SINCOPE PSICHIATRICA NELL'ANZIANO: MISDIAGNOSIS?

Topic: MEDICINA D'URGENZA E WEB
Autore: MASCIA SARA
Affiliazione: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA, POLICLINICO DI MODENA, MODENA, ITALIA
Co-autori: Lucio Brugioni (1) - Chiara Ognibene (1) - Sara Mascia (2) - Roberto Lazzari (2) - Chiara Gozzi (1)

AUTORE PRESENTANTE: < 35 ANNI

OBIETTIVI L’ ipofisite linfocitaria è una rara infiammazione primitiva dell’ipofisi a genesi autoimmunitaria che colpisce prevalentemente le donne in gravidanza e spesso si associa ad altre patologie autoimmuni. I pazienti anziani possono avere presentazioni atipiche che mimano patologie di più frequente diagnosi.

METODI Case Report

RISULTATI Una donna di 74 anni affrontava ricoveri ravvicinati (4 in 4 mesi) per episodi recidivanti di perdita di coscienza transitoria associati ad ipotensione. In anamnesi: FA parossistica, tiroidectomia, sindrome ansioso-depressiva, cardiomiopatia ipertrofica, encefalopatia vascolare cronica. Eseguiva numerosi accertamenti, non conclusivi: ECG + Holter (rs + BESV, ripolarizzazione aspecifica), esami bioumorali (lieve iposodiemia), EEG (verosimili assenze epilettiche, per cui intraprendeva terapia anticonvulsivante), TC encefalo (nn), DopplerTSA (nn), valutazione psichiatrica (sospetto disturbo da attacchi di panico, consigliata terapia con SSRI). Per la persistenza della sintomatologia, veniva nuovamente ricoverata. Si riscontrava una marcata iposodiemia (120 mEq/L) ed un’ ipoglicemia refrattaria all’infusione di glucosio. I bassi valori di cortisolo, ACTH ed DHEAS facevano sospettare un ipocorticosurrenalismo secondario. L’RM della sella turcica mostrava quadro di ipofisite linfocitaria. La paziente è stata trattata con cortone acetato con miglioramento dei parametri bioumorali e regressione della sintomatologia.

CONCLUSIONI Determinare l’eziologia di una perdita di coscienza transitoria è talvolta complesso e può richiedere numerosi accertamenti, spesso non dirimenti; porre diagnosi di disturbo da attacchi di panico in pazienti anziani senza aver prima escluso in maniera esaustiva le affezioni organiche può risultare rischioso ed indurre ricoveri ripetuti, con conseguente aumento dei costi e del discomfort per il paziente.