BIOMARCATORI INFIAMMATORI E COAGULATIVI NELLA DIAGNOSI DI SINDROME AORTICA ACUTA NEL DIPARTIMENTO DI EMERGENZA

Topic: LA RICERCA
Autore: SAGLIO ELISA
Affiliazione: S.C. MEDICINA D'URGENZA, OSPEDALE MOLINETTE, A.O.U. CITTÀ DELLA SALUTE E DELLA SCIENZA DI TORINO, TORINO, ITALIA
Co-autori: Elisa Saglio (1) - Francesca Giachino (2) - Maria Grazia Veglio (1) - Claudia Casula (3) - Matteo Castelli (3) - Simone Vanni (3) - Stefano Grifoni (3) - Stefania Battista (1) - Enrico Lupia (1) - Corrado Moiraghi (1) - Giulio Mengozzi (4) - Peiman Nazerian (3) - Fulvio Morello (1)

PRESENTATORE: < 35 anni
OBIETTIVI
La diagnosi di sindrome aortica acuta (SAA) è una sfida per il Medico d’Urgenza, a causa della presentazione clinica eterogenea, delle numerose patologie in diagnosi differenziale e dell’attuale indisponibilità di marcatori plasmatici accurati. Pertanto, è utile definire su vaste casistiche il profilo bioumorale dei pazienti con SAA emergente dagli esami ematochimici routinariamente disponibili nei DEA. A fronte di un ruolo accertato dell’infiammazione tissutale nella patogenesi delle SAA, l’accuratezza diagnostica e l’eventuale valore prognostico dei comuni marcatori flogistici non sono tuttavia chiaramente definiti. Abbiamo pertanto analizzato livelli, accuratezza diagnostica e ruolo prognostico di conta leucocitaria (GB), proteina C reattiva (PCR), fibrinogeno e D-dimero nei pazienti valutati in DEA per sospetta SAA.

METODI
Da gennaio 2009 a dicembre 2013, sono stati arruolati in un registro clinico 1154 pazienti valutati nel nostro DEA per sospetta SAA. La diagnosi finale è stata ottenuta mediante TC con mezzo di contrasto. Tutti i pazienti arruolati sono stati sottoposti al dosaggio ematico di: GB, PCR, fibrinogeno e D-dimero.

RISULTATI
La SAA è stata diagnosticata in 254 pazienti (22%) ed esclusa nei restanti 900 (78%). I GB sono risultati 11.1±3.8x109/l nei pazienti con SAA e 9.1±3.6x109/l nei pazienti con diagnosi alternativa (DAlt, p<0.001). I livelli di PCR sono risultati 26.09 mg/l (95% CI 19.99-40.87) nei pazienti con SAA e 21.13 mg/l (95% CI 15.02-21.97) nei pazienti con DAlt (p=ns). I livelli di fibrinogeno sono risultati 351±125 mg/dl nei pazienti con SAA e 412±178 mg/dl nei pazienti con DAlt (p<0.001). I livelli di D-dimero sono risultati 10.58 ?g/dl (95% CI 8.70-13.57) nei pazienti con SAA e 3.05 ?g/dl (95% CI 2.57-3.60) nei pazienti con DAlt (p=0.001). L’analisi ROC ha dimostrato valori di AUC pari a 0.67 (GB), 0.66 (fibrinogeno) e 0.79 (D-dimero). GB e PCR sono risultati associati alla mortalità intra-ospedaliera (p<0.001).

CONCLUSIONI
Le SAA sono associate a significative modificazioni del profilo bioumorale infiammatorio e coagulativo, rilevabili negli esami ematochimici di primo livello eseguiti nel DEA. In particolare, la diagnosi di SAA è associata ad un aumento dei GB e del D-dimero, e a più bassi livelli di fibrinogeno.