ACIDO VALPROICO: COMPLIANCE ALLA TERAPIA E SOVRADOSAGGIO. UNA ANALISI DEGLI ACCESSI IN PRONTO SOCCORSO NEGLI ULTIMI 5 ANNI
Topic: LA RICERCA
Autore: LEONE SILVIA
Affiliazione: SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN TOSSICOLOGIA CLINICA, UNIVERSITÀ DI GENOVA, GENOVA, ITALIA
Co-autori: Silvia Leone (1) - Federico Catalani (2) - Valerio Bermano (3) - Giulia Cremonesi (4) - Daniela Pierluigi (5) - Paolo Cremonesi (6)
AUTORE PRESENTANTE: 28 anni
OBIETTIVI: Quantificare gli accessi al PS (Osp. Galliera), negli ultimi 5 anni, di pazienti epilettici o con psicosi/disturbi dell’umore, in trattamento con acido valproico (AV), per stabilire se siano stati più frequenti i casi di sovradosaggio acuto da errata assunzione o a scopo dimostrativo/suicidario, oppure i casi di sottodosaggio. Obiettivo secondario è comparare la nostra casistica con i dati presenti in letteratura e valutare le principali cause associate a sottodosaggio. Obiettivo terziario è verificare l’eventuale evoluzione del trattamento del sovradosaggio.
METODI: Utilizzando il programma “PIESSE” si è effettuata l’indagine degli accessi in PS di pazienti in terapia con acido valproico inserendo nella stringa di ricerca le parole-chiave: “acido valproico”, “valproato”, “valproato di sodio”. La ricerca è stata effettuata sulla base della diagnosi di dimissione o ricovero. Sono stati individuati tutti i casi relativi al periodo 2008-13; considerando sia pazienti epilettici, sia pazienti con disturbo bipolare o psicosi.
RISULTATI: Trentanove pazienti sono stati dimessi/ricoverati con diagnosi includente le suddette parole-chiave; sul totale abbiamo identificato: 28 casi di sottodosaggio (71.8%) e 11 casi di sovradosaggio da AV (28.2%).
Tra i pazienti con AV sottodosato (concentrazioni plasmatiche < 50 µg/ml) 20 su 28 (71.4%) presentavano diagnosi di epilessia, mentre tra i pazienti con AV sovradosato (concentrazioni plasmatiche > 100 µg/ml) solamente 2 su 11 (18.2%) avevano diagnosi di comizialità; i restanti 9 assumevano il farmaco per disturbo bipolare, psicosi o disturbi dell’umore. I 20 casi di sottodosaggio con diagnosi di epilessia (51.3% sul totale) hanno effettuato accesso in PS per crisi comiziali o stato “post-critico”. Otto pazienti con disturbi psichici presentavano sottodosaggio di AV (20.5%).
CONCLUSIONI: Il sottodosaggio di AV è risultato significativamente più frequente rispetto al sovradosaggio. La nostra casistica riflette i dati presenti in letteratura. La scarsa compliance sembra correlata alle caratteristiche socio-demografiche e abitative del paziente. La terapia del sovradosaggio non si è sostanzialmente modificata negli ultimi 5 anni.
Dosare le concentrazione plasmatiche del farmaco in PS permette di identificare e discernere i casi di mancata aderenza alla terapia da quelli di inefficacia terapeutica in paziente compliante. Una precoce diagnosi accelera la prosecuzione dell’iter diagnostico-terapeutico del paziente.