RISULTATI DELL'APPLICAZIONE DEL PROTOCOLLO DEL DOLORE NEL DIPARTIMENTO DI EMERGENZA
Topic: LA RICERCA
Autore: FELIZIANI FILIPPO TOMMASO
Affiliazione: ASUR MARCHE-AREA VASTA 5, OSPEDALE S.MARIA DELLA MISERICORDA, SAN BENEDETTO DEL TRONTO, ITALIA
Co-autori: Filippo Tommaso Feliziani (1) - Romani Nicoliino (1) - Manuela Bizzarri (1) - Giuseppina Petrelli (1) - Paolo Groff (1)
Obiettivi
Nel Dipartimento di Emergenza affluiscono annualmente circa 4000 casi di dolore artrosico, colico, lombare o da neuropatia periferica. I pazienti, già con una patologia diagnosticata, presentano lunghi tempi di attesa prima di ricevere una visita medica e un trattamento specifico del dolore. Nell’anno 2011/12 è stato costruito un protocollo che in base ad una scala di rapida interpretazione del dolore ed un percorso guidato, programma il trattamento dei pazienti fin dal primo contatto.
Metodi
I pazienti afferiti per dolore lombare, artrosico, colico o neuropatico noto, vengono interrogati con la scala NRS; coloro che presentano un punteggio > 6, in assenza di controindicazioni e red flags, vengono trattati al triage dal personale infermieristico con tachipirina, successivamente rivalutati dal medico e sottoposti a specifico trattamento. La popolazione presa in studio riguarda il gruppo di paziente afferiti con dolore lombare; comprende 414 individui nel 2012, 411 individui nel 2013 e 398 individui a luglio 2014. Non esistono differenze significative per fattori di rischio, sesso ed età.
Risultati
Riduzione significativa dei tempi di degenza di circa 50 minuti (p<.05); riduzione del numero dei ricoveri (nessun ricovero in ortopedia, 6 ricoveri in neurologia); riduzione degli esami radiologici impropri (p<0.5); incremento degli esami ematici eseguiti (p<0.5); riduzione del consumo di paracetamolo con incremento del consumo di oppiacei dal 2012 in dimissione (p<.05); riduzione del consumo di FANS in monoterapia.
Conclusione
Il protocollo al momento ha permesso una rapida applicazione della terapia del dolore fin dal triage; ha snellito i tempi di attesa, di dimissione ha migliorato l’integrazione con il territorio per il trattamento post dimissione creando uno schema condiviso.