RICONOSCERE LE CEFALEE SECONDARIE IN PRONTO SOCCORSO: IL RUOLO DEL D-DIMERO
Topic: BIOMARKERS
Autore: DUTTO LUCA
Affiliazione: DIPARTIMENTO DI EMERGENZA URGENZA, ASO S. CROCE E CARLE, CUNEO, ITALIA
Co-autori: Luca Dutto (1) - Cristina Serraino (2) - Emanuele Bernardi (3) - Martina Bonetto (4) - Paola Crida (5) - Letizia Barutta (3) - Elisa Pizzolato (2) - Giulia Racca (2) - Elisa Testa (2) - Francesco Tosello (2) - Virna Olocco (5) - Vincenzo Peloponneso (1) - Attilio Allione (1) - Giuseppe Lauria (1) - Bartolomeo Lorenzati (1) - Elena Maggio (1) - Giampiero Martini (1) - Andrea Sciolla (1) - Bruno Maria Tartaglino (1)
AUTORE PRESENTANTE: > 35 ANNI
OBIETTIVI La cefalea atraumatica afebbrile è il più frequente sintomo neurologico nel dipartimento di emergenza, rappresentando l’1-4% di tutte le visite. La priorità per i medici è l’individuazione delle cefalee secondarie tra le quali si celano quelle life-threating: emorragia subaracnoidea (ESA), ictus ischemici ed emorragici, neoplasie cerebrali, dissezione aortica, trombosi venosa cerebrale. Nonostante queste patologie possano provocare cambiamenti del sistema emostatico non è chiaro se il dosaggio del D-dimero abbia un ruolo diagnostico.
Scopo di questo studio prospettico è stabilire l’utilità del dosaggio del D-dimero nella diagnosi di cefalea secondaria in una popolazione di pazienti afferenti al pronto soccorso per cefalea.
METODI Sono stati reclutati per sei mesi pazienti maggiorenni afferenti al DEA dell’Ospedale S. Croce di Cuneo per cefalea traumatica afebbrile. Di questi sono state registrate le caratteristiche della cefalea secondo tre scenari, l’esecuzione o meno di esami radiologici e consulenze specialistiche e le diagnosi finali. All’inizio dell’iter diagnostico i pazienti sono stati sottoposti a dosaggio del D-Dimero (DD).
Valori di DD > di 0.5 ng/mL venivano considerati positivi
L’accuratezza diagnostica è stata riportata come valore di SE e SPE con relativi Intervalli di Confidenza (IC) al 95% a come area sotto la curva ROC.
RISULTATI Sono stati reclutati 165 pazienti (M 59/F106), età media 41.8 anni.
19 presentavano una modalità di presentazione ad elevato rischio, 67 gialli, 79 a basso rischio.
108 pazienti sono stati sottoposti a TC encefalo a strato sottile, 49 a consulenza neurologica.
Le cefalee primitive sono risultate essere 63, di cui 45 erano crisi emicraniche.
Le cefalee secondarie risultavano 54, di queste 8 risultavano maligne.
Il dosaggio del DD in caso di cefalea maligna presentava sensibilità e specificità rispettivamente del 50% (IC 95%: 0.15-0.84) e 86% (IC 95%: 0.62-1), con valori di sensibilità inferiori in caso di cefalea secondaria benigna ed emicrania, 21% e 2%. Lo studio ha evidenziato come in 4 casi di cefalea maligna (ematoma subdurale cronico, emorragia subaracnoidea, emorragia intraparenchimale ed encefalopatia ipertensiva) il DD risultasse negativo.
CONCLUSIONI Il dosaggio del D-dimero non rappresenta un metodo affidabile nella diagnosi di cefalea secondaria in una popolazione di pazienti afferenti al pronto soccorso.