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#SIMEU14: APPROFONDIMENTI SUI TEMI CLINICI DEL CONGRESSO: CPAP o NIV nell’edema polmonare in sede preospedaliera

 

Dott. Paolo Balzaretti, redazione Blog SIMEU

Su Twitter: @P_Balzaretti

 

La ventilazione non invasiva (NIV) e la pressione positiva continua delle vie aeree (CPAP) sono diventate parte dell’”armamentario” abituale del medico del Dipartimento d’Emergenza nella gestione dell’edema polmonare acuto. Dal punto di vista strettamente fisiopatologico, i vantaggi dell’applicazione di una pressione positiva sono molteplici: sul polmone, in quanto aumenta il volume polmonare ventilabile, riducendo i fenomeni di shunting, e riduce il lavoro respiratorio, aumentando la compliance polmonare. Dal punto di vista cardio-circolatorio vi sono due effetti benefici, indotti dall’aumento della pressione intra-toracica: una riduzione del pre-carico del ventricolo destro e del post-carico del ventricolo sinistro.

Queste osservazioni sperimentali si sono tradotte in evidenze di efficacia (Vital 2013). E’ stato ipotizzato da alcuni Autori che un’applicazione precoce potrebbe garantire ulteriori vantaggi; in quest’ottica, il setting dell’emergenza pre-ospedaliera dovrebbe essere ideale. Per valutare l’impatto della CPAP e della NIV in questo ambito, Goodacre e colleghi hanno recentemente pubblicato una meta-analisi su Academic Emergency Medicine.

Sono stati inclusi nella meta-analisi 8 trial randomizzati e 2 trial quasi-randomizzati per un totale di 800 pazienti. L’odds ratio per la mortalità è risultato di 0,41 (I.C. 95% 0,20 – 0,77) per la CPAP rispetto al controllo (che prevedeva mediamente la somministrazione della terapia medica e ossigeno); in altri termini, la CPAP ridurrebbe la mortalità di circa il 60%! Questi dati sono da interpretare con cautela in quanto lo studio non fornisce la mortalità assoluta nei due gruppi di trattamento. Diversamente, l’odds ratio per la NIV sarebbe di 1,96 (I.C. 95% 0,65 – 6,14), suggerendo addirittura un effetto negativo, sebbene l’ampio intervallo di confidenza, che incrocia il valore 1, non permette di trarre alcuna conclusione. Risultati analoghi per quanto concerne il rischio di intubazione: la CPAP presenterebbe un odds ratio di 0,32 (C.I. 95% 0,17 – 0,62), la NIV di 0,40 (I.C. 95%: 0,14 – 1,16).

Questi dati, molto positivi quanto meno per la CPAP, sono da interpretare con la dovuta cautela; in particolare, gli studi disponibili si basano su piccole coorti di pazienti, cosa che espone al rischio di sovrastima dell’efficacia del trattamento. Nell’attesa che trial più ampi forniscano evidenze ancora più solide, si parlerà di ventilazione non invasiva al prossimo Congresso Nazionale SIMEU, che si terrà a Torino dal 6 all’8 novembre prossimi, in diverse sessioni:

Giorno Orario Sala Titolo Oratori
7/11 11.00 – 12.15 Sala 500 NIMV Camajori, Cosentini, Pelosi, Singhieri, Stea
7/11 9.30 – 10.30 Sala Atene Cuore contro polmoni: il mistero della CPAP nell’EPA Cosentini, Purro
7/11 11.30 – 12.30 Sala Atene Ventilazione non invasiva nella polmonite Cosentini, Geraci
7/11 8.30 – 9.30 Sala Londra A proposito di Ventilazione Brambilla, Ferrari, Groff, Giugno

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