RELAZIONE TRA PATTERN DEL RESPIRO E INDICAZIONI ALLA VENTILAZIONE NON INVASIVA
Topic: INSUFFICIENZA RESPIRATORIA
Autore: GHIONE FEDERICA
Affiliazione: PRONTO SOCCORSO- AREA CRITICA, PRESIDIO SANITARIO GRADENIGO, TORINO, ITALIA
Co-autori: Federica Ghione (1) - Antonio Sircana (1) - Francesca Benato (1) - Fabio Mecca (1) - Giovanni Musso (1) - Claudio Taliano (1) - Giorgio Carbone (1) - Andrea Purro (1)
AUTORE PRESENTANTE: età < 35 anni
OBIETTIVI: Il respiro rapido e superficiale (rapid shallow breathing) è una condizione che caratterizza pazienti affetti da differenti patologie acute. Scopo del nostro lavoro è stato valutare le variazioni del pattern respiratorio nei pazienti sottoposti a ventilazione non invasiva per acidosi respiratoria acuta.
METODI: Abbiamo studiato 10 pazienti, giunti nel Dipartimento di Emergenza e sottoposti a ventilazione meccanica non invasiva (NPPV) per acidosi respiratoria acuta. Le misure sono state effettuate in respiro spontaneo prima dell’inizio di NPPV (step 1) e sono state ripetute dopo l’avvenuto svezzamento dalla ventilazione meccanica non invasiva (step 2). I parametri misurati sono stati l’emogasanalisi, il volume corrente (VT) e la frequenza respiratoria (f). E’ stato calcolato l’indice di Tobin in entrambi gli step come rapporto f/VT
RISULTATI: espressi come media + SD. Analisi statistica: t test per dati appaiati, regressione semplice
Pazienti: 6 m, 4 f, età 73 ± 13 aa.
Step 1: pH 7.289 ± 0.061, PaCO2 67.0 ± 18.3 mmHg, f: 31 ± 6 cpm, VT: 0.299 ± 0.105 L, f/VT: 118 ± 49 cpm/L;
Step 2: 7.375 ± 0.050, PaCO2: 47,7 ± 10.7 mmHg, f: 19 ± 2 cpm, VT: 0.589 ± 0,175 L, f/VT: 40 ± 14 cpm/L.
Le variazioni tra step 1 e step 2 (?) per i singoli parametri furono statisticamente significative (?pH, ?PaCO2, ?f/VT: p < 0.05). Una relazione significativa fu osservata fra ?f/VT e ?pH: R2 .927, p < 0.05.
CONCLUSIONI: i risultati suggeriscono che: a) il rapid shallow breathing permette di identificare quei pazienti in acidosi respiratoria acuta che necessitino di supporto ventilatorio meccanico; b) l’indice di Tobin permette di identificare i pazienti svezzabili dalla NPPV.