SCORES PROGNOSTICI VERSUS GIUDIZIO CLINICO NELLA DECISIONE DI DIMETTERE AL DOMICILIO DAL DIPARTIMENTO DI EMERGENZA I PAZIENTI AFFETTI DA POLMONITE ACQUISITA IN COMUNITA’

Topic: BIOMARKERS
Autore: FERRARI RODOLFO
Affiliazione: U.O. MEDICINA D’URGENZA E PRONTO SOCCORSO, POLICLINICO SANT’ORSOLA – MALPIGHI, AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI BOLOGNA, BOLOGNA, ITALIA
Co-autori: Rodolfo Ferrari (1) - Pierluigi Viale (2) - Sara Tedeschi (2) - Giorgio Monti (1) - Fabio Tumietto (2) - Mario Cavazza (1

AUTORE PRESENTANTE: > 35 ANNI

OBIETTIVI

Analizzare criticamente i casi nei quali il giudizio clinico del Medico d’Urgenza di dimettere al domicilio un Paziente con Polmonite Acquisita in Comunità (CAP) discorda dal profilo di rischio definito intermedio-alto secondo sistemi prognostici a punteggio (SSS) quali CURB-65 e CRB-65

Valutare la capacità dei SSS di predire accuratamente la mortalità nei Pazienti con CAP nel Dipartimento di Emergenza (ED)


METODI

Studio clinico osservazionale, prospettico condotto nel ED di un Policlinico Universitario, includendo ogni Paziente di età ? 14 anni con CAP dimesso al trattamento extra-ospedaliero


RISULTATI

249 Pazienti in 365 giorni (media 0.72/dì) sono stati valutati in urgenza e dimessi al domicilio con diagnosi di CAP; 45 (18.1%) erano a rischio intermedio-alto secondo i SSS

Il gruppo a rischio intermedio-alto e quello basso sono risultati sovrapponibili relativamente a numerose caratteristiche. Tra le principali differenze, il gruppo a rischio intermedio-alto ha mostrato valori più elevati riguardo a: età, frequenza respiratoria, urea, creatinina, prevalenza di dispnea, trasporto al ED tramite ambulanza, tasso di esecuzione di emogas-analisi arteriosa, presentazione clinica atipica, anomalie del quadro radiologico

12 Pazienti (4.8%) si sono ripresentati al ED e sono stati ricoverati (mediamente 4 giorni dopo). Alla prima visita al ED 3 erano a rischio intermedio-alto; tutti erano a basso rischio al secondo accesso. I casi poi ricoverati mostravano al primo accesso alcune particolari anomalie laboratoristiche (assetto coagulativo, funzionalità renale) e radiologiche (2 o più infiltrati, infiltrati lobari, versamento pleurico). Nessuno è deceduto in ospedale (dimissione mediamente dopo 9 giorni)


CONCLUSIONI (discutere brevemente i dati e la significatività dei risultati)

I nostri risultati non confermano l’abilità di SSS quali CURB-65 e CRB-65 di predire correttamente la mortalità nei casi di CAP dimessi al domicilio dal ED

Nel ED un attento giudizio clinico spesso discorda da quanto indicato dai SSS, e sembra essere insostituibile per un adeguato iter decisionale e gestionale del singolo caso

Molti Pazienti considerati a rischio intermedio-alto dai SSS possono essere trattati con sicurezza in ambito extra-ospedaliero, quando vi siano le adatte condizioni assistenziali

Abbiamo identificato un sottogruppo di casi che merita particolare attenzione e per il quale è raccomandabile un periodo di Osservazione Breve Intensiva prima di una decisione definitiva