FEOCROMOCITOMA SILENTE SVELATO DA UNA COMPRESSA DI LEVOSULPIRIDE. CASE REPORT

Topic: TOSSICOLOGIA
Autore: POZZESSERE PIERO
Affiliazione: MEDICINA E CHIRURGIA D'ACCETTAZIONE E D'URGENZA, AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO CONSORZIALE, BARI, ITALIA
Co-autori: Piero Pozzessere (1) - Paola Caporaletti (1) - Giulia Vitariello (1) - Antonella Pistone (1) - Marina Baffari (1) - Annarita Castore (1) - Silvia Scarfiello (1) - Francesco Stea (1)

Donna di 53 anni, ipertesa e obesa accede al nostro P.S. per vomito e crisi ipertensiva (180/125 mm Hg) 1h dopo avere assunto una compressa di levosulpiride. Le condizioni della paziente evolvevano in pochi minuti in edema polmonare (EPA) con crisi ipertensiva e successivamente in EPA a bassa gittata:si seguiva terapia con CPAP e vasopressori tramite CVC in vena giugulare destra.
Dato il riscontro all'ecocardiogramma di immagini suggestive per IMA inferolaterale, la paziente è stata intubata e avviata a coronarografia d’urgenza con esito negativo. Nel sospetto di una massa endocrina secernente si effettuava TC total body che evidenziava: “in sede surrenalica destra formazione espansiva di 5x6 cm che disloca caudalmente il rene (feocromocitoma?)” con successivo ricovero in terapia intensiva rianimatoria dopo 6h di permanenza in PS. In seconda giornata per progressivo peggioramento della funzionalità renale cominciava trattamento con CVVHDF (3ª-8ª giornata).In 9ª giornata trasferimento in nefrologia e successive sedute giornaliere di SLED di 8 ore per 3 gg. Il progressivo miglioramento clinico consentiva l’esecuzione in 32a giornata di scintigrafia medullo-surrenalica che evidenziava “Presenza di tessuto neoformato neuroendocrino captante la MIGB in loggia surrenalica destra come da feocromocitoma”. Le catecolamine urinarie inviate in 30 ª giornata risultavano nella norma.
Una crisi da feocromocitoma è un evento raro che si scatena spontaneamente o in seguito a una serie di eventi “triggers” come interventi chirurgici, traumi, anestesia chirurgica o farmaci. Tra i farmaci vengono annoverati glucocorticoidi, morfina, inibitori delle monoamine ossidasi e antidepressivi triciclici.. La levosulpiride ha un effetto antagonista dei recettori DA2 antidopaminergici delle cellule cromaffini nella midollare surrenalica e comporta un massivo rilascio di catecolamine (13 volte la norma da studi in vitro) da parte delle cellule tumorali.
Lo shock cardiogeno che subentra in questi casi può essere fatale e nel nostro caso solo il tempestivo intervento terapeutico ha evitato l’evento infausto. La nostra paziente 4 mesi dopo è stata sottoposta a surrenalectomia con successo.
Quindi, il feocromocitoma deve sempre essere sospettato nei pazienti che manifestino crisi ipertensiva severa, insufficienza cardiaca acuta o sindrome coronaria acuta dopo assunzione di levosulpiride.