOSI DI MALARIA GRAVE DA PLASMODIUM FALCIPARUM IN PRONTO SOCCORSO: UN CASE-REPORT.

Topic: EMOCOAGULAZIONE
Autore: MARINO FRANCESCO
Affiliazione: SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN MEDICINA D'EMERGENZA-URGENZA, UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BRESCIA, BRESCIA, ITALIA
Co-autori: Francesco Marino (1) - Deborah Stassaldi (2) - Maurizio Poli (2) - Maria Lorenza Muiesan (1)

INTRODUZIONE: La malaria “di importazione” ha un'incidenza di 20.000 casi/anno, con una mortalità di 150 casi/anno. Nei soggetti a rischio di infezione (viaggiatori o migranti provenienti da regioni endemiche che non abbiano effettuato la corretta chemioprofilassi), che si presentino in Pronto Soccorso con febbre o segni di sepsi, è raccomandata la ricerca precoce dei Plasmodi con l'emoscopia diretta. Presentiamo un caso di sepsi grave da malaria da Plasmodium Falciparum, diagnosticata presso il Dipartimento di Emergenza-Urgenza di Gardone Val Trompia.
CASE-REPORT: Un uomo senegalese di 50 anni si presenta in Pronto Soccorso per febbre persistente da 2 settimane, dispnea ingravescente e tosse, comparse pochi giorni dopo essere rientrato in Italia dal paese d'origine; riferisce di non aver eseguito la profilassi antimalarica.
All'esame obiettivo: paziente febbrile (temperatura 38,5°C), dispnoico, tachipnoico, azione cardiaca ritmica, tachifrequente (140 b.p.m.); obiettività toracica ed addominale nella norma; cute e mucose ipoidratate, non edemi declivi; saturazione O2 in aria ambiente 92%, PA 150/90 mmHg. Agli esami ematochimici anemia (Hb 6,4 g/dl), piastrinopenia (34.000/cc), leucociti 4.100/cc, creatinina 1,5 mg/dl, bilirubina totale 2,3 mg/dl, proteina C reattiva (P.C.R.) 23 mg/dl (v.n. < 0,3), lattacidemia 12 mmol/l (v.n. 0,6 – 1,2). Nel sospetto di infezione malarica si richiede l'emoscopia diretta su goccia spessa, che risulta positiva per Plasmodium Falciparum, con parassitemia del 30% e viene quindi posta diagnosi di malaria grave. Per il riscontro di sepsi grave viene anche sottoposto ad una TC torace senza mezzo di contrasto, che esclude eventuali lesioni polmonari, pleuriche o mediastiniche.
Dopo somministrazione di ossigeno-terapia a bassi flussi, paracetamolo ed idratazione per via endovenosa il paziente, ancora febbrile, emodinamicamente stabile, viene ricoverato presso la I Divisione di Malattie Infettive degli Spedali Civili.
Il paziente viene sottoposto ad antibioticoterapia mirata (artesunate, chinino e.v., diidroartemisinina/piperachina per os), trasfusione di emazie concentrate ed idratazione e.v., ed è dimesso dopo 7 giorni di degenza apiretico, con assenza di parassiti all'emoscopia diretta; agli esami ematochimici: Hb 9,8 g/dl, piastrine 225.000/cc, creatinina 0,88 mg/dl, PCR normalizzata.
CONCLUSIONE: Questo caso dimostra che la tempestiva diagnosi di infezione malarica da P. Falciparum effettuata già in Pronto Soccorso consente di iniziare un trattamento mirato ed ottenere la remissione completa dalla sepsi grave, prevenendo lo sviluppo di complicanze potenzialmente letali.