CONTROLLO DELLA PRESSIONE ARTERIOSA NEI PAZIENTI CON EMORRAGIA INTRACEREBRALE NEL DIPARTIMENTO D'EMERGENZA.

Topic: STROKE
Autore: ZOTTI DORA VALENTINA
Affiliazione: SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN MEDICINA D'EMERGENZA-URGENZA, UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BRESCIA, BRESCIA, ITALIA
Co-autori: Dora Valentina Zotti (1) - Michel Cardito (2) - Francesco Marino (1) - Abramo Bazza (1) - Massimo Salvetti (3) - Enrico Agabiti Rosei (3) - Maria Lorenza Muiesan (3)

AUTORE PRESENTANTE: < 35 ANNI


OBIETTIVI

L'emorragia cerebrale è caratterizzata da un'elevata mortalità e disabilità. Costituisce il 15-20% di tutti gli ictus, ha un'incidenza di 12-31 casi per 100.000 persone/anno e una mortalità del 50% a 30 giorni dall'evento. L’ipertensione arteriosa svolge un ruolo chiave nello sviluppo dell’emorragia cerebrale, sia come agente eziopatogenetico, sia come fattore di rischio.
Lo scopo dello studio è fornire dati riguardo il trattamento della Pressione Arteriosa (PA) in Pronto Soccorso (P.S.) nei casi di emorragia cerebrale spontanea, in relazione alle raccomandazioni delle Linee Guida internazionali (AHA-ASA 2010, SPREAD 2012) e in seguito ai recenti studi (INTERACT 2).

METODI

Abbiamo studiato 107 pazienti con diagnosi di emorragia cerebrale accettati in 11 mesi presso il P.S. di 10 presidi ospedalieri della Lombardia: l'attenzione si è focalizzata sulla presentazione clinica, l'anamnesi e sui valori di PA all'ingresso.

RISULTATI

Sul totale dei casi (65% maschi, età media 72 anni), il 75% era affetto da ipertensione arteriosa (63% in terapia), il 28% da diabete mellito, il 30% da dislipidemia, il 13% pregresse emorragie cerebrali. Il 27% dei pazienti assumeva terapia antiaggregante ed il 17% anticoagulanti. Nel 67% dei casi il punteggio della Glasgow Coma Scale (GCS) all'ingresso in P.S. era > 13, nel 13% < 8. Le lesioni sono risultate in sede tipica nel 36% dei casi. Il 23% dei pazienti si presentava con una PA sistolica (PAS) > 200 mmHg o PA media (PAM) > 150 mmHg) e di questi il 68% ha ricevuto terapia antiipertensiva. Il 44% dei pazienti si presentava con una PAS > 180 mmHg o PAM > 130 mmHg, in questo caso il 51% ha ricevuto una terapia antiipertensiva. I farmaci più utilizzati sono stati clonidina, labetalolo ed urapidil. Il monitoraggio dell'andamento della PA è stato effettuato in P.S. nell'83% dei pazienti trattati.


CONCLUSIONI
Lo studio ha evidenziato che le raccomandazioni delle Linee Guida nella gestione e nel trattamento dell’emorragia cerebrale non vengono sempre seguite in P.S., il controllo dei valori pressori è spesso eseguito in maniera estemporanea e talvolta discontinua, senza un preciso target temporale.