AFFIDABILITÀ DELLE OTTAWA ANKLE RULES

Topic: IL TRAUMA
Autore: SINNO CARMINE
Affiliazione: ASM MATERA, OSPEDALE MADONNA DELLE GRAZIE, MATERA, ITALIA
Co-autori: Carmine Sinno (1) - Margherita Maragno (2)

INTRODUZIONE
Le Ottawa Ankle Rules sono regole di decisione clinica per le radiografie di caviglia convalidate (Stiell e Al. Ann Emeg Med 1992:21;384-90) , perfezionate (Stiell e Al. JAMA 1994:271;827-32) e sviluppate in modo prospettico (Stiell e Al. JAMA1993:209;1127-32), che suggeriscono di chiedere una radiografia se il paziente che lamenta un dolore alla caviglia, insorto dopo un trauma, presenta uno dei seguenti criteri:
il paziente non è in grado di fare quattro passi ( due sulla caviglia traumatizzata) sia al momento del trauma sia nel D.E.A.
esiste una dolorabilità alla palpazione dell’apice o della porzione posteriore di ciascun malleolo per un tratto di 6 cm.
E' indicata, inoltre, la radiografia del piede se il paziente lamenta dolore al mesopiede e ha uno dei seguenti criteri:
il paziente non è in grado di fare quattro passi sia sul luogo dell’incidente sia nel D.E.A.
esiste una dolorabilità localizzata sia sul V° metatarso prossimale sia sull’osso navicolare
Nonostante le O.A.R abbiano dimostrato una sensibilità pari al 100% e una riduzione del 30-40% del numero complessivo delle radiografie pochi vi fanno ricorso
OBIETTIVO
Confermare la validità delle O.A.R nel ridurre la richiesta di radiografie
MATERIALI E METODI
Gli autori, rispetto agli altri medici del DEA di Matera, hanno visitato e applicato le O.A.R in 202 soggetti che rispondevano ai seguenti criteri di selezione:
- età compresa tra 12 e 65 anni
- trauma isolato di caviglia
- non presentare alterazioni dello stato mentale da intossicazioni e deficit neurologici.
- non essere gravide
Dopo la valutazione clinica 81 pazienti (40%) non furono sottoposti a indagine radiologica ,dimessi con le raccomandazioni da seguire e invitati a tornare nel D.E.A se dopo 72 ore la situazione clinica non fosse migliorata.
121 pazienti furono sottoposti ad indagine radiologica; prima dell’esecuzione era effettuata una ipotesi diagnostica sulla presenza o meno di una frattura
RISULTATI
In 53 casi (43,8%) fu confermata l’assenza di frattura; in 59 casi (48,7%) la presenza di frattura.
In 9 casi (7,4%) il sospetto di frattura non fu confermato
Solo 2 pazienti non sottoposti a radiografia ritornarono nel D.E.A. per una nuova valutazione dopo 72 ore; sottoposti ad indagine radiologica una donna presentò una frattura composta del malleolo esterno.
CONCLUSIONI
Rispetto ad una precedente indagine su 227 soggetti con distorsione di caviglia (Sinno e Al. Med Sport 2007; 60: 109-14) il numero dei soggetti non sottoposti a radiografia è passato dal 34,3% al 40% , confermando l’accuratezza della diagnosi nella distorsione di caviglia solo su criteri clinici. Riteniamo, in base alla nostra esperienza, che le O.A.R. siano utilizzate routinariamente e il loro uso implementato.