LA SEDO-ANALGESIA TRA I 'SASSI'

Topic: LA RICERCA
Autore: BONORA MIRIAM
Affiliazione: AZIENDA SANITARIA MATERA, MADONNA DELLE GRAZIE, MATERA, ITALIA
Co-autori: Miriam Bonora (1) - Gino Elia (1) - Margherita Maragno (1) - Madio Nardiello (1) - Carmine Sinno (

AUTORE PRESENTANTE: > 35 ANNI
OBIETTIVI
Rendere pratica quotidiana l’uso di della sedo-analgesia
METODI
Introduzione di un protocollo interno con valutazione del dolore al triage attraverso la scala NRS e l’utilizzo di farmaci e tecniche di sedo-analgesia. Sono state stilate schede di rilevazione del tipo di farmaco, via di somministrazione, efficacia ed eventuali eventi avversi. In 14 mesi sono stati registrati i pazienti sottoposti a sedo analgesia e suddivisi in 3 fasce di età: 0-14; 15-65 e > 65. Inoltre ogni gruppo diviso in 2 sottogruppi: sedazione e sedo-analgesia.
RISULTATI
125 pazienti: 50 (40%) 0-14 anni; 35 (28%) 15—65 anni e 40 ( 52%) > 65 anni.
Nel gruppo 0-14 il 70% sono stati sottoposti esclusivamente a sedazione prevalentemente attraverso la somministrazione endonasale utilizzando il midazolam (solo in 5 dei 35 piccoli pazienti è stata utilizzata la via endovenosa); il 30% è stato sottoposto a sedo-analgesia utilizzando fentanest e midazolam prevalentemente in somministrazione endonasale. Nell’ambito di questo sottogruppo, la terapia non si è dimostrata efficace solo in 2 bambini per cui è stata poi utilizzata la via endovenosa.
Nessuno ha presentato eventi avversi né subito dopo la somministrazione né durante la successiva osservazione.
Nel gruppo 15-65 anni il 29 % dei pazienti è stato sottoposto alla sola sedazione con midazolam attraverso la via endovenosa e il 71% alla sedo-analgesia con midazolam e fentanest/morfina attraverso la via e.v. In tutti i pazienti la terapia si è dimostrata efficace senza complicanze.
Nel gruppo > 65 anni il 75% è stato sottoposto esclusivamente a sedazione attraverso l’utilizzo del midazolam e.v. e il 25% a sedo-analgesia con midazolam e morfina. In entrambi i sottogruppi la terapia è stata efficace e non si sono verificati eventi avversi.
CONCLUSIONI
L’introduzione del percorso sulla sedo-analgesia ha avuto il duplice scopo di far conoscere e di diffondere a tutti gli operatori l’utilizzo di codeste tecniche, soprattutto evidenziando la semplicità e l’efficacia dell’utilizzo di tali farmaci.
I risultati sugli operatori sono stati strepitosi in quanto su 15 medici (di cui 3 particolarmente reticenti) 14 hanno praticato almeno una volta la sedo-analgesia e l’hanno inserita nel proprio modus operandi.