Osservatorio sul dolore acuto: un progetto di Simeu e Simg

Circa la metà dei casi di pronto soccorso associano alla patologia principale il sintomo del dolore acuto, per un totale circa di dieci milioni di persone all’anno. Così come il 60% dei pazienti dei medici di medicina generale si rivolgono al curante perché accusano dolore. È quanto emerge dal progetto sperimentale Osservatorio del dolore acuto promosso da Simg, Società italiana della medicina generale e da Simeu, Società italiana della medicina di emergenza-urgenza, che ha preso in considerazione tre casi “guida” contemporaneamente nei due ambiti: la lombalgia, la cefalea e la colica renale.

I dati dell’Osservatorio sono stati presentati in Senato, nella Biblioteca “Giovanni Spadolini” nel corso di una mattinata di confronto, giovedì 5 maggio, a cui hanno partecipato tra gli altri Maria Pia Ruggieri e Andrea Fabbri, rispettivamente presidente nazionale e direttore del Centro Studi e Richerche Simeu, Claudio Cricelli e Pierangelo Lora Aprile, presidente nazionale e Segretario scientifico Simg e Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto superiore di sanità. Moderava Annalisa Manduca, giornalista Rai.

Walter Ricciardi, Annalisa Manduca, Claudio Cricelli e Maria Pia Ruggieri alla presentazione dell’Osservatorio sul dolore acuto Simg-Simeu, giovedì 5 maggio, Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini”

“Si tratta appena del 5% dei casi che ogni anno passano dal pronto soccorso – afferma Maria Pia Ruggieri - eppure anche da un campione numericamente poco pesante, emergono dati interessanti che indicano quanto potrebbe essere utile un osservatorio stabile e strutturale sul dolore in emergenza, che tenga conto di tutte le patologie associabili al dolore”. Il progetto, per quanto riguarda la medicina d’emergenza-urgenza, ha preso in considerazione 865.000 diagnosi per le tre patologie campione in 16 pronto soccorso italiani.

“Tra le conclusioni della raccolta dati – commenta Andrea Fabbri - emerge che il trattamento precoce del dolore contribuirebbe certamente a un significativo risparmio in termini di ore di sofferenza per il paziente oltre che a un miglioramento della prognosi. Ad esempio, per i pazienti colpiti da colica renale, un anticipo di venti minuti nella somministrazione della terapia consentirebbe un risparmio di oltre 4.000 ore/dolore annue”.

“Quella del dolore acuto – ha sottolineato Claudio Cricelli – è un’esperienza che tutti nella vita hanno porvato almento una volta, il che rende il dolore un caso frequente, un fenomeno che ci riguarda tutti e la necessità di raccogliere i dati sul dolore un bisogno immediatamente comprensibile. Eppure mancano dati su questo tema”. “Bisogna avere i dati per prendere decisioni in settori complessi – ha affermato con decisione Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto superiore di sanità – e la Salute è certamente un settore complesso. In questo ambito i dati spesso ci sono ma non vengono organizzati per essere messi a disposizione dei cittadini. Ma ci sono casi, come il trattamento del dolore, in cui devono ancora essere raccolti. Per questo l’iniziativa Simg – Simeu è particolarmente apprezzabile.

Il dolore è un tema prioritario di salute pubblica tanto che è stato preso in carico dalla legge 38/2010 sull’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore, ma ancora oggi l’approccio al dolore acuto è un ambito in cui esistono margini di miglioramento. Scopo dell’Osservatorio è stato l’acquisizione e l’elaborazione dei dati clinici per individuare i migliori percorsi clinici per l’ottimizzazione dei percorsi terapeutici dei pazienti.

Alla presentazione, organizzata con il sostegno non condizionato di Ibsa Farmaceutici Italia, hanno partecipato anche Alessandro Solipaca, Coordinatore scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane; Domenico Panuccio, coordinatore Fondazione Fadoi, Diego Fornasari, docente di Farmacologia all’Università degli Studi di Milano; Romano Tripodi, Colonnello medico e capo Ufficio Sanità della Croce rossa italiana, Livio De Angelis, Direttore Sues Roma Ares 118 e consigliere Simeu Lazio.

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