ISCHEMIA CRITICA DELL'ARTO: UNA PATOLOGIA DEL CICLISTA DI ALTO LIVELLO
Topic: EMOCOAGULAZIONE
Autore: DE ANTONIIS FRANCESCO
Affiliazione: ASL, OSPEDALE SANTO STEFANO, PRATO, ITALIA
Co-autori: Francesco De Antoniis (1) - Michele Lanigra (1) - Barbara Balzarini (2) - Simone Magazzini (1)
AUTORE PRESENTANTE: < 35 ANNI
INTRODUZIONE : l’Endofibrosi è una patologia vascolare specifica degli sportivi che colpisce prevalentemente i ciclisti ma che può comparire anche in atleti. Descritta nel 1985 rappresenta una lesione istologica caratterizzata dall’ispessimento intimale asimmetrico dell’arteria. La localizzazione a livello dell’asse arterioso iliaco rappresenta un patologia arteriosa individuata in modo specifico nel ciclista di alto livello.
CASO CLINICO: un uomo di anni 43 aa, ciclista semiprofessionista, si presenta al DEA per la comparsa dopo qualche chilometro percorso in bicicletta di dolore paralizzante del gluteo e della coscia destra che il paziente riferiva come una sensazione di 'arto morto', associato a sensazione di freddo all’estremità del piede omolaterale, della durata di circa 15 minuti . Non riferiti traumi recenti. Riferisce negli ultimi mesi sensazione di “gonfiore” alla coscia destra durante l’impegno in bicicletta, sotto sforzo massimo. Nessuna fattore di rischio CV.
Obiettività cardio-polmonare nella norma; polsi arteriosi presenti e simmetrici, in assenza di soffi vascolari nelle comuni sedi di auscultazione. Non cianosi delle estremità, o scalini termici. Neurologicamente indenne. All’ECD arterioso degli arti inferiori ispessimento miointimale a livello dell’arteria femorale comune, in assenza di alterazioni flussimetriche. Agli EE Ddimero 540 ng/mL. PV stabili. A completamento viene eseguita angioTC dell’aorta addominale e asse iliaco, con evidenza di “diffuso ispessimento concentrico della parete dell’arteria iliaca comune destra, che si estende distalmente ad interessare l’iliaca esterna e la femorale comune omolaterali, con riduzione del calibro di quest’ultime rispetto al controlaterale. Minimo flap intimale a livello femorale comune come per dissezione focale.”
Il paziente, totalmente asintomatico, è stato trattato con eparina non frazionata ev per 48 ore. A controllo angioTC non apparenti segni di flap intimale. Persiste l’ispessimento miointimale dell’asse iliaco comune e esterno di destra.
Il paziente, in terapia con antiaggreganti, è rimasto asintomatico. E’ stata optata strategia conservativa. Il pz svolge vita attiva; non corre più in bicicletta. I controllo ECD arteriosi successivi hanno mostrato flusso arterioso normomodulato lungo tutto l’asse iliaco femorale, fino a livello distale sulla tibiale anteriore e posteriore dell’arto destro.
DISCUSSIONE: nelle affezioni vascolari arteriose dello sportivo di alto livello risulta essenziale conoscere tali lesioni istologiche. Nell’1,3% dei casi i soggetti presentato un’ischemia subacuta. La strategia chirurgica invasiva, con l’endofibrosectomia, rappresenta la terapia di scelta, spesso riservata a patologie avanzate o n caso di attività agonistica. Il bypass e la PTA hanno mostrato restenosi precoce