STRANO CASO DI MELENA IN PRONTO SOCCORSO
Topic: EMOCOAGULAZIONE
Autore: SCHITO MARIA BARBARA
Affiliazione: DIRIGENTE MEDICO PRONTO SOCCORSO MEDICINA D'URGENZA, OSPEDALE SAN CAMILLO FORLANINI, ROMA, ITALIA
Co-autori: Maria Barbara Schito (1) - Roberta Servi (1) - Gabriele Ricci (2) - Stefano Manfroni (2) - Anna Iacocagni (1) - Carlo Felice Di Gioacchino (1) - Silvestro Di Prospero (3) - Gavina Cuneo (4)
AUTORE PRESENTANTE: > 35 ANNI
La melena è una manifestazione clinica di una Emorragia Digestiva Alta (EDA), che origina prossimalmente al legamento di Treitz,e circa il 50% è sostenuto da ulcera peptica e, nonostante i progressi nella terapia, la mortalità si aggira ancora sul 6-8%. Tra gli obiettivi generali del trattamento di una EDA ricordiamo quello di riconoscere i pazienti a rischio elevato, valutare l’entità delle perdite ematiche, correggere l’ipovolemia e stabilizzare i parametri vitali, arrestare l’emorragia nella fase acuta e prevenire le complicanze.
Riportiamo il caso di una donna di 34 anni con riferita melena trasferita in Pronto Soccorso da un altro nosocomio per effettuare in urgenza EGDS come da accordi con il gastroenterologo. La paziente, giunta in ospedale circa 12 ore prima per melena, riferiva abuso di FANS per dolori addominali insorti dopo FIVET (Fertilizzazione in vitro con embryo transfer) non andata a buon fine. La paziente era in trattamento con Methotrexate per gravidanza extrauterina (sito non specificato). Durante le prime 12 ore era stata trasfusa con emazie concentrate e idratata per mantenere le condizioni cliniche emodinamicamente stabili. All’arrivo nel nostro Pronto Soccorso, il valore di emoglobina era pari a 8 g/dl; valori di Beta-HCG ancora molto elevati (5.614). Il quadro clinico era in netto peggioramento in evidente stato di shock emorragico, sudata, ipotesa e tachicardica (PA 100/60 e FC 120 bpm). L’esplorazione rettale documentava sangue rosso vivo in ampolla (non melena!) e il Sondino Naso Gastrico drenava materiale alimentare senza tracce di sangue.
La TC addome con mdc dimostrava in sede annessiale destra area rotondeggiante, ipodensa, di circa 3 cm di diametro, con cercine iperdenso; retto e sigma distesi da fluido.
L’ispezione chirurgica evidenziava, sulla parete posteriore dell’utero, una neoformazione (gravidanza ectopica) adesa ad alcune anse ileali ed infiltrante una di esse dando origine all’enterorragia. È stata effettuata la rimozione di gravidanza ectopica extratubarica e la resezione della porzione ileale infiltrata.
La gravidanza ectopica extrauterina come complicanza rara di FIVET ha messo a serio rischio la vita e la capacità procreativa della donna. Non sottovalutare dunque, tra le cause di enterorragia, il sospetto di gravidanza ectopica post-FIVET.