RUOLO DELL'INDICE DI DISTRIBUZIONE ERITROCITARIA NEL TRAUMA MAGGIORE: ANALISI IN UNA COORTE DI PAZIENTI AFFERENTI AD UN D.E.A. DI II LIVELLO
Topic: IL TRAUMA
Autore: MARINOSCI ALESSANDRO
Affiliazione: DIPARTIMENTO D'EMERGENZA E ACCETTAZIONE, OSPEDALE SAN RAFFAELE, MILANO, ITALIA
Co-autori: Alessandro Marinosci (1)
OBIETTIVI Ruolo dell’RDW nel trauma maggiore.
METODI Sono stati retrospettivamente arruolati i pazienti traumatizzati con ISS > 15 giunti presso il Dipartimento di Emergenza e Accettazione di II livello dell’Ospedale San Raffaele dal 2012 al 2013.
La comparazione dei valori di RDW tra gruppi sono state effettuati utilizzate il test T di Student.
L’analisi di comparazione della sopravvivenza secondo il valore di RDW è stata ottenuta utilizzando la funzione di Kaplan-Meyer.
RISULTATI Il campione preso in esame è di 243 pazienti.
Tramite la curva di Kaplan-Meyer abbiamo dimostrato una differenza statisticamente significativa tra la sopravvivenza dei pazienti con RDW > 14,1% e il restante gruppo dei pazienti (p=0,03).
I pazienti con danno intracranico post-traumatico (TC encefalo positiva) hanno livelli significativamente (p= 0,003) più elevati dei pazienti senza danno intracranico (14,07 vs 13,49).
Al contrario non è stata rilevata un’associazione tra i valori di RDW e gli scores di gravità del trauma (Injury Severity Score, Revised Trauma Score), la presenza di danno toracico, addominale o maxillo-facciale e i giorni di degenza ospedaliera.
I pazienti sottoposti a trasfusione nelle prime 24 ore dal trauma hanno livelli più elevati di RDW dei pazienti non sottoposti a trasfusione (14,25 vs 13,74) pur non raggiungendo la significatività statistica (p=0,14).
CONCLUSIONI
L’RDW (indice di distribuzione eritrocitaria) è un indice in grado di stimare la variabilità di dimensioni dei globuli rossi, calcolato come percentuale della deviazione standard del volume dei globuli rossi diviso per il volume corpuscolare medio.
Numerosi studi hanno dimostrato una sua efficacia predittiva in termini di mortalità e morbidità nell’ambito di un ampio spettro di condizioni cliniche croniche ed acute tra cui il trauma, malgrado sia ignoto il meccanismo di questa associazione. I nostri risultati forniscono due ipotesi per spiegare tale relazione.
1- Abbiamo dimostrato che livelli elevati di RDW correlano con il danno intracranico post-traumatico; ciò potrebbe essere dovuto alle alterazioni dei globuli rossi conseguenti lo stress ossidativo provocato. 2- L’RDW elevato può riflettere un’iperattivazione midollare successiva ad emorragia. I pazienti sottoposti a trasfusione nelle prime 24 ore hanno livelli superiori rispetto ai pazienti non trasfusi, pur senza significatività statistica.