RICONOSCIMENTO PRECOCE DELLA SEPSI SEVERA/SHOCK SETTICO IN DIPARTIMENTO DI EMERGENZA: RUOLO DELL'ECOGRAFIA CAVALE

Topic: ECOGRAFIA
Autore: PONTONI ELISA
Affiliazione: DIPARTIMENTO EMERGENZA, AZIENDA OSPEDALIERA SANTA MARIA DEGLI ANGELI, PORDENONE, ITALIA
Co-autori: Elisa Pontoni (1) - Francesco Moscariello (1) - Paola Bortolotti (1) - Antonious Samy (1)

OBIETTIVI : Porto Naonis sepsis study: verifica dell’efficacia di un protocollo non invasivo nella gestione del paziente con sepsi severa/shock settico accolto in Dipartimento di Emergenza a Pordenone: riconoscimento precoce del paziente settico; monitoraggio della perfusione tissutale mediante determinazione seriata della lattacidemia e sua clearance; monitoraggio della volemia mediante ecografie seriate della vena cava inferiore e sua collassabilità, ecografia integrata polmonare. End point primario: mortalità intraospedaliera a 30 giorni; End point secondario: necessità dello switch a protocollo invasivo (Rivers’early goal directed therapy)
Metodi: studio prospettico condotto sui pazienti accolti presso il Dipartimento di Emergenza di Pordenone nell’intervallo temporale 15.10.2013 – 15.04.2014 di età >18 anni che soddisfacevano i seguenti criteri all’ingresso: febbre o ipotermia, compromissione del sensorio, ipotensione, tachipnea, tachicardia >90 bpm, indice shock (FC/PAS)>0,9. Criteri di esclusione: pazienti con patologia settica minore o patologia avanzata non eleggibile di trattamento invasivo. Applicazione di “sepsis bundle modificato”: espansione volemica; indagini colturali ed antibioticoterapia entro 1 h; monitoraggio collassabilità cavale ed ecografia polmonare, monitoraggio lattacidemia e sua clearance ai tempi 0-2-6-24-48-72 h. Switch a protocollo invasivo EGDT se peristenza instabilità emodinamica con PAM < 65 mmHg nonostante espansione volemica, necessità vasoattivi e inotropi a dosaggi elevati o di ventilazione meccanica, lattati elevati con clearance assente e acidosi, disfunzione persistente di due o più organi.
Risultati: Nell’intervallo temporale considerato (15.10.2013-15.4.2014) sono stati arruolati 30 pazienti. 30/30 pz sono stati sottoposti a espansione volemica, a indagini colturali, ad antibioticoterapia empirica entro 3 ore. In 30/30 pz è stata eseguita ecografia cavale ed integrata polmonare nelle tempistiche seriate sopra riportate (trend decrementale della collassabilità cavale al riempimento volemico, p<0.001 ). 30/30 pz hanno eseguito valutazione seriata della lattacidemia e sua clearance (decremento progressivo ai tempi 0, 6, 24, 48 e 72 h; p=0.0346). Mortalità intraospedaliera entro 72 h: 3/30 pz; a 30 gg: 4/30 pz. Switch a protocollo invasivo per mancato raggiungimento targets: 7/30 pz.
CONCLUSIONI Nel nostro studio, il riconoscimento precoce della sepsi e suo trattamento mediante protocollo non invasivo ha ottenuto le percentuali di sopravvivenza attese. Lo switch a protocollo EGDT sottolinea come nella gestione della sepsi vi sia una possibile convergenza tra diverse strategie terapeutiche.