UN CASO DI DOLORE AL FIANCO

Topic: ECOGRAFIA
Autore: INGRASSIA STELLA
Affiliazione: SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE MEDICINA D'EMERGENZA-URGENZA, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA, GENOVA, ITALIA
Co-autori: Stella Ingrassia (1) - Roberto Delfino (2) - Claudio Vergassola (3) - Paolo Barbera (3) - Paolo Moscatelli (3)

AUTORE PRESENTANTE: <35 anni

Una donna di 69 anni si presenta in DEA per dolore al fianco destro, nausea e vomito. In anamnesi riferisce un intervento di commissurotomia mitralica per stenosi a eziologia reumatica, eseguito circa trenta anni prima in Francia. Riferisce di aver eseguito un’ecocardiografia transtoracica 4 giorni prima, in cui non si rilevavano immagini intracardiache. E’ in terapia con aspirina, PPI e FANS. All’esame obiettivo si rileva dolorabilità epigastrica e in ipocondrio destro, Giordano positivo a destra. Gli esami dimostrano leucocitosi e rialzo della PCR (160 mg/dl). All’ECG si riscontra flutter atriale atipico con conduzione 4:1 e frequenza ventricolare di 75 bpm. Si esegue ecografia bedside con riscontro di stenosi mitralica severa, dilatazione dell’atrio sinistro e, al suo interno, la presenza di una massa iperecogena, mobile, verosimilmente un trombo. Si esegue quindi TC addome con riscontro di infarto renale destro per occlusione embolica dell’arteria renale distale destra. La paziente viene inviata al Radiologo Interventista che, dopo aver confermato la diagnosi con l’angiografia, esegue tromboaspirazione con un buon risultato perfusivo finale.
Si inizia terapia anticoagulante con eparina non frazionata e si monitora la paziente in Medicina d’Urgenza per 36 ore. La paziente è quindi trasferita in UTIC dove, a 60 ore dalla presentazione in DEA, viene eseguita ecocardiografia transesofagea che non dimostra l’evidenza di trombi in atrio sinistro, ma solo ecocontrasto spontaneo.
A sei giorni dall’accesso in DEA la paziente viene sottoposta a intervento di sostituzione della valvola mitralica con protesi biologica e valvuloplastica tricuspidalica. A 19 giorni dall’accesso la paziente è dimessa in terapia con warfarin.
Il caso mette in evidenza l’importanza dell’ecografia bedside per una diagnosi rapida di tromboembolismo periferico: l’infarto renale rappresenta infatti una causa non frequente di dolore al fianco, ma solo una diagnosi rapida può consentire un trattamento senza compromissione della funzionalità renale.