TRATTAMENTO ANTALGICO INTENSIVO PRECOCE NEL TRAUMA TORACICO IN MEDICINA D'URGENZA

Topic: IL TRAUMA
Autore: SMORGON CRISTIANA
Affiliazione: MEDICINA D'URGENZA E ACCETTAZIONE, AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA ST'ANNA FERRARA-CONA, CONA (FE), ITALIA
Co-autori: Cristiana Smorgon (1) - Cristian Lupi (2) - Enrico Ferri (2) - Rossana Bomben (2) - Sergio Sartori (3) - Paola Tombesi (3) - Francesca Di Vece (3) - Roberto Melandri (1

Obiettivi
Il trauma toracico polifratturativo ha spesso una evoluzione sfavorevole verso l’insufficienza respiratoria, per le complicanze che si manifestano nelle 48-72 ore successive all’evento.
Con la collaborazione di alcuni colleghi della Rianimazione, supportati dalla letteratura, abbiamo iniziato un trattamento antalgico precocemente aggressivo, valutando clinicamente (tosse, inspirio profondo, utilizzo del triflow, volet costale) e strumentalmente (TC, ecografie polmonari, EGA) la compromissione degli scambi ventilatori.
Case Report
1) Maschio, 67 anni; trauma toracico polifratturativo (clavicola, 4 coste bipolari, volet, emo-pneumotorace, fratture vertebrali, contusione polmonare). SatO2 98%aa. Veniva escluso dal Trauma Team l’inserimento di un tubo toracico in shock room. In MURG il dolore veniva valutato 4 (NRS) in terapia antalgica endovenosa. Si decideva comunque di passare a terapia antalgica peridurale; si effettuava drenaggio dell’emotorace con pleurecath; si iniziava NIV/PSV con monitoraggio polmonare quotidiano ecografico e laboratoristico (EGA); antibiotico terapia (solo dopo incremento della pro-calcitonina).
2) Donna, 54 anni; trauma toracico polifratturativo ( 6 coste bipolari, minimo pneumotorace dx). Discreto controllo del dolore con oppiacei parenterali ma con effetti collaterali (vomito incoercibile). In seconda giornata, dopo riscontro ecografico di pneumotorace anteriore esteso ed emotorace, veniva posizionato drenaggio toracico ed iniziata analgesia peridurale. Monitoraggio come sopra.
Risultati
Mobilizzazione del primo paziente in seconda giornata, con buona dinamica ventilatoria. Dimissione in ottava giornata, dopo svezzamento dalla peridurale.
Mobilizzazione della seconda paziente in quinta giornata, dimissione in dodicesima.
Conclusioni
Il trattamento sub intensivo precoce del dolore aiuta a contrastare la deriva delle lesioni traumatiche pleuro-polmonari e muscolo-costali e la necessità di un trasferimento in ambiente intensivistico, con una netta riduzione della degenza media a 10 giorni (Shapira N.?et al. Critical Care Medicine 2009; Shahryar Hashemzadeh et al, J Cardiovasc Thorac Res. 2011; Dehghan, Niloofar MD et al. Journal of Trauma and Acute Care Surgery 2014).
Fondamentale il monitoraggio ecografico.
Rimane interlocutorio il drenaggio dell’emotorace post traumatico con toracentesi/pleurecath (non previsto da alcuna linea guida internazionale, ma spesso proposto dai nostri chirurghi come alternativa tardiva al drenaggio).