LA TROMBOLISI SISTEMICA NELL'ICTUS CEREBRALE ISCHEMICO: UN'ANALISI DEI PRIMI 18 MESI DI ATTIVITÀ NELL'UO DI MEDICINA D'URGENZA DELL'OSPEDALE SAN CARLO DI POTENZA
Topic: STROKE
Autore: PENNACCHIO EDOARDO
Affiliazione: UNITÀ OPERATIVA COMPLESSA DI PRONTO SOCCORSO, ACCETTAZIONE E MEDICINA D'URGENZA, AZIENDA OSPEDALIERA REGIONALE SAN CARLO, POTENZA, ITALIA
Co-autori: Edoardo Pennacchio (1) - Gabriella Gaudno (1) - Lisanti Francesco (1) - Genzano Lucia (1) - Martorano Maurizio (1) - Maddalena Carbone (1) - Giovanni Staffa (1) - Luigi De Nicola (1) - Stefania Montesano (1) - Gianpaolo D'addeo (1) - Pamela Delmonaco (1) - Francesco Lamura (1) - Michele Ricapito (1) - Maria Gabriella D'adamo (1) - Stefania Limauro (1) - Michele Autilio (1)
INTRODUZIONE La trombolisi sistemica ha dimostrato di migliorare la disabilità nell'ictus cerebrale ischemico. Dal 01/01/2013 la trombolisi con rt-PA viene praticata nell'unità operativa di Medicina d'Urgenza dell'ospedale San Carlo di Potenza. Dopo un periodo di osservazione (necessario per monitorare l'effetto della terapia e l'insorgenza di complicanze) i pazienti sottoposti a trombolisi vengono trasferiti nella stroke unit. La trombolisi per l'ictus cerebrale non viene praticata in altre strutture ospedaliere della Basilicata. Presentiamo l'analisi dei primi 18 mesi di tale attività.
PAZIENTI E METODI La trombolisi sistemica è indicata in pazienti (18-80 anni) con ictus cerebrale ischemico esordito da meno di 3 ore. Dal 01/01/2013 al 30/06/2014 il percorso ictus è stato attivato in 128 casi. In 92 casi (71,8%) l'accesso in pronto soccorso è avvenuto mediante autoambulanza o eliambulanza. La media del percorso è 7,1 pazienti/mese.
RISULTATI Dal 01/01/2013 al 30/06/2014 sono state eseguite 13 trombolisi (0,71 pazienti/mese; M/F = 6/7; età media: 55,8 anni, range 31-79 anni). Un paziente ha rifiutato la terapia. La NIHSS è passata, in media, dai 13 punti dell'ingresso ai 5 della dimissione. Non si è verificato nessun decesso correlabile alla terapia. E' stato segnalato un sanguinamento minore (7,6%).
DISCUSSIONE La trombolisi sistemica nell'ictus cerebrale ischemico migliora la disabilità, senza incidere sulla mortalità. La complicanza più temibile della trombolisi è l'emorragia intracranica, frequente causa di morte o disabilità. Nei primi mesi di attività la trombolisi è stata praticata in un numero relativamente piccolo di pazienti; in Basilicata, (circa 600.000 abitanti), possono prevedersi circa 150 trombolisi/anno. L'estensione dei limiti temporali per la trombolisi e l'aumentata consapevolezza della popolazione potrebbero portare ad un aumento dell'accesso a tale terapia, incrementando gli esiti positivi, le complicanze della terapia ed il carico di lavoro per la nostra unità operativa.
CONCLUSIONI La trombolisi sistemica per l'ictus cerebrale ischemico viene praticata presso l'unità operativa di Medicina d'Urgenza del nostro ospedale. Èprevedibile che nei prossimi mesi l'estensione dei limiti temporali di tale terapia e la migliore informazione della popolazione possano aumentare l'accesso alla trombolisi, migliorando gli esiti di una patologia invalidante ed incrementando l'incidenza di complicanze gravi, che al momento è risultata trascurabile.