LA SINCOPE IN PRONTO SOCCORSO

Topic: LA RICERCA
Autore: PACCHIARINI LUCIA
Affiliazione: AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI PAVIA, OSPEDALE CIVILE DI VOGHERA, VOGHERA, ITALIA
Co-autori: Lucia Pacchiarini (1) - Ruggero Longoni (1) - Marisa Zucchella (1) - Carlo Mangiarotti (1) - Giovanni Zanellati (1) - Vania Buccoliero (1) - Renata Martinotti (1)

AUTORE PRESENTANTE: età > 35 ANNI
OBIETTIVI
Valutare l'incidenza della sincope tra le patologie che vengono trattate in Pronto Soccorso in maniera da creare l'iter diagnostico-terapeutico e di follow-up migliore per la nostra realtà ospedaliera
METODI
Studio Osservazionale
RISULTATI
Nel periodo preso in considerazione (Novembre 2012 – Novembre 2013) sono stati valutati presso il nostro PS (che ha una media di 33.000 accessi/anno) 208 casi di sincope (0.6%), di cui 144 dimessi a domicilio (69%) e 64 ricoverati (31%).
Tra i pazienti ricoverati 11 (17%) presentavano cause di sincope neurologiche (in 2 vi era stato riscontro di ischemia cerebrale, in 5 di emorragia cerebrale e in 4 di crisi epilettica); 15 pazienti (23%) presentavano una patologia internistica e in 17 (26.5%) patologie cardiologiche; la quota maggiore (21 pazienti per il 33%) aveva una diagnosi di ricovero di sincope di ndd.
A questi dati bisogna aggiungere la quota di pazienti con diagnosi finale di perdita transitoria di coscienza: nello stesso periodo considerato 23 pazienti (0.07% sul totale di accessi annui in PS) di cui 15 ricoverati (65%) e 8 dimessi a domicilio (35%).
Tra i pazienti ricoverati la maggior parte presentava cause neurologiche del disturbo: in 6 casi (40%) erano presenti quadri di ischemia o emorragia cerebrale e in 1 caso (6.6%) un quadro epilettico.

CONCLUSIONI
I dati riguardanti gli accessi e la gestione dei casi di sincope presso il nostro PS sono in linea con i dati della letteratura, in cui tale disturbo è responsabile del 3% degli accessi in Pronto Soccorso e del 1-6 % dei ricoveri ospedalieri; in alcuni studi la percentuale dei ricoveri per sincope arriva fino al 57% degli accessi.
Visti i costi sanitari legati al ricovero dei casi di sincope, soprattutto di origine non determinata (nel nostro caso la maggioranza), sembra opportuno intraprendere un percorso diagnostico-terapeutico e di follow-up che possa migliorare la qualità delle cure offerte con un più corretto utilizzo delle risorse economiche a disposizione, soprattutto per le caratteristiche di “intensive care” dei reparti da cui il ricovero dovrebbe essere gestito (Cardiologia e Medicina d'Urgenza).