MORSO DI VIPERA . CASO CLINICO E GESTIONE TERAPEUTICA
Topic: TOSSICOLOGIA
Autore: MORANO CHIARA
Affiliazione: AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA POLICLINICO DI BARI, AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA POLICLINICO DI BARI, BARI, ITALIA
Co-autori: Chiara Morano (1) - Laura Poli (1) - Sandra Anna De Matteis (1) - Rosa Melodia (1) - Pietro Pozzessere (1) - Giulia Vitariello (1) - Antonietta Pistone (1) - Giovanni Loiacono (1) - Paola Caporaletti (1)
AUTORE PRESENTANTE >35 anni
Lo scorso maggio una giovane donna avvertiva un improvviso dolore al V dito della mano destra mentre raccoglieva asparagi in campagna e vedeva fuggire un serpente. Il marito sul posto le aveva succhiato il sangue dal dito e contattato il 118. Trasportata al PS più vicino veniva reperito accesso venoso (omolaterale alla lesione),posizionato laccio emostatico,eseguiti esami ematochimici,somministrate IgG ATT e steroide 40 mg ev,con progressione di edema sino al polso con ecchimosi V dito. Dopo 4 ore viene trasferita nel nostro DEA 2 livello . Collaborante leggermente agitata,lamenta parestesie alle dita.EO: progressione di ,edema all’avambraccio,petecchie nella zona di posizionamento del laccio,non evidenti segni di puntura.PA 110/ 70 SO2 98%; ECG normale EGA pH 7,4 pO2 34.9 pO2 103,lattati BE HCO3-normali.Viene immobilizzato l'arto,applicata crioterapia, contattato il CAV Milano con consiglio ad uso di siero antivipera per i segni di puntura dolore edema in evoluzione.Trasferita paziente in MUSI, si somministra (dopo consenso informato )siero Imunoloski Zavod, Augmentin 2 gr ev,paracetamolo ev, Trimeton im. Solumedrol 80 mg ev.Gli esami in PS: leucocitosi neutrofila (GB 12,63 N 95%) piastrinopenia 139000, aumento CPK 330. Monitorati parametri ecg ega esami nella norma. Viene poi aggiunto chinolonico ev come da protocollo CAV . Dopo 12 ore miglioramento clinico,riduzione edema . Dopo 96 ore di osservazione, dimissione della paziente per stabilità degli esami,scomparsa edema,controllo ematochimico dopo una settimana risultato nella norma.
Discussione
I morsi di vipera sono poco frequenti in Italia, identificarli è fondamentale per iniziare terapia. Il veleno costituito da acqua protidi nucleotidi ioni metalli serve ad immobilizzare uccidere digerire la preda. Determina subito edema dolore intenso,turbe emodinamiche,digestive e coagulative .
Conclusioni
Nel caso indicato i segni clinici all'arrivo al DEA,chiaramente in evoluzione dopo diverse ore dall’accaduto, la mancata immobilizzazione e l'utilizzo dell’arto leso per reperire acceso venoso, avevano indotto i medici all’uso del siero per evitare complicazioni da ritardo di somministrazione. Interessante la stretta collaborazione con il CAV per la gestione terapeutica ( eravamo primo Centro in Italia a somministrare il siero nel 2014) e l’importanza della presenza della MUSI che ha consentito lo stretto monitoraggio e la riduzione dei costi gestionali.