INTOSSICAZIONE LETALE DA ARMETIL FLOW : CASE REPORT
Topic: TOSSICOLOGIA
Autore: CAPORALETTI PAOLA
Affiliazione: UOC MECHAU, AZIENDA OSPEDALIERA-UNIVERSITARIA POLICLINICO CONSORZIALE, BARI, ITALIA
Co-autori: Paola Caporaletti (1) - Anna Lepore (2) - Francesco Stea (1) - Antonello Di Tano (1) - Nicola Noviello (1) - Paola Dell'aquila (1)
AUTORE PRESENTANTE >35 anni
Uomo,38 anni, in trattamento per patologia psichiatrica imprecisata,condotto alle 20.03 con mezzo proprio in PS per riferita assunzione accidentale (1 ora prima) di Armetil Flow,fungicida,contenente metalaxil 3,5% e rame metallo 18,5%. L'uomo avrebbe scambiato il prodotto con acqua ingerendolo in quantità imprecisata.I parenti, somministrati subito acqua e latte,riferivano successivo vomito bluastro ed evacuazione di feci normocromiche.
Pallido,soporoso(AVPU=A),FC 80/min ritmica,rantoli medio basali bilaterali,materiale bluastro su labbra e collo,addome trattabile non dolente,SaO2 88% in aa,PA 140/70.
Reperiti 2 accessi venosi, eseguito prelievo venoso, EGA aa (PH 7.26, pCO241, pO262, K5,1 ,Cl 103, Glu223, Lac5.4 Hb15,metHb1.5,sO292%,HCO318.2),ECG(RS 85/min),si posizionavano catetere vescicale e monitor multiparametrico ed iniziava decontaminazione (rimozione dei vestiti contaminati e lavaggio del paziente), O2tx e fluidi ev. Il CAV di Foggia confermava gravissima tossicità sistemica della sostanza e suggeriva: lavanda gastrica, idratazione ev, carbone attivo, catartico, supporto volemico e terapia sintomatica e antidotica,sottolineando la necessità di monitoraggio in terapia intensiva. Si chiamava il rianimatore,si avvisavano le forze dell'ordine che avviavano sopralluogo al domicilio e le altre procedure del caso.
Nonostante altri 2 episodi di vomito a getto, l'aspirato gastrico era 1 litro di materiale bluastro, denso, vischioso mentre le feci (più evacuazioni) erano verdastre miste a muco e comparivano algie addominali.Si sedava e intubava il paziente che era stabile emodinamicamente,si ripeteva EGA h22,26 (PH 6.97, pCO251,K 7.5 Glu267, Lac9.7, Hb16.4 metHb5.7, sO298.9% FiO2100%,HCO38.8)ed alle 22,28 il paziente presentava asistolia.Si iniziava ALS per 1 ora (RCP, Adrenalina,Sodio Bicarbonato, Calcio Cloruro) senza esito (costante assenza di attività cardiaca ecografica), mentre giungevano i risultati degli iniziali esami ematochimici (normali tranne GB 14.130,lipasi 699(VN 73-393) fibrinogeno 186 (VN 200-400),P-D-Dimeri 0.97 (VN<0.50), PCR 3.7(VN<2.9),glicemia 202).
La rapida,drammatica evoluzione del caso,che non ha consentito l'adozione di provvedimenti terapeutici tranne decontaminazione e supporto delle funzioni vitali, ci ha fatto riflettere. E' emerso il peso della sottostima della potenziale letalità di alcune sostanze con necessità di adeguamento delle informazioni contenute in etichetta (solo irritante e nocivo per l'ambiente), l'importanza della mancata attivazione del 118,dei sistemi di protezione individuali(cute degli operatori a contatto con tossico negli arti superiori nonostante uso di guanti) e dell'EGA per rapido inquadramento e monitoraggio