CAUSE NEGLETTE E / O SOPRAVVALUTATE DI INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ACUTA NELL’ANZIANO

Topic: INSUFFICIENZA RESPIRATORIA
Autore: CAVAZZA MARIO
Affiliazione: U.O. MEDICINA D'URGENZA E PRONTO SOCCORSO, POLICLINICO SANT'ORSOLA – MALPIGHI. AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI BOLOGNA, BOLOGNA, ITALIA
Co-autori: Mario Cavazza (1) - Daniela Agostinelli (2) - Daniela Paola Pomata (1) - Rodolfo Ferrari (1)


AUTORE PRESENTANTE: > 35 ANNI

OBIETTIVI
L’inquadramento eziopatogenetico dell’Insufficienza Respiratoria Acuta (IRA) nell’anziano, rappresenta, sin dal Dipartimento d’Emergenza (DE), una questione di estrema complessità.

Le fragilità, disabilità e comorbosità che caratterizzano la Geriatria d’Urgenza, pongono a rischio, non solo il Medico d’Urgenza (MU), di sopravvalutare o sottovalutare determinate condizioni e trattarle inappropriatamente o inadeguatamente (limitandosi nell’iter diagnostico e banalizzando l’approccio terapeutico) con drammatiche ripercussioni sull’esito.

METODI
Abbiamo analizzato i numerosi dati raccolti su diverse casistiche di Pazienti con IRA valutati e trattati nel nostro DE (studi clinici prospettici osservazionali monocentrici, informazioni in parte presentate ai congressi nazionali SIMEU 2010 e 2012), per identificare le condizioni a massimo rischio di inappropriatezza nei soggetti di età > 65 o 80 anni.
RISULTATI
Su 208 Pazienti adulti giunti in 6 mesi al nostro DE per asma acuto (1.15/dì; dal mancato controllo al quadro quasi fatale; diagnosi di asma confermata in ambiente specialistico), l’età media, mediana, minima e massima è risultata di 41, 39, 14 e 100 anni, rispettivamente; 27 individui avevano oltre 65 anni (13.0%), 8 oltre 80 (3.8%).
Nei 124 Pazienti ventilati non-invasivamente in 3 mesi (media 1.38/dì) per IRA e poi dimessi, al termine del ricovero, con diagnosi principale di BPCO riacutizzata, il dato relativo all’età è risultato, rispettivamente, di 81, 83, 56 e 97 anni nei casi di successo, e 81, 82, 63 e 94 anni nei fallimenti.

CONCLUSIONI
Dai nostri dati emerge chiaramente come, tra le cause di IRA nell’anziano, l’asma sia una condizione sottovalutata e la BPCO sovradiagnosticata.
L’asma non può essere considerata come evento iperacuto anafilattico esclusivo del giovane.
Non ogni broncospasmo nell’anziano, né ogni caso di IRA ipercapnica, devono essere automaticamente etichettati come BPCO.

Tra i diversi possibili fenotipi nell’ambito della BPCO e dell’asma, l’età pare poter configurare una condizione di per sé del tutto peculiare, meritevole di inquadramento e trattamento specifici.
Tra i broncopneumopatici, il sottogruppo a maggiore rischio di sviluppare IRA e le sue complicanze è rappresentato dai Pazienti con malattia scarsamente controllata la cui condizione si deteriora progressivamente sino all’evento acuto.
Il ruolo del MU è decisivo sia per la precocità del corretto sospetto diagnostico, sia dell’appropriato approccio terapeutico.