INDICI PROGNOSTICI NELLA MIOCARDIOPATIA SEPSI-INDOTTA: IL RUOLO DEI BIOMARKER E DELLA FOCUS-ECOCARDIOGRAFIA EFFETTUATA NEL DIPARTIMENTO D’EMERGENZA

Topic: ECOGRAFIA
Autore: PINTO NATALIA
Affiliazione: PRONTO SOCCORSO, ENTE ECCLESIASTICO OSPEDALE GENERALE REGIONALE 'F. MIULLI', ACQUAVIVA DELLE FONTI, ITALIA
Co-autori: Natalia Pinto (1) - Piero Pozzessere (2) - Loredana Catalano (2) - Roberta Romito (3) - Margherita Fanelli (4) - Sabina Savino (2) - Alessio Maroccia (2) - Francesco Stea (2)

AUTORE PRESENTANTE: < 35 ANNI

OBIETTIVI Lo studio si è proposto di valutare l’incidenza di disfunzione sistolica e disfunzione diastolica del ventricolo sinistro in corso di sepsi severa e shock settico, ed il significato prognostico di tali alterazioni cardiache a confronto con i biomarker, troponina e pro-BNP.
METODI Sono stati arruolati 36 pazienti con sepsi severa e shock settico, giunti presso l’U.O. di Accettazione e d’Urgenza del Policlinico di Bari da dicembre 2013 a marzo 2014. Raccolti i dati anamnestici sulle comorbilità, entro 6 ore sono stati valutati FE con metodo eyeball e onda e? con Tissue Doppler pulsato. Sono stati effettuati i dosaggi di pro-BNP e TnI. Si è quindi rilevata la mortalità a 30 giorni. Criteri di esclusione erano la cardiopatia ischemica, lo scompenso cardiaco, la cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva, il tamponamento cardiaco e la stenosi mitralica presenti in anamnesi patologica remota. Sono stati utilizzati il test T di Student, il ?2 di Pearson, il rho di Spearman, l’analisi della curva ROC e il Log Rank Test.
RISULTATI Un terzo dei casi presentava una funzione sistolica sinistra normale, il 47,2% una disfunzione diastolica isolata, il 19,4% una disfunzione sistolica. Il gruppo con disfunzione diastolica isolata ha mostrato un trend di mortalità più alta rispetto agli altri due gruppi. Nel 100% dei casi si è verificato un incremento del pro-BNP e nel 75% un aumento di TnI. È statisticamente significativa la relazione tra pro-BNP e mortalità a 30 giorni (t -2,028; p 0,051). Il cut-off di pro-BNP individuato, seppure nel campione esiguo analizzato, è di circa 10.000 pg/ml. Vi è relazione tra terapia con vasopressori/inotropi ed e’: il 91% dei pz a cui sono stati somministrati vasopressori/inotropi aveva un e? patologico, il quale era presente nel 43% dei casi a cui non sono stati somministrati tali farmaci (?2 6,910; p 0,009) .

CONCLUSIONI Il pro-BNP è predittore di mortalità nei pazienti con sepsi severa e shock settico, a differenza di troponina I e degli indici ecocardiografici rilevati. La disfunzione diastolica isolata, valutata con e’ in corso di ecocardiografia eseguita in urgenza, è un indice di severità, e prospetta la necessità di supporto emodinamico con inotropi/vasopressori.