BIOMARCATORI NELLA GESTIONE DELLA SEPSI IN MEDICINA D'URGENZA: RUOLO DELLA GALECTINA-3

Topic: BIOMARKERS
Autore: GALLUZZO CLAUDIA
Affiliazione: A. O.U. CITTA' DELLA SALUTE E DELLA SCIENZA, A. O.U. CITTA' DELLA SALUTE E DELLA SCIENZA, TORINO, ITALIA
Co-autori: Claudia Galluzzo (1) - Elisa Pizzolato (1) - Marilena Rende (1) - Manuela Lucchiari (1) - Samuele Raso (1) - Annarita Vitale (1) - Marco Ulla (1) - Monica Masoero (1) - Giulio Mengozzi (1) - Battista Stefania (1)

AUTORE PRESENTANTE: <35 anni
OBIETTIVI
Sepsi, sepsi grave e shock settico sono tra le principali cause di morte nel paziente critico. Recentemente, l’individuazione di nuovi biomarcatori ha dato esiti incoraggianti. La Procalcitonina (PCT) ha buona accuratezza diagnostica e prognostica anche se presenta falsi positivi. La Presepsina è maggiore nella sepsi rispetto alla SIRS (Sindrome da Risposta Infiammatoria Sistemica); valori più alti si registrano nei soggetti con prognosi infausta. In questo studio abbiamo valutato la Galectina-3 come marcatore di sepsi nei pazienti afferenti al Pronto Soccorso (PS) dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino negli ultimi 6 mesi del 2013 con SIRS, associata o meno a sospetto di sepsi, per valutarne efficacia diagnostica e prognostica, in confronto a Presepsina e PCT.
METODI
Lo studio ha coinvolto 108 pazienti: 32 affetti da SIRS secondarie a patologie internistiche, traumi e ustioni, 37 da sepsi e 39 da sepsi grave/shock settico. In PS sono stati effettuati prelievo ematico per biomarcatori, ematochimici di routine ed emogasanalisi. Diagnosi definitiva e mortalità intra-ospedaliera a 60 giorni dall’arruolamento sono stati ricavati dalla cartella clinica informatizzata.
RISULTATI
La Galectina-3 distingue i soggetti con sepsi grave/shock settico dai pazienti settici (p=0.053) senza differenziare le SIRS dalle sepsi. La PCT è maggiore nelle sepsi gravi/shock settici rispetto alle sepsi e ai controlli (p<0.001); la Presepsina distingue sepsi grave/shock settico dai controlli (p=0.036). L’area sotto la curva ROC della Galectina-3 è significativa e pari a 0.65. Le concentrazioni di Galectina-3 correlano con i valori dei leucociti (p=0.0145) e della PCT (p=0.0391). Galectina-3 e Presepsina possiedono buona capacità prognostica. Il miglior valore predittivo si ottiene con valori di Galectina-3>20,7 ng/mL e di Presepsina>1000 pg/mL (p=0.0185). L’analisi di regressione di Cox evidenzia che la Galectina-3 è l’unico fattore prognostico indipendente considerando altri biomarcatori e score clinici (p=0.0013).
CONCLUSIONI
La Galectina-3 è un promettente marcatore di gravità nella gestione clinica della sepsi e individua i casi in cui è più probabile il danno d’organo. La capacità di stratificare la popolazione dei pazienti settici non appare correlata ad un determinato cut-off, mentre all’aumentare delle concentrazioni corrisponde una maggiore probabilità di prognosi infausta.